D’Autore – riapre la sala Farina con il circuito sale di qualità
In controtendenza rispetto alla chiusura delle monosale cinematografiche e in un momento di profonda crisi del settore culturale italiano, nel cuore della città di Foggia si apre la sala della Comunità “Mons. Fortunato Maria Farina” (via Campanile 10), aderente al Circuito D’Autore firmato da Apulia Film Commission.
Mentre da Roma si annuncia un ulteriore taglio del FUS, con la compromissione di istituzioni come Cinecittà e la messa in pericolo di numerosissime realtà di cultura e spettacolo del nostro paese, la Puglia in decisa e felice opposizione a questo trend negativo, riesce ad aprire luoghi storici e significativi come appunto la “Sala Farina”.
All’inaugurazione di oggi, venerdì 11 alle 18, partecipano monsignor Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo Metropolita di Foggia-Bovino, Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, Antonio Nunziante, prefetto di Foggia, Enrico Ciccarelli e Francesco Asselta, nuovi membri del Consiglio di Amministrazione di Apulia Film Commission, e Angelo Ceglie, direttore artistico del Circuito D’Autore.
Prevista anche la partecipazione del presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, del primo cittadino del capoluogo dauno, Gianni Mongelli e del parroco della Cattedrale, mons. Antonio Sacco. Seguiranno gli interventi di Francesco Giraldo, Segretario Generale dell’ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) e, in videoconferenza, di mons. Dario Edoardo Viganò, dell’Ufficio Nazionale Comunicazioni Sociali della CEI e Preside Istituto Pastorale Pontificia Università Lateranense, Consigliere Ecclesiastico Associazione Spettatori.
Ancora una volta il ruolo e l’apporto di Apulia Film Commission, con il suo circuito di qualità, diventa fondamentale per la riapertura di un’altra sala cinematografica d’essai: dopo aver contribuito alla “rinascita dell’ABC di Bari, questa volta tocca alla Sala Farina di Foggia.
Con preghiera di pubblicazione e/o diffusione
QUALCHE NOTA SULLA SALA FARINA
“Sala Farina”. Questo è il nome con cui ancora oggi qualche foggiano è solito chiamare la sala cinematografica, i cui locali, dallo scorso luglio, sono ritornati nella disponibilità della Comunità ecclesiale di Foggia. La sala riprende oggi l’intitolazione a Mons. Fortunato Maria Farina, Vescovo di Foggia, scomparso il 20 febbraio 1954. Fu lui il primo, infatti, ad avere la felice intuizione della necessità di avvalersi di una produzione cinematografica in Capitanata.
Acquisito un suolo di risulta dallo sgombero delle macerie dei bombardamenti dell’estate del ‘43, adiacente la Cattedrale, Mons. Farina fu già all’opera tra la fine del 1949 e l’inizio del 1950. È l’occasione questa per riprendere quel vecchio progetto sulla diffusione della cinematografia come veicolo di cultura, apprendimento, riflessione ed educazione. Il complesso edificato, infatti, comprende anche una sala da adibire a proiezioni cinematografiche.
Solo nel 1954 il progetto originario prende corpo. È di quell’anno, infatti, il primo documento che attesta l’acquisto del proiettore, dell’altoparlante e dello schermo, come si rileva dalla fattura intestata al Capitolo Metropolitano.
La nuova Sala della Comunità, intitolata al suo “benefattore” il Vescovo Fortunato Maria Farina, prendeva forma nel cuore della Foggia “antica”, a ridosso del primo Palazzo della Dogana e a due passi dalla trafficata e commerciale via Arpi, storica strada delle arti e dei mestieri. Oggi, si prospetta una nuova pagina per la storica Sala della Comunità.
La parrocchia ha preso contatti con il Ministero delle Politiche Culturali (Sezione Cinema) e con l’Associazione Cattolica Esercenti Cinema (ACEC); la Sala è già stata inserita nel regionale circuito del Cinema d’autore Apulia film commission e in quello nazionale di Schermi di qualità, per offrire alla cittadinanza una programmazione cinematografica che garantisca contenuti di alto profilo culturale. Il tutto teso all’interessamento ed alla crescita dell’intera collettività.
Nei mesi appena trascorsi, la sala è stata oggetto di importanti lavori di ristrutturazione. Soprattutto il palco e il sottopalco sono stati radicalmente ricostruiti, per ospitare i locali necessari al personale teatrale. Inoltre, è stata completamente arredata e dotata delle più moderne attrezzature di proiezione, insonorizzazione e sicurezza. Un grande sforzo economico, accompagnato da tanto entusiasmo e tante speranze, è stato profuso in questa impresa. L’intento è di offrire un luogo che diventi contenitore culturale: che ospiti attività di cinema e cineforum, che funga da sala e laboratorio teatrale, aula conferenze, centro di promozione e confronto culturale, spazio di formazione e di socializzazione. In questo interessante ed innovativo percorso è stata coinvolta la Cooperativa “Sipario” di Bovino, con il coordinamento del parroco don Antonio Sacco. La Cooperativa, nata nel 2002, ha già maturato esperienze nel settore con la gestione della sala cinematografica “Pio XI” di Bovino, anch’essa inserita tra le ventuno del Circuito di D’Autore.