English Version – opere prime UK in lingua originale per il circuito D’Autore –
A partire da giovedì 24 marzo D’Autore, il Circuito delle sale di qualità di Apulia Film Commission, propone un’altra interessante iniziativa per restituire al cinema d’autore lo spazio e l’attenzione che merita.
“English Version”, infatti, è una rassegna interamente in lingua originale, a ingresso libero, di quattro film di registi esordienti inglesi, tutti provenienti dal mondo della fotografia e della video arte, presentati ai maggiori festival cinematografici internazionali.
La rassegna, che prevede un doppio spettacolo serale, si terrà nei cinque capoluoghi di provincia che ospitano le sale del Circuito: ABC di Bari (alle 19 e alle 21), Cineteatro DB D’Essai di Lecce (alle 19 e alle 21), Cinema Bellarmino di Taranto (alle 19 e alle 21.15), Sala Farina di Foggia (alle 18 e alle 20.30) e Cinema Opera di Barletta (alle 18 e alle 21.30).
La programmazione, i cui dettagli sono disponibili sul sito www.circuitodautore.it e http://www.facebook.com/circuitodautore, prevede la proiezione dei film “Nowhere Boy” di Sam Taylor-Wood, “Hunger” di Steve McQueen, “Better Things” di Duane Hopkins ed “Helen” di Christine Molley e Joe Lawlor.
Si parte giovedì 24 marzo con la proiezione di “Nowhere Boy” all’ABC di Bari, mentre all’Opera di Barletta “Hunger”; Lunedì 28 marzo al Bellarmino di Taranto “Nowhere Boy” e il giorno dopo, martedì 29 marzo, “Hunger” al DB D’Essai di Lecce. Giovedì 31 marzo all’ABC di Bari “Hunger”, alla Sala Farina di Foggia “Nowhere Boy” e all’Opera di Barletta “Better Things”; Martedì 5 aprile al DB D’Essai di Lecce “Nowhere Boy”; Giovedì 7 aprile all’ABC di Bari “Better Things”, alla Sala Farina di Foggia “Hunger” e all’Opera di Barletta “Helen”; Lunedì 11 aprile al Bellarmino di Taranto “Hunger” ; Martedì 12 aprile al DB D’Essai “Better Things”; Giovedì 14 aprile all’ABC di Bari “Helen”, alla Sala Farina di Foggia “Better things” e all’Opera di Barletta “Nowhere Boy”; Lunedì 18 aprile al Bellarmino di Taranto “Better things”; Martedì 19 aprile al DB D’Essai di Lecce “Helen”; Giovedì 21 aprile alla Sala Farina di Foggia “Helen”; Lunedì 9 maggio al Bellarmino di Taranto “Helen”.
SCHEDE FILM
“Nowhere Boy” di Sam Taylor-Wood, pellicola che ha aperto il Torino Film Festival 2009, è un film sull’adolescenza e la scoperta della musica di John Lennon, acclamato dai fan dei Beatles, si è aggiudicato 4 candidature ai BAFTA 2010 tra cui la nomination per miglior film inglese e miglior film d’esordio. Sam Taylor-Wood è un’artista concettuale britannica, membro del movimento Young British Artists, che si è già imposta sulla scena internazionale per il suo cortometraggio d’esordio “Love you more”, candidato tra le altre cose alla Palma d’Oro al Festival di Cannes 2008.
“Hunger” di Steve McQueen, mai distribuito in Italia, ha vinto il prestigioso premio Camèra d’Or per la miglior opera prima al Festival di Cannes 2008. Il film narra, in maniera diretta ma anche trasfigurata nel ritmo e nell’uso del colore e della composizione, la storia di Bobby Sands alla guida della rivolta dei prigionieri politici dell’Irlanda del Nord nel 1981 e morto in carcere durante il suo sciopero della fame. Questo film rappresenta l’apice del percorso decennale di Steve McQueen nell’interiorizzazione e frammentazione dell’immagine nel campo della video-arte.
“Better Things” di Duane Hopkins, mai distribuito in Italia, è un racconto intergenerazionale, ambientato nell’Inghilterra rurale di oggi. Il regista Duane Hopkins, pittore e fotografo di successo, mette sullo schermo i temi a lui tanto cari legati alla vita quotidiana in contesti non urbani: noia, amore, violenza e attività illecite segnano l’esistenza dei giovani protagonisti, riuscendo a coniugare poesia e trascendenza.
“Helen” di Christine Molley and Joe Lawlor, anch’esso mai distribuito in Italia, è stato uno dei titoli più originali del Torino Film Festival 2008, a metà tra video arte e intimismo. Il film è un dramma metafisico tra mistero ed estetismo, poliziesco e psicologia, che racconta del conflitto d’identità di una giovane orfana. Helen è stato realizzato dai due artisti britannici all’interno di “Civic Life”, progetto che mira ad incentivare un radicamento sociale e che comprende 9 cortometraggi, opere di visual art e il lungometraggio Helen appunto, culmine e massima espressione di tale progetto.