Diario
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31/01/2011

L’avventura

L’avventura Bif&st è terminata e, al solito, lascia stanchezza e malinconia.
Il calore del pubblico ripaga di ogni fatica e polemica.
Da oggi si lavora per la prossima edizione.
Grazie a tutti e tutte.

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26/01/2011

Gina Nieri

Ho partecipato ieri, in qualità di relatore, all’annuale convegno della Fondazione Rosselli che ha presentato i dati economici relativi all’industria culturale italiana; la somma, cioè, dei mercati italiani delle telecomunicazioni e dei contenuti.
Fonte : Fondazione Rosselli

Il convegno, organizzato per tavole rotonde successive, mi ha visto impegnato in un confronto con il DG di Auditorium Parco della Musica di Roma, l’Assessore regionale alla cultura del Lazio, Santini e quella provinciale D’Elia. Il parterre era autorevolissimo e nutrito.

Nel mio intervento, in estrema sintesi, ho detto che gli strumenti previsti dalla Legge Urbani sul cinema e il sistema automatico di sostegno del tax credit/shelter sono utilissimi. Ma che non bastano a fare un mercato vero. Giacché, come noto, solo il gruppo Mediaset, per ragioni storiche e politiche, ha potuto integrare verticalmente la filiera (essendo insieme broadcaster, produttore, distributore ed esercente cinematografico), mentre la Rai vede una evasione del 41% del canone e una governance molto traballante, Sky è sotto lo schiaffo del Ministro Romani che tergiversa – chissà poi perché… – nel concedere le frequenze digitali terrestri e La 7 soffre di nanismo pubblicitario indotto dal duopolio. Ma alla fine, le produzioni indipendenti di fiction, sempre da noi vengono a chiedere le risorse per coprire il deficit indotto dalla contrazione dei budget di Mediaset o Rai. E in questo passaggio ho spiegato il senso del lavoro di noi film commissioner, ragione per la quale mi hanno invitato.

Ho interloquito con l’Assessore Santini spiegandole che la posizione tipicamente espressa dagli esponenti del centro-destra italiano cui lei appartiene, a me pare fortemente ideologica: meno stato, più mercato. Meno sostegno diretto, più strumenti indiretti. Una cantilena che ci ammalia da quattro lustri.
Bene, dico io, ma allora creiamo insieme un mercato vero e forte che consenta di creare più Mediaset e aiuti i produttori indipendenti e gli editori puri a crescere e svilupparsi creando prodotti nuovi. Altrimenti, penso, l’esperienza di “Che bella giornata”, che per me è da considerarsi un grande successo di cui andare orgogliosi, rischia di rappresentare la morte del cinema italiano, invece che il suo rilancio, in quanto tutta la filiera produttiva che ha dato vita a quel film è marcata Silvio Berlusconi.

Una posizione ragionevole, la mia. Ma non condivisa dall’autorevole Gina Nieri, consigliere e membro del comitato esecutivo del gruppo Mediaset (pensate, con delega alla spesa sino a 160 milioni di euro – http://www.mediaset.it/corporate/chisiamo/organi/scheda_14_it.shtml) la quale potendo intervenire dopo di me, ha ricordato – come si dice da circa 16 anni – che il suo gruppo crea lavoro e genera valore per il Paese.
Ma chi l’ha mai messo in discussione?
Io rispetto moltissimo Mediaset che trovo azienda sana e molto ben amministrata. Dico solo e ripeto che di Mediaset ne vorrei altre 3. E allora si, io, figlio dell’Europa unita, amante della concorrenza e del pluralismo, penserò davvero di vivere, finalmente, in un Paese libero e moderno. Prima di allora, invece, saremo condannati al solo scenario che si conosca: il duopolio fittizio.
Uno scenario in cui se un produttore di cinema o tv si vede rifiutare l’acquisto dei diritti di antenna e di distribuzione da Rai o Medusa, fa prima a rinunciare al suo progetto.

