Diario
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20/05/2010

“Mia madre”

Si gira in questi giorni tra Cisternino, Ostuni e dintorni, il film tv “Mia madre”.
Messaggio per tutti: l’Apulia Film Commission osserva il comportamento della produzione e dei suoi delegati e non apprezza. Osserva e registra. Osserva e deciderà, nel momento opportuno come comportarsi.
Per il momento è opportuno sappiano i nostri giovani (e non solo) professionisti pugliesi che vi lavorano, che l’Apulia Film Commission è sempre al loro fianco, anche quando è lontana chilometri e chilometri, perché seppur giovane, non è fessa.

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20/05/2010

Miscellanea

Di ritorno da Cannes, per un pelo non perdo il volo Roma/Bari e mi sento molto George Clooney in “Tra le nuvole”, anche se ho un rapporto assai più pacificato con l’altro sesso e il mio amore che mi aspetta a casa.
Cannes, dicevo. Rutilante mondo di contatti, relazioni, business meeting, film e variety. A momenti sembrava che il vulcano islandese fermasse tutto il baraccone e che nessuno riuscisse ad arrivarci, sarebbe stata forse la volta buona per il mondo di capire che si trova sull’orlo del baratro.
Molto interesse per la Puglia, un po’ ultima spiaggia di un sistema cinema nazionale privo di mordente: le facce e gli spiriti dei colleghi italiani spersi tra gli stand o intruppati nelle code davanti alle sale dicono di una industria alla ricerca della next big thing che possa scuoterli.

Ogni tanto consultavo le pagine dei quotidiani online e i miei blog e siti preferiti (Ilpost.it, Ciwati, Internazionale, Spinoza) per vedere cosa succedeva nel belpaese. E succede sempre la stessa cosa in Italia. In particolare mi colpisce la discussione parlamentare sulla legge che blocca e irregimenta le intercettazioni, uno dei pochi veri strumenti di indagine. E mi chiedo: ma se io non ho niente da nascondere, perché mi dovrei agitare al pensiero che mie frasi possano essere pubblicate? Allora, se la vostra risposta è uguale alla mia, ci siamo capiti: questo è il Paese della doppia morale, dei ‘chiagn e fott’, dei moralisti alla Alberto Sordi. E mi viene in mente la storia di questi giorni del politico Usa teo-con che registra un video a favore dell’astinenza epperò si scopre che ha l’amante. Bella schifezza di falso ideologico.

Ho visto pochi film, alcuni buonissimi (tipo “L’uomo che verrà” che si, lo ammetto, non avevo ancora visto e l’ho recuperato al mercato) altri volutamente ammiccanti al pubblico gggiovane di Cannes e cinefilo di mezzo mondo, il Gregg Araki di giovani fighi e corpi insaziabili. Siccome mi sentivo figo, ci sono andato pure io a vederlo, mi si comprenda.

Leggo anche delle proteste del Ministro/Presidente Zaia dinanzi alla scelta, opportuna in verità, di candidare Roma invece di Venezia ai giochi olimpici. Chiaramente non vincerà nemmeno Roma, ma come diavolo si fa a pensare anche solo dicibile di tenere i giochi olimpici nella più impossibile e assurda delle città del mondo? A Venezia, durante il festival, i ristoranti chiudono alle 22. Ma va là. Ah, la Lega nord…

L’Europa a me piace assai. E’ salva per miracolo e non sono ancora convinto che si sia salvata. Mi hanno disgustato le cronache dei drammatici momenti in cui i nostri presunti “leader” hanno deciso di salvare la Grecia dalla bancarotta e, così decidendo, l’intera impalcatura economica di un continente.
Ma, venendo a noi, a me l’Europa piace quando partecipo all’assemblea generale di Cine-Regio, il network di fondi regionali fondato tra gli altri, dal nostro Gigi De Luca, uomo di rara intelligenza e straordinaria capacità diplomatica.
E’ bello stare lì, nel ferro di cavallo con altri 30 colleghi, parlare inglese e scambiarsi opinioni, riflessioni, idee e proposte tra consimili, egualmente appassionati di cinema, territorio, industria dei contenuti. Anche quest’anno sono nati almeno due progetti di levatura europea in cui l’Apulia Film Commission sarà coinvolta. E’ bella l’Europa dei popoli, mi piace meno quella dei banchieri che si rimangiano la parola e dei capi di stato egoisti e miopi.

 

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15/05/2010

Mariarca Terracciani

Mi ha commosso moltissimo la storia di Mariarca Terracciani, una donna di soli quarantacinque anni, madre di due figli, che si è lasciata svenare 150 ml di sangue al giorno per protestare contro l’insipienza delle classi dirigenti di questo stramaledettissimo paese (http://www.youtube.com/watch?v=g3BJsstITw4) e ne è morta, dinanzi alle telecamere riunite e la politica silente.

Lo dico spesso, troppo spesso, in questo blog: ma che paese è mai questo? Mi vergogno e piango. Non è giusto morire così.

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13/05/2010

Storia vera.

Che storia che mi ha raccontato l’ottimo Daniele, di ritorno dalla bella trasferta a Lecce, dove stamane abbiamo inaugurato il Cineporto di Lecce.

E’ la storia di un runner pugliese che va in aeroporto ad attendere un attore da portare sul set del film ‘Il giuramento di Ippocrate’ .

Accanto a lui, un altro runner pugliese, attende il suo di attore da portare sul set della fiction tv ‘Una musica silenziosa’. Solo che non lo riconosce il suo uomo. Che atterra, esce dall’aeroporto, vede la macchina di produzione parcheggiata fuori e parte alla volta di Supersano.

