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07/05/2016

Inizio riprese per “La vita in comune” di Edoardo Winspeare

L’Apulia Film Commission annuncia che iniziano oggi in Salento (Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo, Salve), per 5 settimane, le riprese del nuovo lungometraggio di Edoardo WinspeareLa vita in comune”, ambientato in una dimensione reale e fiabesca al tempo stesso.

 

Il film è prodotto dalla Saietta Film di Edoardo Winspeare, Gustavo Caputo e Alessandro Contessa con Rai Cinema e col sostegno dell’Apulia Film Commission ed è scritto dallo stesso Winspeare e Alessandro Valenti. Lo stesso team e quasi lo stesso cast che hanno decretato il successo di “In grazia di dio” al Festival di Berlino 2014, segnale forte dell’attaccamento alla sua terra e alle sue radici da cui trae forza il lavoro del regista.

La quasi totalità di cast tecnico, cast artistico e fornitori provengono dalla Puglia e importante sarà l’apporto e la sponsorizzazione di aziende locali che credono nei temi del film e nella vivacità culturale apportata nel territorio.

Il film diretto da Winspeare si avvale anche della scenografa Sabrina Balestra, il direttore della fotografia è Giorgio Giannoccaro, il montatore è Andrea Facchini e il produttore è Alessandro Contessa.

Il cast artistico, invece, annovera, tra gli altri, Gustavo Caputo, Celeste Casciaro, Claudio Giangreco, Antonio Carluccio, Davide Riso, Lamberto Probo, Giorgio Casciaro, Alessandra De Luca e Anna Boccadamo.

 

 

02/05/2016

Marco Santarelli al Cineporto di Bari per “Registi fuori dagli sche(r)mi”

Mercoledì 4 maggio, alle ore 20:30, presso il Cineporto di Bari, all’interno della rassegna “Registi fuori dagli scheRmi”, il regista Marco Santarelli presenta il suo documentario Dustur (2015), affiancato dal critico Roberto Silvestri (Pagina99, Hollywoodparty Rai) e dal direttore artistico, Luigi Abiusi.

Il progetto prodotto da Apulia Film Commission in collaborazione con Uzak, è giunto alla sua quinta edizione che quest’anno si trasforma in una rassegna permanente (da febbraio a novembre 2016) e maggiormente radicata nel territorio.

Produttore, regista e montatore, Marco Santarelli nel 2009 realizza i primi due documentari: GenovaTripoli (premio miglior documentario alla 9° Tek Festival di Roma) e Interporto (Torino Film Festival). Nel 2010 fonda la Ottofilmaker, producendo e firmando la regia di ScuolaMedia, che vince il Premio Ucca al Torino Film Festival 2011, dove nel 2012 riceve la menzione speciale per il suo primo cortometraggio di fantascienza: Un mondo meglio che niente. Dopo un primo lungometraggio, Milleunanotte (concorso documentari, Festival internazionale del film di Roma 2012), nel 2013 realizza Lettera al Presidente, documentario in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma e all’International Film Festival di Rotterdam, con il quale nel 2014 ottiene la menzione speciale ai Nastri d’Argento del documentario.

Premiato in numerosi festival internazionali, tra cui il 33° Torino Film Festival e il 38° Cinéma du Réel di Parigi, l’ultimo film documentario Dustur è ambientato nella biblioteca del carcere di Bologna dove un gruppo di detenuti musulmani partecipano a un corso articolato in più incontri nei quali si studia la Costituzione italiana per poi tentare di scrivere una dustur ideale (che in italiano significa “Costituzione”). A tenere le fila del corso è Ignazio, un volontario religioso che ha vissuto per molti anni in Medio Oriente affiancato da un giovane mediatore culturale musulmano, Yassine. È così, grazie a Ignazio e Yassine, che il cristiano e il musulmano si intrecciano, «due mondi solo apparentemente distanti. Ed è grazie alle loro storie e alla loro passione per un “mondo migliore” che nasce Dustur. Un viaggio dentro e fuori il carcere, dentro e fuori i confini della libertà. Un dentro e fuori, che solo alla fine si toccheranno. Un viaggio che comincia dietro le sbarre di una biblioteca, per concludersi sull’Appennino, in uno dei luoghi simbolo della Resistenza e della Costituzione italiana», scrive Marco Santarelli nelle note di regia.

