“Avvistamenti Workshops” / 13 ottobre Pierre Coulibeuf
Il Cineclub Canudo, in collaborazione con Apulia Film Commission, organizza lunedì 13 ottobre alle ore 18.30, presso il Cineporto di Bari (Fiera del Levante, Lungomare Starita 1) il quarto degli appuntamenti di Avvistamenti Workshops, condotto dal filmmaker e artista francese Pierre Coulibeuf, che alle 21.30 incontrerà il pubblico, intervistato da Bruno Di Marino, studioso dell’immagine in movimento.
I suoi film – corti medio e lungometraggi girati in 16mm e 35mm – sono infatti quasi tutti realizzati a partire dall’immaginario di altri artisti (da Michel Butor a Marina Abramovic, da Jean-Luc Moulène a Michelangelo Pistoletto, da Meg Stuart a Jan Fabre, passando per Maurice Blanchot), oppure da singole opere (una scultura-architettura di Bustamante in Lost Paradise) o, ancora, ambientati in spazi particolari (un edificio di Rudy Ricciotti in Pavillon noir, un’ architettura di Alvaro Siza per la fondazione Iberê Camargo in Dédale).
Non sono documentari, anche se documentano in modo indiretto delle attitudini estetiche, non sono film sperimentali, pur non essendo basati su una narrazione lineare, ma non sono neanche film a soggetto, anche se ne hanno spesso l’impostazione. I suoi film sono piuttosto simulacri, vale a dire che essi materializzano, in una fiction, la relazione con un’opera o con un universo mentale. Coulibeuf impiega l’espressione fiction expérimentale per designare i suoi film. Infatti, bisogna considerare che il cineasta sviluppa inizialmente un progetto artistico globale grazie al medium cinematografico – progetto le cui forme espressive sono oggi multiple: proiezioni di film nell’ambito del cinema e installazioni video-fotografiche nel contesto dell’arte contemporanea.
Una delle caratteristiche del cinema di Coulibeuf resta comunque la grande capacità di confrontarsi con i diversi campi dell’espressione artistica, costruendo un’opera autonoma e individuale che apre una stimolante e articolata riflessione sulle possibilità e modalità offerte dalle immagini in movimento di tradurre un linguaggio estetico in un altro e, quindi, di re-interpretare le opere altrui, mediante una personalissima messa in scena, all’insegna del rigore compositivo-geometrico, e della dilatazione temporale.
L’espressione “demone del passaggio” è la definizione che Coulibeuf ha elaborato a proposito del suo cinema, un cinema che ha esplorato nell’arco di ormai quasi 25 anni (dal 1987 a oggi), la pittura, la letteratura, la performance artistica e teatrale, la danza, l’architettura, la fotografia e, più in generale, l’universo delle arti. Lo stesso Coulibeuf, a partire dal 2005, ha trasformato alcuni suoi film in installazioni video in occasione delle sue mostre personali nei musei di tutto il mondo, applicando così ulteriormente alle proprie opere la sua idea di “passaggio” da una forma espressiva all’altra, da un dispositivo all’altro (nel caso specifico cinema/video).
Di Pierre Coulibeuf saranno proiettati il 13 ottobre, a partire dalle ore 18.30, Le Démon du passage, 1995, 14’; Somewhere in Between, 2004, 70′; Lost Paradise, 2002, 33’; Pavillon noir, 2006, 24’; Dédale, 2009, 26’; Doctor Fabre Will Cure You, 2013, 61’.
Il progetto, curato da Daniela Di Niso e Antonio Musci, è realizzato nell’ambito della dodicesima edizione della mostra internazionale del video e del Cinema d’autore Avvistamenti, che nelle passate edizioni ha ospitato nomi di rilievo nel panorama artistico internazionale e che si caratterizza per la centralità della contaminazione tra video e cinema e per la scelta di autori che si caratterizzano per la sperimentazione e la ricerca di soluzioni estetiche e formali particolarmente innovative e per l’utilizzo pionieristico di strumenti e linguaggi legati alle nuove arti e tecnologie. Avvistamenti Workshops proseguirà il 13 novembre con l’artista americano Peter Campus, uno dei pionieri della video arte, tra i principali interpreti nel panorama mondiale contemporaneo.
Pierre Coulibeuf (IT)
Nato a Elbeuf (Francia). Vive a Parigi. Film-maker e artista visivo. (Studi di dottorato in Lettere Moderne-tesi su Pierre Klossowski e Leopold von Sacher-Masoch).
Pierre Coulibeuf utilizza la creazione contemporanea come materiale per il suo lavoro cinematografico e artistico. In un rapporto interdisciplinare per i generi cinematografici (fiction, sperimentale …), nonché per le modalità di presentazione dell’immagine in movimento (proiezione 35 millimetri o DCP, installazione video, fotografia), le sue opere inventano un luogo e una lingua al confine con le altre arti, criticando le forme prestabilite e mettendo in discussione le rappresentazioni della realtà.
