Diario
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13/11/2015

Maurizio Sciarra sul film “Belli di papà”

Belli di papà è un film che racconta una storia. Scritto da due autorevoli autori, diretto da un regista dal percorso importante, prodotto da una solida e seria produzione. Apulia Film Commission si basa su questo per sottoporre, per la prima volta nella sua storia, i film che fanno richiesta di finanziamento, ad una autorevolissima commissione di livello nazionale che seleziona le opere da supportare. Continua la lettura »

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13/11/2015

Riccardo Tozzi sulla libertà dell’immaginazione e la qualità del racconto

Viene nominato presidente degli Stati Uniti un parlamentare che ha ucciso  con le sue mani due persone e altre ne fa uccidere, mentre manipola le inchieste con l’aiuto di elementi della CIA e dell’FBI e partecipa a spartizioni e ricatti nell’ambiente del Congresso. E’ una serie televisiva. Continua la lettura »

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13/11/2015

Maurizio Totti di Colorado Film su “Belli di papà”

La Colorado Film compie 30 anni.  Abbiamo prodotto più di 40 film in molte parti di Italia e del mondo. Abbiamo sempre avuto buoni rapporti con le istituzioni locali e con la gente di quei luoghi. Continua la lettura »

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31/03/2015

Cristina Comenicini parla della sua Puglia e di Apulia Film Commission

“Io ho scritto, già nel passato, un sacco di film ambientati in Puglia: Matrimoni a Trani, Liberate i pesci a Lecce, La bestia nel cuore, col quale ho portato il Salento all’Oscar, e ora il mio ultimo film a San Vito dei Normanni.

Ecco, io nella mia carriera ho sempre cerato innanzitutto il posto giusto: la Puglia, in questo senso, ha una grande varietà di possibilità ed è molto bella dal punto di vista fotografico.

Poi, però, col passare degli anni, grazie al lavoro di Apulia Film Commission, la Puglia è diventata Roma, è diventata la Cinecittà. Noi giriamo tutti i film in Puglia perché è l’unica regione che veramente ha messo la Film Commission a lavorare e a creare delle maestranze. Ormai veniamo tutti qui a girare.”

 

Cristina Comencini alla conferenza stampa di presentazione del suo ultimo film “Latin Lover”

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13/03/2015

La Puglia è una di quelle regioni che ha tutto ed è perfetta per il cinema: il giovane Lorenzo Guidi dal set di Braccialetti rossi

Il primo pensiero che mi viene in mente soffermandomi su questi mesi in Puglia è che il rapporto con le persone sul set è bellissimo! Sono tutti bravissimi e gentili, a cominciare dalle maestranze per arrivare al servizio di mensa che abbiamo. Credo che la Puglia sia una di quelle regioni in Italia che ha tutto e che è perfetta per il cinema: ci sono i boschi, il mare, le colline, i servizi alle produzioni, le attenzioni delle persone e la gentilezza.

 

Lorenzo Guidi – attore Braccialetti rossi 2 di Giacomo Campiotti

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06/03/2015

“Nei Cineporti di Puglia ho trovato un pubblico attento e sorprendente!”: Franco Maresco ospite dei Cineporti riferisce il suo stupore

Dopo il servizio militare a Taranto nel’73 e dopo alcuni giri in Salento, arrivo in Puglia per la terza volta e in questa occasione per invito dell’Apulia Film Commission. Quella al Cineporto di Bari è stata un’esperienza soprendente..raramente mi è capitato di trovare un pubblico così attento e attento non in maniera feticistica e – diciamocelo – insopportabile, ma capace di ascoltare e partecipare in un modo raro. Un riscontro positivo e che mi ha destato stupore: io ormai giro talmente poco e in quelle poche situazioni cui partecipo trovo una stanchezza, un mortorio, noia, che qui non ho visto e che mi ha incoraggiato. Conoscevo già Apulia Film Commission, una specie di El Dorado per chi fa il cinema: il mio ex socio, Daniele Ciprì, ha fatto il suo primo film da solista qui e quindi lui è stata una delle fonti “positive” sul lavoro che la Film Commission e la Regione Puglia svolgono da alcuni anni. Anche Goffredo Fofi mi ha poi negli ultimi anni raccontato di una vivacità culturale e soprattutto giovanile che un tempo avevano a Sud città come Palermo e Napoli, ma che purtroppo stanno perdendo. Per tutte queste ragioni allora, se c’è una possibilità, per par condicio con Ciprì, vorrei anche io la possibilità di girare un film qui!

Franco Maresco, regista ospite dei Cineporti di Puglia per la rassegna “Registi Fuori dagli sche(r)mi”

 

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27/02/2015

“La competenza delle vostre maestranze è ormai di altissimo livello”: Marco Tullio Giordana ci racconta il suo set