«Tutti insieme mettono a punto, da dietro le sbarre, la costituzione ideale, dibattendo di democrazia formale e sostanziale, di istruzione come base di tutto, di pace (salam e shalom). E poi di insulti al Profeta, diritto di parola, eguaglianza, tolleranza, colpa e dolo, takfir, cioè incitazione all’odio (che forse le nostre leggi dovrebbe decidersi a meglio prevenire) e di diritto alla scomunica (nell’immaginario musulmano l’apostata è esageratamente malvisto). E soprattutto di proibizione del lavoro minorile e di diritto al lavoro. […] Ecco un esempio riuscito di “cinema della realtà”. Che vuol dire intensificare e far vibrare, come nella poesia, tutti i linguaggi che il cinema adopera, e non soltanto il procedimento basic dell’identificazione eroe-spettatore. Il problema è trasformare un film in “cuore sapiente”. Esperienza erotica, non didattica.» (Roberto Silvestri)

“Registi fuori dagli scheRmi” è prodotto da Apulia Film Commission e finanziato da Regione Puglia e Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7.

Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

CINEPORTI di PUGLIA c/o Fiera del Levante, Lungomare Starita, 1, Bari.

 

28/04/2016

È online l’Apulia Film Fund 2016

Riparte con una dotazione complessiva di 3 milioni di euro, una delle più alte in Italia, l’Apulia Film Fund, il bando di finanziamento di Regione Puglia, in collaborazione con Apulia Film Commission, destinato alle imprese di produzione di opere audiovisive che girano in Puglia: lungometraggi di finzione o animazione, documentari, cortometraggi e, per la prima volta, format televisivi.

Dopo il Progetto Memoria, il Regional Film Fund e il bando dedicato alla promozione delle opere cinematografiche prodotte in Puglia – commenta Loredana Capone, Assessore Regionale all’Industria Turistica e Culturale – la Regione Puglia completa la serie di strumenti a disposizione di Apulia Film Commission per l’attuazione delle politiche di sostegno al settore dell’audiovisivo. Il mondo della produzione, nazionale e internazionale, aspettava con ansia questa notizia che conferma la Puglia tra le Regioni Europee con il sistema di supporto alle imprese più efficace e completo

Confermate le percentuali di cash rebate per le spese in favore di lavoratori e fornitori residenti in Puglia, sistema che da una parte agevola i meccanismi di pianificazione del piano finanziario dell’opera, dall’altra garantisce che i finanziamenti erogati rimangano in Puglia, trasformandosi in beni, servizi e occupazione e generando ricchezza indotta sul territorio, competenza diffusa e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale.

Con la ripresa dell’attività principale di AFC, l’attrazione delle produzioni audiovisive sul territorio pugliese – dice Maurizio Sciarra, Presidente della Fondazione Apulia Film Commission – riparte la produzione di film, serie tv e documentari che ha cambiato la percezione della nostra regione, facendola diventare set ideale e amichevole sia per opere innovative sia per i campioni d’incasso di cinema e tv. L’apertura ai format televisivi ci pone all’avanguardia nel sostegno dell’audiovisivo italiano

Il nuovo bando – aggiunge l’Assessore Regionale – risponde alle trasformazioni in atto nell’industria cinematografica e dell’audiovisivo, aprendosi ai nuovi format, alla fiction, alle serie televisive ma senza perdere di vista l’elemento che più di tutti ha decretato il successo della Puglia come “Regione del Cinema” e cioè la valorizzazione delle location. Puntare sulla valorizzazione delle location significa puntare sull’identità stessa della regione. Un valore che chiama in causa tutti i pugliesi come custodi di questo prezioso patrimonio. Il cinema, al di là dei sui importanti aspetti economici, occupazionali e promozionali, sa come farci amare questo patrimonio

La novità principale riguarda l’apertura alle produzioni televisive che vanno oltre le fiction, nuovi format televisivi o web che valorizzano talent e nuove figure professionali. In più, rispetto al bando 2015, Apulia Film Fund torna ad essere un bando a sportello che garantisce sostegni automatici e aperti tutto l’anno, fino a esaurimento della dotazione finanziaria.

Apulia Film Fund è stato elaborato in base alla disciplina comunitaria emanata dalla Commissione Europea e va incontro alle esigenze del mercato audiovisivo internazionale, con l’obiettivo di accrescere lo sviluppo e l’attrattività della Puglia. Il bando è a fondo perduto e le spese ammissibili riguardano esclusivamente i costi sostenuti sul territorio pugliese.