I concetti principali delle sue opere cinematografiche sono il raddoppiamento, il simulacro, la metamorfosi, il labirinto, la realtà come finzione o proiezione mentale.
Dal 1987 Coulibeuf ha sviluppato un progetto interdisciplinare. Realizza fiction sperimentali che investono sapientemente il campo dell’arte e nelle quali cambi di identità, personalità sdoppiate e metamorfosi influenzano gli universi e gli artisti che ispirano i suoi lavori. Le sue numerose opere, filmate in 16 e 35mm, si basano sugli universi mentali di Pierre Klossowski, Michelangelo Pistoletto, Marina Abramovic, Michel Butor, Jean-Marc Bustamante, Jan Fabre, Meg Stuart, Angelin Preljocaj, Maurice Blanchot, Iberê Camargo .. . I suoi film sono selezionati in molti festival internazionali (fiction, sperimentali, videoarte). Nel 1991 gli è stata dedicata una prima retrospettiva cinematografica presso il Museo Nazionale d’Arte Moderna, Centre Pompidou, a Parigi. Nel 1993 ha vinto una borsa di studio ‘Leonardo da Vinci’ per una residenza in Italia. Nel 1995 e 1996 è stato artist in residence presso il Centro d’Arte Contemporanea di Domaine de Kerguéhennec, Bretagna, Francia. Una retrospettiva dei suoi film, ‘ Le Démon du passage ‘, ideata dal Ministero degli Affari Esteri francese, è stata in tournée in tutto il mondo dal 2004.
Pierre Coulibeuf espone video-foto installazioni nel circuito dell’arte contemporanea. Nel 2005 è stato invitato alla 5 Biennale Mercosul, a Porto Alegre (Brasile). Nel 2006, ha realizzato alcune mostre personali in Germania, soprattutto alla Deichtorhallen-Haus der Photographie di Amburgo, presso la Galerie der HGB-Hochschule für Grafik und Buchkunst a Lipsia e una retrospettiva cinematografica in otto cineteche tedesche; in Francia, una mostra personale al Musée-Château di Annecy. Nel 2007 ha preso parte alla mostra d’apertura di Berardo Collection Museum di Lisbona (Portogallo); mostra personale in Svizzera, a La Rada-Centro per l’arte contemporanea a Locarno. Nel 2008 mostra personale presso il Museo di Belle Arti di Brest (Francia) e presso la Fondazione Stary Browar Art Center / Kulczyk a Poznan (Polonia); ‘Focus Pierre Coulibeuf’ a Invideo / Mostra Internazionale di Video Arte e Cinema Oltre a Milano (Italia). Nel 2009 mostra personale presso La Casa Encendida a Madrid (Spagna) e presso la Fondazione Camargo Iberê, Porto Alegre (Brasile), che gli ha commissionato un cortometraggio 35mm e una video installazione (Dédale), nella cornice dell’Anno della Francia in Brasile.
La sua mostra personale In the labyrinth al Museo d’Arte Moderna di Saint-Etienne (Francia) si è spostata durante la primavera 2010 al Berardo Collection Museum di Lisbona (Portogallo), poi al Museo di Belle Arti di Ekaterinburg (Russia) su invito del Centro nazionale per l’Arte Contemporanea, nell’ambito dell’Anno Francia-Russia e del 1 ° Ural Biennale of Contemporary Art. Nel 2011 mostre personali al Museo di Arte Contemporanea di Perm (Russia) e presso il Centro di Arte Contemporanea Oi Futuro a Belo Horizonte (Brasile). Nel 2012, mostra personale presso il MOCA / Museo d’Arte contemporanea di Chengdu (Cina). Nel 2012 e nel 2013 ha fatto parte della mostra collettiva ‘Goetz collection’ alla Haus der Kunst a Monaco di Baviera (Germania); mostra personale al MARQ a Clermont-Ferrand (F) e presso lo YUAN Space di Pechino (Cina). Per questa mostra Pierre Coulibeuf è stato nominato per l’ AAC Award China 2013, Most Influential Foreign Artist in China (gli altri candidati sono Andy Warhol, Marcel Duchamp, Nobuyoshi Araki, Shirin Neshat).
Nel 2014 mostra personale presso la New Media Art Center of Sichuan Fine Arts Institute di Chongqing (Cina), su invito di Zhang Xiaotao.
Le opere di Coulibeuf fanno parte delle principali collezioni pubbliche nel mondo.
Programma
Lunedì 13 ottobre
ore 18.30 – proiezioni
Le Démon du passage, 1995, 14’
Somewhere in between, 2004, 70′
ore 20.00 – proiezioni
Lost Paradise, 2002, 33’
Pavillon noir, 2006, 24’
Dédale, 2009, 26’
ore 21.30 – incontro con l’autore
Pierre Coulibeuf conversa con Bruno Di Marino
a seguire – proiezione
Doctor Fabre Will Cure You, 2013, 61’