Bilancio ANEC sul digitale in Puglia e Basilicata
Ad un anno dal suo “approdo” in Puglia e Basilicata, il digitale conferma le potenzialità avanzate del suo sistema e vede le due regioni del Sud all’avanguardia a livello nazionale, dopo Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
L’ANEC (Associazione nazionale esercenti cinema) traccia un primo bilancio e il Presidente, avvocato Francesco Paolillo, osserva che “il passaggio della Puglia e della Basilicata al digitale sta avendo tempi estremamente rapidi. Nel giro di dodici mesi sono ben 36 gli schermi che si sono dotati dei più avanzati sistemi tecnologici la geografia della loro distribuzione è estremamente varia”. Inoltre, proprio in questi giorni, sono stati sfatati tutti gli allarmismi sui potenziali rischi del 3D: infatti nel corso del congresso internazionale della Società Oftalmologia Italiana tenutosi a Roma la scorsa settimana, il presidente Matteo Piovella ha dichiarato che: “vedere un film in 3D non solo non può in alcun modo danneggiare gli occhi o la salute, ma anzi potrebbe essere un ottimo rilevatore di qualche altro disturbo, soprattutto nei bambini”.
Circa poi la geografia del digitale in Puglia e Basilicata non sono solamente i capoluoghi o le grandi multi sala ad essere passate al digitale, ma anche realtà più piccole e periferiche di tutte le province di entrambe le regioni.
E in moltissime delle sale digitali nel corso di quest’anno non è stato dato spazio solamente alle proiezioni dei film, ma anche alla fruizione di eventi diversi come ad esempio la prima della Scala di Milano a dicembre scorso o la presentazione esclusiva nelle sale dotate di digitale dell’ultimo singolo del cantante Ligabue, il cui video è stato presentato nel “Ligabue day” o ancora la proiezione di un live degli U2 in 3D (nelle sale proprio in questi giorni). Questo a conferma di quanto lo strumento digitale si ponga “non solo come modalità atta a offrire sempre un’ottima qualità delle proiezioni, ma anche come rivoluzione democratica e occasione per declinare il luogo in cinema in maniere diverse” precisa Paolillo.
Inoltre a sfatare un certo luogo comune in base al quale il principio di digitale va in contrasto con la qualità delle proposte, arriva il lavoro della società Nexo digital impegnata in questi mesi a trasferire su digitale oltre 80 titoli del passato (“Il Padrino”, “Intrigo Internazionale”, “Il gigante” per citarne alcuni). A riguardo Francesco Santalucia responsabile della Multisala Galleria di Bari preannuncia per la prossima stagione l’ideazione di una lunga rassegna dedicata al cinema d’essai proposto però in digitale: “sarà una bella opportunità per il nostro pubblico e soprattutto per i più giovani che difficilmente hanno occasione di poter vedere certi titoli e soprattutto con una qualità ottimale come quella del digitale”.
In questo quadro un ruolo importantissimo l’hanno certamente avuto gli incentivi venuti dalla Regione Puglia con le agevolazioni legate al sistema di finanziamento alle micro imprese (grazie al quale gli esercenti che vogliono installare i sistemi digitali godono di un sostegno del 35%) e anche con quelle legate Tax credit del Governo.
Alla luce di tutto questo, il Presidente Paolillo auspica che: “alla maggiore flessibilità di programmazione nelle sale che il digitale comporta, possa corrispondere altrettanta lungimiranza delle case di distribuzione cinematografiche, si da consentire anche nelle monosale o nelle piccole multisala, proiezioni plurime di film in fasce orarie diverse, come accade in Francia ed in altri paesi europei. Certo è che il passaggio al digitale è garanzia di una maggiore flessibilità di accesso al noleggio dei film, in ragione della eliminazione della pellicola, con i conseguenti grandi risparmi per le case di distribuzione” conclude Paolillo.