“E’ la seconda volta che giro in Puglia, dopo la felice esperienza di Quando sei nato non puoi più nasconderti (2004), dove mi serviva effettuare riprese in mare aperto che ho potuto più comodamente e sicuramente girare, per via della loro esposizione ai venti, nella Baia Verde di Gallipoli nei giorni di Libeccio o dall’altra parte (fra Rivabella e Le Quattro colonne) nei giorni di Scirocco.
A Squinzano, nelle vicinanze di Lecce, parte utilizzando vecchie strutture esistenti, parte ricostruendone di nuove, lo scenografo Giancarlo Basili ha realizzato il Centro di Accoglienza dov’era ambientata buona parte del film. Abbiamo perciò potuto non solo “utilizzare” la morfologia territoriale ma anche avvalerci della manodopera locale che ci sorprese per duttilità e ingegno non comune, forse per l’antico retaggio artigianale, qui non ancora disperso. Ci è tornata in mente la Puglia, i suoi paesi, le sue città e soprattutto la grande diversificazione del suo territorio quando è maturato il progetto di questo film, dedicato a Lea Garofalo.
Insieme a Basili – dopo aver esaminato a tavolino un’ enormità di materiale fotografico fornito dai nostri referenti pugliesi – abbiamo perciò cominciato a fare dei sopralluoghi con l’obiettivo di concentrare il maggior numero di location in un raggio abbastanza ristretto da non farci perdere un sacco di tempo inutile nei trasferimenti. Infatti la logistica conta nel cinema almeno quanto nelle operazioni militari: dietro ogni inquadratura è implicita un’organizzazione del tempo e nello spazio che non si vede ma è importante ai fini della qualità del film tanto quanto il gesto artistico. Ora stiamo ancora girando, mancano ancora un paio di settimane prima di trasferirci a Milano, per cautela scaramantica non vorrei dire nulla del film, ma posso dire che la soddisfazione mia e del mio scenografo si è ripetuta. Questa volta addirittura la componente pugliese è diventata quasi maggioritaria nella mia troupe. Ormai l’esperienza acquisita sul campo dalle vostre maestranze è di livello tale da garantire rapidità, efficienza e… silenzio, altro elemento indispensabile per governare il caos di un set cinematografico. Questa volta stiamo lavorando a Gravina, Altamura e Bari, più qualche veloce puntata nel circondario. In tutti questi paesi è stato determinante anche l’atteggiamento della popolazione, non infastidita dalla presenza del nostro carrozzone, ma anzi benevola e collaborativa. Cambia molto lavorare in ambiente ostile o affettuoso!”

Marco Tullio Giordana, regista di “Se ti diranno di me” in fase di lavorazione in Puglia tra Gravina e Bari

 

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23/02/2015

La Puglia come la California…parola di Stefano Reali!

La cosa che più mi ha sorpreso venendo qui in Puglia, regione che già conoscevo, è che mi sono reso conto del fatto che in Puglia ci sono ora le stesse condizioni che c’erano in California all’inizio del Novecento e che sono la ragione per la quale all’epoca il cinema si sviluppò lì e non in altri paesi. E cioè una combinazione di elementi climatici favorevoli: luce solare giusta per le riprese e la possibilità di trovare in pochi chilometri le situazioni ambientali più disparate e quindi accade qui di trovare il deserto, il mare, la collina..e anche da un punto di vista architettonico passi dalla città post industriale al Barocco. Insomma abbiamo nel raggio di 500 km estrema varietà, la possibilità di trovare qualunque cosa e di ambientare e girare in condizioni estremamente favorevoli tanto da un punto di vista appunto climatico/ambientale, quanto – va detto- da un punto di vista economico. I film si fanno con i finanziamenti ed è naturale scegliere di girarli lì dove i finanziamenti ci sono…

(Stefano Reali – sceneggiatore partecipante a Puglia Experience)

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16/02/2015

In Puglia si trova l’eccitazione e il gusto nel fare cinema!

Ho cominciato a lavorare in Puglia da aiuto regista per Daniele Vicari, all’epoca in cui lui stava girando “Il passato è una terra straniera” e la Film Commission pugliese esisteva da pochissimo. Qui un po’ ci sono cresciuto e sono quindi molto legato tanto alla Puglia quanto all’Apulia Film Commission: per me è ormai una seconda casa, ci sono amici, ci sono collaboratori che stimo e ai quali voglio bene…e poi lavorare qui è una pacchia perché trovi tutto. Trovi i professionisti, le competenze, ma trovi anche quell’eccitazione e quel gusto nel fare cinema che a Roma, ahimè, si sono un po’ persi. I professionisti con i quali sto lavorando, la costumista, gli elettricisti, i macchinisti mi seguono con un rispetto per il lavoro che è davvero encomiabile. Sono in parte sorpreso, ma alla fine tutto questo viene da un processo maturato negli anni..è qualcosa di costruito con una cura cercata e voluta e quindi ben percepita da noi che di cinema viviamo.
La ricerca delle location è stata poi una scoperta continua tanto nella città di Bari quanto nel centro di Giovinazzo – che poi abbiamo scelto per alcune scene – : non immaginavo di avere l’imbarazzo della scelta e questo la dice lunga sulla quantità di ambientazioni che questa regione offre.

Saverio Di Biagio, regista impegnato sul set de “La ragazza dei miei sogni”

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09/02/2015

La Puglia è stata una scoperta straordinaria: si lavora benissimo!

Sono stata in Puglia la prima volta proprio per girare Braccialetti rossi.
È stata una scoperta straordinaria, non mi sarei immaginata una terra di tale bellezza in Italia. Siamo abituati a cercare il bello altrove, lontano, a migliaia di chilometri e poi scopriamo che c’è già tutto qui…per non parlare poi del cibo. Come si sa nella serie io ricopro il ruolo di un’anoressica, ma ho preso ben 5 kg! L’esperienza del set mi ha dato la possibilità di confrontarmi molto con le persone, in particolare a Fasano, e con luoghi unici come la Valle d’Itria, Lecce, Otranto, Bari, Torre Guaceto..i Caraibi in casa! Qui si lavora benissimo e io sento di dover dire un grazie a tutti!

 

(Aurora Ruffino – attrice di Braccialetti rossi di Giacomo Campiotti)

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