 

 

 

 

26/04/2016

Pedro Costa al Cineporto di Bari per “Registi fuori dagli sche(r)mi”

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Giovedì 28 aprile, alle ore 20:30, presso il Cineporto di Bari, all’interno della rassegna “Registi fuori dagli scheRmi”, il regista Pedro Costa presenta il suo nuovo film Cavalo Dinheiro (2014), affiancato dai critici Rinaldo Censi (Il manifesto, Alfabeta due, Fata Morgana, Doppiozero) e Matteo Marelli (Uzak, Cineforum, Gli Spietati, Filmmaker Festival) e dal direttore artistico, Luigi Abiusi.

Il progetto prodotto da Apulia Film Commission in collaborazione con Uzak, è giunto alla sua quinta edizione che quest’anno si trasforma in una rassegna permanente (da febbraio a novembre 2016) e maggiormente radicata nel territorio.

Pedro Costa, dapprima laureato in storia all’università di Lisbona, scoperta la passione per il cinema, ha seguito i corsi della Escola Superior de Teatro e Cinema. Intrecciando questi due campi d’interesse, ha raccontato l’anima dei singoli e i fenomeni collettivi, la storia e la Storia, con uno stile asciutto e preciso, al limite del documentario. Spesso accostato a Bresson, è stato premiato al Festival di Venezia per la migliore fotografia per il film Ossos (1997), mentre nel 2002 è stato premiato al Festival di Cannes come miglior cineasta straniero dell’anno per il film No quarto da Vanda. Successivamente all’interno del Festival di Locarno ha vinto due premi: nel 2007, con Memories, realizzato con Eugène Green, si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria e nel 2014 con Cavalo Dinheiro ha vinto il Pardo d’Argento per la miglior regia.

Cavalo Dinheiro è il racconto di uno smarrimento: durante la Rivoluzione dei Garofani, la gente di Fontainhas cerca Ventura, che si è perso nella foresta. «La figura eroica in Cavalo Dinheiro è Ventura […] immigrato capoverdiano, figlio tradito della Rivoluzione dei Garofani, è l’eterno sconfitto della Storia; la sua esistenza è stata fatta a pezzi, proprio come il suo bel cavallo Dinheiro, e ora, con più niente da perdere, rimane a conversare con fantasmi di vite trascorse, incombenze di luoghi ancestrali. Ventura è un monito terrorista, che con la sua sola presenza costringe a rompere il silenzio sulla questione irrisolta della colonizzazione», scrive Matteo Marelli: «è un film di corpi fatti di luce (è la luce che li fa essere nel visibile o li emargina nel buio dell’inesistente), dunque di spettri, condannati, per sempre, ad abitare il lato faticoso della vita».

Nei Cineporti di Foggia e Lecce è confermato il collegamento in streaming dell’incontro, con successiva proiezione del film.

“Registi fuori dagli scheRmi” è prodotto da Apulia Film Commission e finanziato da Regione Puglia e Unione Europea attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 e del P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7.

Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

CINEPORTI di PUGLIA c/o Fiera del Levante, Lungomare Starita, 1, Bari.

 

 

26/04/2016

Eventi speciali del Festival delle donne e dei saperi di genere

Per le giornate del 26, 27 e 28 Aprile, il Festival esplora l’accattivante mondo della Geografia Umana. Direttamente dalla scena internazionale e di avanguardia: Claire Simon, il collettivo Zimmerfrei, la compagnia di danza Equilibrio Dinamico e la compagnia Menhir apriranno a riflessioni inedite sul rapporto possibile tra corpi e spazi. Tre eventi imperdibili che coniugano in maniera trasversale esperienze e pratiche diverse: dal cinema alla danza contemporanea, passando per i luoghi che abitiamo, costruiamo e immaginiamo.

Si inizia il 26 Aprile al Cineporto di Bari con la proiezione di Géographie humaine (2013) scritto e diretto da Claire Simon e La beauté c’est ta tête (2014) realizzato dal collettivo ZimmerFrei, a dialogare con noi Daniela Brogi (UniStraSi), Antonio Pezzuto (critico cinematografico) e Serena Gramizzi (Bo Film). Il 27 Aprile ancora Claire Simon con Gare du Nord (2013) e il suo ultimo lavoro Le bois dont le rêves sont faits (2015), prima visione nazionale. Il 28 Aprile sarà dedicato alla danza. Un popolo di donne in viaggio: progetto itinerante organizzato presso l’auditorium Vallisa e la chiesa Santa Teresa dei Maschi in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, in cui la compagnia Menhir e la compagnia Equilibrio Dinamico presenteranno due progetti coreografici: La tempesta e Confini disumani. Vi aspettiamo per questa nuova transizione.

