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Lunedì 10 settembre alle ore 17 al Cineporto di Bari il ricordo del grande scrittore, commediografo e regista di origini pugliesi Peppino Patroni Griffi

Lunedì 10 settembre, alle ore 17, presso il Cineporto di Bari (Fiera del Levante) di Apulia Film Commission sarà ricordato il grande scrittore, commediografo e regista di origini pugliesi Peppino Patroni Griffi

Nel corso della serata sarà presentato il libro “Peppino naturale e strafottente”, la raccolta degli articoli che Giuseppe Patroni Griffi scrisse per il Messaggero nel decennio tra il 1963 e il ’74. Il volume, pubblicato dalla Editoriale Scientifica di Napoli, che si avvale in apertura dei ricordi di Antonio Ghirelli e Raffaele La Capria, è stato curato da Fausto Nicolini, amico e collaboratore dello scrittore e regista. Scelto dall’unico erede quale depositario dell’archivio cartaceo dell’artista napoletano, Nicolini ha scovato un centinaio di articoli di terza pagina (quella che nei quotidiani una volta era sede degli elzeviri culturali) che condensano i pensieri di Patroni Griffi sul mondo dell’epoca e sui più svariati argomenti. Ci sono i diari di viaggio in Russia, nel Nordafrica, in Spagna, a New York; critiche, aneddoti e battibecchi sul mondo del teatro (caustica e sottile la schermaglia con Ennio Flaiano); piccoli riflettori accesi sulla società degli anni Sessanta (la Milano buia delle fabbriche, e la Roma ancora illuminata dal funerale della Dolce vita); appunti sparsi di cinema appena fatto o anche solo ipotizzato; ritratti di alcune celebrità dell’epoca (l’attore Vittorio Gassman che col suo temperamento riesce a rendere irresistibile ogni cosa che dice, il chirurgo Christian Barnard in vacanza romana che sfugge ai giornalisti per andare a conoscere Sophia Loren); e tanti altri affascinanti sconosciuti che la penna arguta e a volte severa di Patroni Griffi dipinge con la caratteristica di farne sempre un personaggio interessante e originale.

Ci sono anche articoli (pochi) che osservano il mondo politico con l’occhio distaccato dell’intellettuale nato e cresciuto (e quindi culturalmente formato) durante il fascismo e nel periodo bellico: in quegli anni Patroni Griffi (nato nel 1921) era poco più che ventenne e proprio vent’anni dopo egli stesso ripropone i suoi ricordi, anche tragici, dei bombardamenti in una Napoli martorizzata; la stessa Napoli che poi descriverà nel suo romanzo più famoso, “La morte della bellezza”.

Nicolini è riuscito a restituire vita e attualità a tutti gli articoli, andando a scovare negli archivi delle redazioni eventi e personaggi nascosti tra le righe, rispolverando episodi ormai dimenticati, riferimenti storici e cambiamenti sociali che Patroni Griffi giustamente non spiegava, perché erano i fatti del giorno, quelli già narrati dai cronisti nelle altre pagine del giornale. Inoltre, ha riesumato altri scritti più recenti (primi anni Novanta) pubblicati dal Corriere della Sera e sono gli articoli dove si avverte maggiormente un linguaggio nostalgico per un mondo culturale che non c’è più. Ne discuteranno con il curatore Filippo Patroni Griffi, Totò Onnis e Maurizio Sciarra

Seguirà la proiezione del documentario ”Metti una sera a cena con Peppino” di Antonio Castaldo. Il documentario – presentato dal pro nipote di Peppino e omonimo Giuseppe Patroni Griffi, che ne è stato aiuto regista – il ritratto di un autore versatile, considerato tra i più̀ grandi commediografi del novecento. Il ricordo dei sui illustri amici e collaboratori, da Giorgio Napolitano a Raffaele La Capria, i premi Oscar Vittorio.

Chiuderà la serata l’assegnazione del Premio Patroni Griffi al prof. Giustino Di Cecco, allievo del prof. Antonio Patroni Griffi, che si è distinto nella ricerca giuridica nel campo del diritto bancario, delle crisi d’impresa, societario e della cooperazione.