Diario
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21/02/2014

Capitalismo liquido

Leggo questo articolo e mi confermo nell’idea che il capitalismo liquido porta valore nelle acquisizioni immateriali, più che in quelle materiali e che una valanga di quattrini cadrà nelle tasche di sole 50 persone fortunatissime (e ovviamente anche bravissime). Il gioco è: creo una start-up che realizza servizi gratuiti, per un qualche motivo tali servizi che profilano i clienti danno vita a big data utili ad altri e più grossi player del mercato, che mi comprano a valori stratosferici. Non comprano me, comprano le informazioni che io profilo dei miei utenti. Io divento miliardario e il fondo di investimenti che ha creduto in me anni prima, può uscire e realizzare il plusvalore finanziario che giustifica la continuazione del flusso di follia globale.

In cui a guadagnarci sono solo pochi manager e un pugno di lavoratori. Tutti gli altri in cassa integrazione.

Fonte: Punto informatico

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14/02/2014

Nel cuore della austerità. Per gli altri.

All’inizio del bel film di Edoardo Winspeare, passato nei giorni scorsi a Berlino nella sezione Panorama, abbiamo assistito alle lacrime di una imprenditrice dotata di senso dell’etica, costretta a chiudere la sua fabbrichetta a causa della crisi e della sleale concorrenza cinese. Esternalità negative della globalizzazione e conseguenza delle disastrose politiche cicliche imposte al Continente dalla signora Merkel e dai suoi consulenti di politica economica.

Mi ha molto emozionato e ho voluto leggere con questa emozione il lungo applauso finale che ha accompagnato la proiezione del fin “In grazia di Dio”, sostenuto pressoché interamente da fondi privati e dal nostro pubblico di origine pugliese.

E’ stata una spedizione nel cuore dell’austerità imposta agli altri, di una Germania crassa e produttiva. A scapito nostro.
E per questo una piccola rivincita semantica.

Che mi conferma che il mondo lo si può cambiare (anche) con i bei film.

Grazie Edoardo, Gustavo, Alessandro e tutti voi che lo avete reso possibile.

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27/01/2014

Primi, in prima serata.

Ieri sera l’Auditel ci dà primi, in prima serata, con i “nostri” Braccialetti rossi.

Fonte: Commenti Auditel

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24/01/2014

E voi, ci credete?

Leggete questo vecchio articolo di Variety e ditemi, voi ci credete alla fine del cinema come lo abbiamo conosciuto nel Novecento?

Fonte: Variety

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17/01/2014

Le cose assurde

La notizia che Rai stia procedendo ad assumere altri cento giornalisti, che andranno ad affollare il già nutrito pattuglione di 13mila (tredicimila) dipendenti mi deprime, mi sconforta, mi devasta.
Invece di dimagrire, ingrassa. E il mondo gira al contrario. Ovviamente con la benedizione dell’Usigrai. Ma che bravi, ma che svegli!
La ricetta è, invece, far crescere l’intera industria, quella si “labour and creative intensive”, invece che alimentare il parassitismo ministeriale di un’azienda pletorica ed elefantiaca. E la lobby dei giornalisti Rai.

Leggete per credere.

Fonti:

Key Biz: Rai, più dipendenti di Mediaset, Sky e La7 messi insieme.

Eduesse
Si è sbloccata la procedura per avviare la selezione pubblica per giornalisti Rai, annunciata a luglio scorso in seguito a un accordo firmato tra Rai e Usigrai. Il concorso, il cui bando uscirà entro il 24 febbraio (inizialmente era previsto per settembre, poi per ottobre), è aperto a tutti, senza particolari requisiti se non quello di essere giornalisti professionisti. I candidati saranno valutati in base a prove professionali e ai titoli di studio e formativi. I 100 vincitori costituiranno un “bacino” al quale Saxa Rubra potrà attingere per le assunzioni fino al 2016, quando sarà rinnovato il contratto di concessione.

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16/01/2014

Quattro anni

Oggi sono quattro anni di Cineporto a Bari.
Quattro. Non vorrei aggiungere altro.

 

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10/01/2014

Chi ha ragione?