Alla fine del mio intervento ho ricevuto, unico fra tutti i partecipanti alle tavole rotonde pubbliche, un caloroso applauso. E durante il lunch time molti si sono avvicinati per complimentarsi per la chiarezza della mia posizione. Ma io, lo dico senza falsa modestia, sono stupito: perché ho solo detto la verità, che sarà anche rivoluzionaria, ma in un consesso così tecnico mi rattrista che nessuno avesse, prima e dopo di me, il coraggio di schierarsi non a destra o sinistra (visto che le posizioni di destra oggi sono peraltro largamente maggioritarie, anche nel settore produttivo cine-televisivo), ma semplicemente verso se stessi, a difesa del mercato – quello vero – e della concorrenza leale.

Prima di andare via una persona che stimo e apprezzo – ma di cui non farò il nome – mi ha detto che avevo avuto coraggio, forse anche troppo, vista la presenza in sala della potentissima e pericolosissima Gina Nieri.

E allora tutto mi si è chiarito. Il nostro settore vive ormai nel terrore. Roma è diventata una fogna insalubre in cui tutti hanno paura della politica e questa tratta l’industria come propria succursale.

Non sono mai stato felice e orgoglioso come ieri d’esser pugliese. Ho imparato dalle lezioni di Giuseppe Di Vittorio e Aldo Moro che c’è un unico modo di stare al mondo: tenere la schiena dritta, non scappellarsi mai dinanzi ai potenti.

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19/01/2011

Dedicato a Silvio Berlusconi.

Empty spaces – what are we living for?
Abandoned places – I guess we know the score..
On and on!
Does anybody know what we are looking for?

Another hero – another mindless crime.
Behind the curtain, in the pantomime.
Hold the line!
Does anybody want to take it anymore?
The Show must go on!
The Show must go on!Yeah!
Inside my heart is breaking,
My make-up may be flaking,
But my smile, still, stays on!

Whatever happens, I’ll leave it all to chance.
Another heartache – another failed romance.
On and on…
Does anybody know what we are living for?
I guess i’m learning
I must be warmer now..
I’ll soon be turning, round the corner now.
Outside the dawn is breaking,
But inside in the dark I’m aching to be free!

The Show must go on!
The Show must go on! Yeah,yeah!
Ooh! Inside my heart is breaking!
My make-up may be flaking…
But my smile, still, stays on!
Yeah! oh oh oh

My soul is painted like the wings of butterflies,
Fairy tales of yesterday, will grow but never die,
I can fly, my friends!

The Show must go on! Yeah!
The Show must go on!
I’ll face it with a grin!
I’m never giving in!
On with the show!

I’ll top the bill!
I’ll overkill!
I have to find the will to carry on!
On with the,
On with the show!

The Show must go on.

(The Queen)

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18/01/2011

Certi giorni

Ci sono certi giorni che uno dice: non ce la farò ad arrivare vivo a stasera!
Ti senti sopraffatto dagli altri, dalle loro paturnie, dai loro bisogni, desideri, angosce. Che si trasformano in un macigno insopportabile, come Atlante, il titano che regge il mondo…
Oggi è una di queste giornate qui. :-)

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17/01/2011

Medioevo

“Approvare forme di unione che snaturano l’essenza e il fine della famiglia, finisce per penalizzare quanti, non senza fatica, si impegnano a vivere legami affettivi stabili, giuridicamente garantiti e pubblicamente riconosciuti”. Sono le parole di un signore che rispetto molto, ma di cui non condivido nemmeno una delle cose che va dicendo da quando è salito al soglio pontificio (ed anche prima, in verità, essendo stato uno dei più retrivi conservatori della curia romana al tempo di Wojtyla).
Si tratta, infatti, delle parole di Joseph Ratzinger alias Papa Benedetto XIII che, a quanto mi risulta e per quanto ne capisco io di cose di Chiesa sta demolendo, giorno dopo giorno, dichiarazione dopo dichiarazione, lo spirito e la lettera del Concilio Vaticano Secondo che rappresentò negli anni ’60 la rinascita di una Chiesa ed una religione capaci di sintonizzarsi con la vita quotidiana delle persone in carne e ossa.