Morale: tante produzioni tutte insieme, che in aeroporto non ci si capisce più niente e l’attore A è andato sul set B e viceversa.
Stupendo.

Almeno quanto è stupendo il Cineporto di Lecce, nelle manifatture Knos, un luogo europeo che mi inorgoglisce come pochi. Gli architetti che lo hanno progettato sono riuniti nello studio Metamor, hanno meno di quarant’anni, e stamattina quando sono arrivato avevano tutti le mani sporche di lavoro. Come Maurizio, Gemma e Michele. E’ il trionfo della classe creativa pugliese, questo Cineporto. Bravi tutti noi.

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11/05/2010

“Tu non conosci il Sud, le case di calce da cui uscivamo al sole come numeri dalla faccia d’un dado”

Ricordando questo verso di Vittorio Bodini, il nostro presidente, Oscar Iarussi ha presentato uno dei nostri progetti che ci son più cari, il Progetto Memoria.
Ascoltando Oscar parlare, ho avuto la conferma di un mio antico sospetto: i traguardi ambiziosi si raggiungono insieme, oppure nemmeno esistono.
Avere accanto un intellettuale come Oscar ci rende migliori. Ed io ne sono felice, perché cresco ogni giorno di più.

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10/05/2010

“Non se ne può più”

Ho appena visto la registrazione del TG4 nel quale il signor Emilio Fede ha detto, testualmente, di non poterne più di Roberto Saviano e della sua visibilità.
Io penso che non c’entri più essere di destra o di sinistra.
Io penso che una persona che dice certe cose in tv, dal suo bel pulpito, è solo, semplicemente, un idiota con la patente da idiota.
Non se ne può più di italiani come Emilio Fede.
Davvero, basta.

 

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08/05/2010

A Roma

A Roma, seduto sul letto della piccola camera del piccolo hotel in zona Pigneto, a due passi dal Circolo degli artisti dove abbiamo festeggiato i nostri primi 2 anni e 10 mesi di vita con il Presidente Nichi Vendola e circa 2.000 persone del nostro piccolo grande mondo del cinema. Faccio fatica a capire chi non c’era, e questo è il segnale di una ottima organizzazione, tesa a narrarci (si, anche la politica delle rape e del riso patate e cozze, così come del negramaro, è un elemento di costruzione identitaria) e ad incontrare i produttori e gli autori del cinema italiano.

Penso alla piccola grande Laura Bispuri che sale su quel palco nero e pericoloso, che ti costringe a dire cose ufficiali e lanciare anatemi. Penso alla sobrietà di Ennio Fantastichini, che non esibisce la statuetta, ma il disappunto per la fase difficile in cui versa un’industria e un contesto creativo debilitato da mille insipienze.

E penso a quanta speranza stiamo suscitando, quante parole di stima ci stanno circondando e incoraggiando. La strada è tracciata, ora si, diciamocelo, possiamo osare l’impossibile. Perchè avere paura?

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05/05/2010

Tribeca, again.

Domanda.
Quanto costerebbe fare una campagna istituzionale di comunicazione turistica sul ricco mercato nord americano?
I curiosi possono scoprire qui di seguito, come si fa una campagna a costo zero, in cui puoi anche guadagnarci come territorio.
Chissà, lo capiranno le cassandre che il nostro lavoro si ripaga per intero?

Ecco i commenti delle locali istituzioni (Salento Web ) e la fonte ufficiale (http://www.tribecafilm.com/search/?keywords=ferzan+ozpetek+&y=6&x=11).

Say what you want about the Italians—what they do, they do in style. The sheer orgy of beautiful people, succulent food, luxurious clothing and romantic vistas that populates Loose Cannons (Mine vaganti), the latest from Italian-Turk Ferzan Ozpetek is enough to make anyone want to hop on a plane to Rome. Or, more appropriately, Lecce, the southern Italian town where Loose Cannons takes place.

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03/05/2010

Immediately want to book a trip to Southern Italy

Che bello svegliarsi con queste notizie provenire da uno dei più importanti festival di cinema indipendente del mondo, il Tribeca di New York, fondato da Robert De Niro.
Qualcuno, per cortesia, lo spieghi al Ministro Giulio Tremonti che questo si chiama sviluppo economico e non sono chiacchiere per fannulloni…

Special Jury Mention: Loose Cannons, directed by Ferzan Ozpetek and written by Ferzan Ozpetek and Ivan Cotroneo.

Jury Comments: “Loose Cannons buoyantly explores the story of two gay brothers attempting to find happiness in a traditional Italian family that is less than accepting of their lifestyle choices. Expertly combining family drama and farce, Loose Cannons tackles its subject matter with warmth, humor and grace. For making us laugh, cry and immediately want to book a trip to Southern Italy, we congratulate director Ferzan Ozpetek and his talented cast and collaborators on this special mention.” 

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03/05/2010

In questo momento

In questo momento, mentre scrivo, attraversano la Puglia cinque produzioni: la serie tv “Una musica silenziosa” di Ambrogio Lo Giudice; il lungometraggio “Senza arte nè parte” di Giovanni Albanese; il videoclip “Le rane” di e con i Baustelle per la regia di Lorenzo Vignolo; la serie tv “Mia madre” di Ricky Tognazzi e “Il giuramento di Ippocrate” di Lucio Pellegrini.
Cinque produzioni non sono poche, e noi sappiamo che fatica si fa a tenerle tutte sotto controllo. Ma è una soddisfazione, se permettete, vedere tanti giovani (e non solo) pugliesi alle prese con un mestiere bello e difficile com’è quello del cinema.