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RFDS IV – Timm Kröger ai Cineporti di Puglia

Prosegue la rassegna “Registi Fuori Dagli Sche(r)mi IV”: Timm Kröger, venerdi’ 6 alle 20.30 al Cineporto di Bari (diretta streaming anche nei Cineporti di Lecce e Foggia), incontrerà il pubblico con l’intervento del critico cinematografico Giuseppe Gariazzo. A seguire la proiezione del suo film “Zerrumpelt Herz” (visione sottotitolata in italiano).

 

Il regista Timm Kröger con il suo film “Zerrumpelt Herz” (Germania, 2014), sarà ospite domani, venerdì 6 alle 20.30, del Cineporto di Bari (diretta streaming anche nei Cineporti di Lecce e Foggia), per il terzo appuntamento della rassegna “Registi fuori dagli sche(r)mi”. La pellicola sarà introdotta dallo stesso regista e dal critico cinematografico Giuseppe Gariazzo (“Filmcritica”, Settimana Internazionale della Critica – Sezione indipendente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia).

 

Timm Kröger è nato nel 1985 a Itzehoe, nella Germania settentrionale. Comincia gli studi all’European Film College di Ebeltoft (Danimarca), dove nel 2008 lavora anche come assistente all’insegnamento. Dopo un tirocinio all’ARRI Rental di Monaco, studia cinema documentario alla Filmakademie Baden-Württemberg di Ludwigsburg. È attivo come sceneggiatore, regista e direttore della fotografia. Zerrumpelt Herz è il suo film di diploma e la sua opera prima.

 

Alcuni film scoccano come un’epifania ed è il caso di Zerrumpelt Herz di Timm Kröger, giovane cineasta che a Venezia 71 porta in scena il suo primo lungometraggio e che è stato la sua prima prova di regia (il suo saggio di diploma). Un film che scioglie le invisibili leggi del mondo in musica o, forse, è un film che si addentra nel folto sciame sismico delle foglie, dei cinguettii, del baluginare di un lago, un film che vuole ritrovare le note altissime di una musica senza tempo e che è sempre esistito.

 

Ogni nota coincide con un’immagine, meglio ancora, con la prima luce che quell’immagine rivela e dentro lo spazio infinito degli alberi, dentro l’emanazione luminosa che sfonda i rami si può scorgere il farsi di una scrittura o, in questo caso, di una partitura. In sottofondo Wagner e Malher esplorano, insieme con i tre personaggi del film (quattro se si considera Otto, lo scomparso), il bosco che rappresenta tutto un paesaggio interiore e quindi un cuore interno, organo che si frantuma perché si spoglia di ogni sua proprietà, di ogni tipo di sostegno per diventare centro di un cuore puro. Ed è in questa povertà, in questa concentrazione di mondi che i personaggi cercheranno quello spartito musicale che riflette l’intenzione dell’artista: creare un’opera che si denuda e si apre e si crea dal continuo dialogo col vivente, dentro spazi quasi tarkovskijani, dentro la nudità del mondo e del sentire.

 

Organizzata da Apulia Film Commission (iniziativa cofinanziata dalla regione Puglia attraverso i Fondi FESR – Azione 4.1.2.) in collaborazione con UZAK, la rassegna è curata dal critico cinematografico Luigi Abiusi ed è ancora ispirata dal volume “Il film in cui nuoto è una febbre. Registi fuori dagli sche(r)mi” (CaratteriMobili 2012).

 

Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, info: 349.183.10.46.

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