La Chiesa degli anni duemila, invece, continua a ritenere il profilattico un rischio per la vita; l’aborto non una libera e dolorosa scelta della donna, ma una minaccia per l’umanità; le coppie di fatto (anche eterosessuali, come la mia, ad esempio e quella di quasi tutti i miei coetanei) un abominio.

Con questo atteggiamento chiunque nutre ancora una speranza di trascendenza ne ricaverà una pessima lezione. Tutti gli altri, quelli che hanno della vita una concezione laica (attenzione: non atea), bè, per fortuna continueranno a vivere serenamente in nome dell’amore e della felicità possibile su questa terra. E basta.
E delle parole del “pastore tedesco” rimarrà una eco lontana e incomprensibile ai più.

PS
Nota a margine: mi stupisce e, francamente, inorridisce, che la Chiesa di Roma (Bagnasco & co.) non spenda una parola una nei confronti della vicenda che vede coinvolto Berlusconi con minorenni.

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12/01/2011

Bif&st

E’ arrivato il Bif&st 2011.
Ci costa come sempre una grande fatica organizzativa e amministrativa, ma i dati che arrivano dai botteghini, l’interesse fortissimo che abbiamo registrato durante la conferenza stampa romana, la passione dei baresi che rispondono entusiasti mi dicono che la Puglia ha bisogno del Bif&st e per noi è un orgoglio esserne gli organizzatori.

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28/12/2010

Il consiglio regionale e la certezza di un nuovo eccellente anno.

S’e’ svolto ieri il consiglio regionale pugliese che ha discusso e approvato, poco prima di mezzanotte, la proposta di bilancio presentata dalla Giunta Vendola.
Questa mattina ho avuto un paio di appuntamenti con altrettanti produttori cinematografici proprio presso il consiglio, appuntamenti fissatimi dalla presidenza perché accade spesso che i meno informati tra loro, chiamino la presidenza della regione per chiedere sostegno produttivo, piuttosto che direttamente l’apulia film Commission.

Arrivato in via Capruzzi ho trovato decine di lavoratori della sanità per i quali era prevista la internalizzazione e la cui assunzione in forza alla regione prima il governo nazionale, poi la corte costituzionale su richiesta dello stesso governo ha bloccato. Erano arrabbiati e ho provato per loro un moto sincero di solidarietà. Non si può cambiare marciapiede, occorre con-patire con loro perché hanno ragione: e’ stata fatta vedere loro la luce, poi qualcuno gliel’ha spenta. Il dolore sociale e’ enorme. E le responsabilità a me sembrano abbastanza chiare. Chissà se lo sono anche a coloro i quali hanno impugnato il processo di internalizzazione e se, almeno la notte di Natale, forte del proprio esibito cattolicesimo, abbiano provato almeno un moto di umana compassione.

Ma non e’ di questo che volevo raccontare oggi, bensì del fatto che molti consiglieri regionali di maggioranza che ho incontrato li nella hall del consiglio, mi hanno salutato e raccontato che, ieri notte, l’opposizione della sola Pdl (lo stesso partito di Tremonti, quello che ha rinnovato per soli sei mesi il tax credit, lasciandoci tutti di stucco, e che ha dichiarato in data 8 agosto 2010 sul quotidiano La stampa che la cultura non si mangia) in uno dei 104 emendamenti proposti e fortunatamente bocciati, almeno per tutti noi e voi appassionati di cinema, operatori tecnici e artistici del cinema, sindaci e comunità urbane di tutta la Puglia, proprietari di case e proprietà varie, ristoratori, albergatori, noleggiatori di auto, caterer, parrucchieri, truccatrici, baristi ecc.; ha proposto di annullare i finanziamenti alla Apulia film commission.

