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Arnoldo Foà racconta la terra di Puglia a Castellana Grotte

Arnoldo Foà in OliodiVino
reading scritto e diretto da Cosimo Damiano Damato
Special –Guest – Rocco Zifarelli al GLISSENTAR
sabato 10 gennaio Teatro Socrate – Castellana Grotte – Bari – ORE 21.00

La sacralità della madre terra di Puglia raccontata da Arnoldo Foà. Olio di Vino è un viaggio elegiaco scandito dalle incursioni mediterranee di Rocco Zifarelli, il chitarrista di fiducia di Ennio Morricone come un moderno Sancho Panza sarà il fido scudiero musicale del maestro Foà che muove i ricordi su un canovaccio emozionale tessuto fra poesia e musica d’autore il tutto scritto e diretto sapientemente dal regista Cosimo Damiano Damato. Oltre al’omonimo testo inedito Olio di Vino , scritto dallo stesso autore pugliese il reading attinge da “La disciplina della terra” di Ivano Fossati, “Pane e Castagne” di Francesco De Gregori, “La terra e la morte” di Cesare Pavese, “Amara terra mia” di Modugno, “Le osterie” di Alda Merini, “Il vino” di Piero Ciampi, “Ode al vino” di Neruda, “Sonetto al vino” di Borges, “Vento sull’uliveto” di Lorca, “L’anima del vino” di Baudelaire. ” Questo reading – spiega il regista Damato – racconta un’avventura fatta di odori, di fragranze , un fascino olfattivo per voce densa e strumenti acquatici, una poesia che ci riconduce alle nostre origini”. In Olio di Vino troviamo il Foà più drammatico, il più esilarante, il più affettuoso, il più ironico, il più fisico. E’ un gigante questo attore, che riesce a muovere emozioni grazie alla sua voce densa. Se Dario Fo ha ricevuto il Nobel per la letteratura grazie alla sua arte dissacratoria, Foà lo meriterebbe per i volti che ha saputo dipingere attraverso le sue rughe, i silenzi recitativi, le movenze, la sua dirompente ed ironica verve a tratti devastante ed avvolgente nel raccontare la vita sul palcoscenico, il suo modo di fumare la pipa, una lentezza sociologica che lo avvicina alla cultura meridiana del nostro Sud. Un attore che riesce a sublimare il vissuto e far danzare le parole dei testi, un ghigno sornione e saggio che compone e ricompone lo spettacolo con i suoi 93 anni vissuti in teatro, con il quale esiste oramai una certa continuità fisica.
Cosimo Damiano Damato è nato nel 1973 a Margherita di Savoia.
Nel 2008 dirige il film d’animazione “La luna nel deserto” la sceneggiatura è firmata con Raffaele Nigro, girato in ComputerGrafica 3d. Nel film sono presenti le voci di Michele Placido e sua figlia Violante, Arnoldo Foà, Renzo Arbore, Caterina Sylos Labini, Leonardo Metalli, Savino Zaba, Emilio Solfrizzi ed Antonio Stornaiolo, con musiche originali dei Radiodervish. “E’ un film poetico che tocca e sconquassa il cuore delle persone” questa la critica autorevole di Vincenzo Mollica dopo la visione del cartoon d’autore “La luna nel deserto” alla 65° Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia nell’ambito Industry. Parallela all’attività di regista d’animazione inizia la sperimentazione teatrale scrivendo e dirigendo diversi reading fra cui “Agricane ed Orlando – Cavalieri per amor cortese” con le voci di Sergio Rubini e Riccardo Scamarcio. Dall’incontro con il produttore Angelo Tumminelli della Stardust International nasce una grande produzione teatrale: “Ritornare a Sud”. Il recital vede impegnati Giancarlo Giannini e Silvia deSantis. Sempre con Giannini e De Santis dirige ” Amadè- il ritratto del genio” un reading dedicato a Mozart con il Quartetto Meridies, evento speciale per Puglia Nigth Parade. Sempre nel 2008 scrive e firma la regia di ” Sono sfiorite le rose – il carteggio d’amore fra Sibilla Aleramo e Dino Campana” con la voce narrante di Arnoldo Foà e Silvia deSantis. e Inizia così la collaborazione con Arnoldo Foà con il quale realizza diversi reading fra cui ” Andersen in Blues” e “Olio di vino” che vede come special guest Rocco Zifarelli, chitarrista di Ennio Morricone. “Alda Merini – Una donna sul palcoscenico” è il titolo del documentario sulla grande poetessa, girato a casa della stessa Merini, prodotto da Angelo Tumminelli, è stato presentato a novembre in anteprima alla 27° edizione del Festival di Assisi “Primo piano sull’autore”, un evento diretto da Franco Mariotti con la consulenza di Tullio Kezich che ha visto la presenza di Pupi Avati. Il documentario uscirà in cofanetto dvd+libro nel 2009 per Manni Editore. Nell’estate 2008 è aiuto-regia del drammaturgo Renato Giordano nello spettacolo ” Spoon river” con Mariangela Melato e Michele Placido. Da un soggetto di Giancarlo De Cataldo sta realizzando la sceneggiatura di un nuovo cartoon che sarà girato in plastilina, sarà il primo noir d´animazione italiano. In preparazione anche il corto ” Com’è profondo il mare” una storia drammatica che racconta la storia d’amore fra un maestro d’ascia ed una profuga albanese e che vedrà la partecipazione di Alessandro Haber. Fra i nuovi impegni teatrali anche al regia del monologo ” Memorie di un barbaro” di Raffaele Nigro.