La Francia si appresta a varare la cosiddetta ‘legge anti Amazon’. In Italia entra in vigore a giugno la ‘web tax’.
Temi caldissimi, dunque.
Rimaniamo al caso francese, però: chi ha ragione? Il cittadino che ha interesse a pagare meno possibile un libro (a parità di qualità editoriale), o le librerie che vedono così rosicchiati margini di profitto?
E non sarebbe forse più giusto a quel punto introdurre una tassa sulle transazioni e-commerce  a vantaggio della fiscalità generale e quindi per riallocare meglio le risorse comuni?

Sono questi, tra gli altri, i temi più delicati del momento che devono chiamare in causa tutte le migliori intelligenze in nome della giustizia sociale e della libertà di concorrenza.

Fonte:

Francia, dopo l’ok ottenuto presso l’Assemblea nazionale la legge denominata “anti Amazon”, che ha visto impegnato in prima linea il ministro Aurelie Filippetti, ha passato anche il voto del Senato francese. Si tratta, lo ricordiamo, di una normativa atta a tutelare le tradizionali librerie rispetto alla concorrenza – ritenuta sleale – degli operatori online accusati di dumping. Una proposta di legge (che ora dovrà passare per un’ultima volta in seconda lettura al vaglio dei deputati), in virtù della quale gli operatori dell’e-commerce non potranno più cumulare la gratuità delle spese di trasporto con lo sconto del 5% autorizzato sul prezzo di copertina dei libri venduti sul territorio francese.

www.e-duesse.it

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23/12/2013

Che anno è stato

E’ stato un anno straordinario per il nostro film fund. Ma lo ricorderemo anche per le gare POIn (ancora in corso) e le corse matte per arrivarci in tempo. E per il distretto Puglia creativa che sta prendendo forma. E per lo sviluppo portentoso delle attività nei Cineporti. E per il lancio impressionante della Mediateca regionale. E per le 56 produzioni arrivate a girare un prodotto audiovisivo su queste sponde sempre più ricche di professionalità, che ora hanno anche dei corsi di aggiornamento finanziati dalla Regione con il Fondo sociale europeo.

E per mille, davvero mille altre cose ancora che abbiamo fatto, sancendo ogni giorno la bellezza di un lavoro duro al servizio della collettività.
Perché mille altre ancora abbiamo da farne e crearne insieme.

Buon 2014.

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23/12/2013

Segnali

Fonte: eduesse

I dati ufficiali Agis-Anec Puglia e Basilicata sulla digitalizzazione degli schermi parlano di 154 schermi digitalizzati (compresi i 16 in fase di ultimazione) su un totale di 230 schermi presenti in Puglia e di 15 su 25 per la Basilicata. Sono queste le cifre fornite ieri a Bari durante il convegno “Lo stato delle cose – Le politiche cinematografiche in Puglia in tempo di Crisi II. La distribuzione”. Ha dichiarato Francesca Rossini, segretario Agis Puglia e Basilicata: «Il cinema deve essere considerato, perché lo è, come una piccola e/o media impresa culturale quello che di romantico c’è, e va conservato, è la sua storia. Cos’è oggi la sala digitalizzata? È la sala che sfrutta tutte le possibilità del sistema. Ma lo strumento da sé non è sufficiente. Servono i contenuti e le idee. Sono questi i fattori che portano avanti il settore. Per parlare di cinema del futuro dobbiamo prima parlare del passato, ricordare da dove veniamo, ma soprattutto dobbiamo guardare e salvaguardare il presente: affiancare con tutti i mezzi le sale cinematografiche, specie le monosale di periferia, in questa fase così delicata e critica di passaggio». Ha aggiunto Francesca Rossini: «Quello che dobbiamo fare è sfruttare il sistema e la sala in tutte le sue potenzialità garantendo in questo modo maggior accesso al prodotto facilitando la proiezione e portando le sale a vivere dalla mattina alla sera, attraverso la multiprogrammazione che garantisca un’offerta più veriegata, passando anche dalla formazione del pubblico, specie quello scolastico, ma anche degli addetti ai lavori e dei giovani che vogliono avvicinarsi a questo mondo e farne un mestiere».

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19/12/2013

Vale per i politici. Vale anche per i manager.

Velardi è sempre intelligente. Non sempre lo condivido. Ma quel che qui indirizza ai nuovi componenti la segreteria nazionale del PD, si può applicare anche ai manager pubblici o privati.

Fonte: The front page

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