Se questo emendamento fosse passato, noi oggi avremmo chiuso e, magari, avremmo solo potuto continuare a gestire sino a fine anno prossimo i due cineporti già finanziati con fondi comunitari.
Ed io domando ma questi politici hanno capito di essere all’opposizione della realtà?

Il cinema oggi in Puglia e’ una realtà fatta di centinaia di operatori che ci invidiano in mezza Europa: il loro talento, la capacita’ di adattamento, la comprensione delle esigenze produttive sono valori che le maestranze pugliesi stanno contribuendo a far passare in tutti i lavori che noi riusciamo ad attrarre con un instancabile lavoro di consolidamento della credibilità istituzionale della film Commission pugliese. Lavoro che non sarebbe possibile senza il film fund la cui forza e’ resa possibile dal trasferimento regionale (come chiunque può capire leggendo on line il nostro bilancio) visto che le sole quote associative degli attuali 24 altri soci pubblici (province e comuni) non sono sufficienti che a pagare le spese vive della Afc. Spese prevalentemente in salari e servizi, salari per un personale che, chi ha avuto modo di conoscere da presso, sa essere altamente professionale, preparato, appassionato, competente e indipendente. I requisiti che ho cercato, su mandato del mio Cda (si ricordi composto da una maggioranza di consiglieri espressione di amministrazioni locali di centro destra…).

Per questo oggi, quando mi hanno raccontato di questo emendamento rispedito al mittente ho pensato che spesso la politica sa essere davvero poco lungimirante e che, per fortuna, i dibattiti sono pubblici e chiunque, pensandomi uomo di parte, potrà documentarsi e scoprire i nomi e i cognomi di chi, ieri notte, voleva dire fine alla favola bella del cinema in Puglia. Una favola che produce lavoro buono e occasioni di crescita e di comunicazione territoriale a costi infinitamente più bassi di una qualunque campagna di promozione istituzionale.

Auguri allora a tutti e tutte voi, maestranze del cinema, attori e attrici, fornitori e sindaci che vedrete innalzato il pil e l’immagine del vostro territorio nel prossimo 2011 che, ne siamo certi, sara’ l’anno della definitiva consacrazione del cinema made in Puglia.

Buon anno nuovo!

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22/12/2010

Che lungimiranza

Il Consiglio dei Ministri odierno ha finalmente inserito, nel decretone cosiddetto “Milleproroghe”, la proroga della copertura finanziaria di tax credit e tax shelter.
Ma per soli sei mesi.
Che lungimiranza…

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22/12/2010

“La vostra cultura è la forza. La nostra forza è la cultura”

L’anno politico nazionale sta per chiudersi con i cento cortei di studenti medi e universitari che inondano le piazze contro la vituperata cosiddetta riforma Gelmini.
Il corteo romano, aperto dagli studenti medi che sfilano con le mani alzate e dipinte di bianco, recita “La vostra cultura è la forza. La nostra forza è la cultura”, slogan semplice, efficace e condivisibile. Vieppiù quando il capogruppo alla Camera del partito di maggioranza – notoriamente ex fascista che di manifestazioni ne ha fatte tante in epoche lontane – chiede addirittura gli arresti preventivi, una roba che nemmeno nel Cile di Pinochet ebbero il coraggio di prevedere.
Io non ho letto il testo di legge, ma so che ogni cittadino si forma nel contesto familiare e in quello sociale e che, se sono quel che sono in grado di essere oggi, lo devo anche alle lotte studentesche, alla condivisione di obiettivi e orizzonti alti che ho potuto vivere da ragazzo.

La politica diventa più bella quando si fa lotta collettiva, quando unisce le vertenze e le riassume in uno slogan intelligente che rende nudo il re.

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17/12/2010

Production guide

Lunedì prossimo al cineporto di Bari dalle ore 11, martedì a Lecce sempre alle 11, presentiamo la nuova production guide, utile strumento per chi intende lavorare nel cinema in Puglia.
Spero vengano in tanti a conoscere il nuovo strumento e ad apprendere i nostri piani per il nuovo anno.