Il Festival metterà a disposizione un servizio navetta gratuito per tutte le persone che intenderanno partecipare alle proiezioni dei giorni 26 e 27 Aprile, per l’iniziativa Geografia Umana, fino ad esaurimento posti. Il bus navetta partirà in direzione Cineporto alle h.16.00 da P.zza Umberto I (di fronte ingresso principale Ateneo) con rientro previsto alle h.21.00 sempre al solito punto.

E’ necessario prenotarsi all’ indirizzo: festivaldonnegeneri@gmail.com

 

IL PROGRAMMA

26 aprile – Cineporto di Bari

- ore 16.30 introduzione di Clarissa Veronico, Daniela Brogi, Antonio Pezzuto, Serena Gramizzi

- ore 17.30 La beauté c’est ta tete di Zimmerfrei

- ore 19.00 Géographie Humaine di Claire Simon

 

27 aprile – Cineporto di Bari

- ore 16.30 introduzione di Ida Porfido, Daniela Brogi, Antonio Pezzuto

- ore 17.30 Le Bois dont les reves sont faits di Claire Simon

- ore 20.30 Gare du Nord di Claire Simon

 

28 aprile – Auditorium Vallisa e Chiesa di Santa Teresa dei Maschi

- ore 20.30 La Tempesta, Compagnia Menhir

- ore 21.30 Confini Disumani, Equilibrio Dinamico

 

26/04/2016

Media e Comunicazione

Il dipartimento di Formazione, Piscologia e Comunicazione, i Corsi di Cinema, Fotografia e Televisione e di Semiotica dei Media, e il Master in Giornalismo, ospitano il professor Enrico Menduni (Università Roma Tre) il 26 e 27 aprile per un duplice incontro intorno alla comunicazione e ai media nel passaggio dal 1900 al XXI secolo. Il primo giorno, martedì 26 aprile, nella Sala Convegni di ForPsiCom (Via Crisanzio 42, Bari), si proietta il documentario realizzato dallo stesso Menduni dal titolo L’ultima Voce. Guido Notari(2015), un suggestivo viaggio nella radio italiana degli inizi, attraverso la voce che l’ha connotata e ha in tal modo plasmato l’immaginario societale del XX secolo nei trent’anni di attività radiofonica.

All’incontro dalle 15 alle 18 vi partecipano i docenti dei corsi in oggetto Claudia Attimonelli e Filippo Silvestri e ne discutono con l’autore Daniele Basilio (Apulia Film Commission) e Gaetano Prisciantelli (Giornalista Rai e conduttore di programmi radiofonici Rai).

Mercoledì 27 aprile, dalle 13 alle 15, nell’Aula IV del III piano del Palazzo Ateneo, il professor Enrico Menduni presenta il volume “Televisione e radio nel XXI secolo” (Laterza 2016), occasione per discutere di mediologia, comunicazione e linguaggi; modera Paola Zaccaria, sono ospiti insieme ai docenti dei corsi suddetti (Attimonelli e Silvestri), Carlo Chicco (Direttore artistico di Controradio Bari) e Anna Montefalcone (Centro Studi e Ricerche di Apulia Film Commissione).

L’ingresso è libero ad entrambi gli incontri e prevede 0,25 CFU per gli studenti di ForPsiCom.

Info: claudia.attimonelli@uniba.it, filippo.silvestri@uniba.it

 

20/04/2016

A Lecce la prima pugliese del film documentario “Il Successore”

È il 17° Festival del Cinema Europeo a ospitare la prima pugliese del film documentario Il Successore di Mattia Epifani giovedì 21 aprile alle ore 20 nella sala 1 al Cinema Massimo di Lecce per la sezione “Cinema e realtà”.

Prodotto da Apulia Film Commission con Fluid Produzioni, Il Successore dal prossimo 4 maggio sarà in viaggio per il Canada per rappresentare l’Italia all’Hot Docs Canadian International Documentary Festival di Toronto, il più importante festival del documentario del nord America.

L’ultimo lavoro di Epifani racconta la vicenda di Vito Alfieri Fontana, un ingegnere ex proprietario di una azienda pugliese specializzata nella progettazione e vendita di mine antiuomo. In seguito a una profonda crisi esistenziale l’ingegner Fontana mette in discussione se stesso, il suo lavoro e i rapporti con la sua famiglia. Decide allora di intraprendere un viaggio verso gli ex teatri di guerra della Bosnia Erzegovina dove ancora oggi squadre di minatori sono attive nella bonifica dei terreni.

Riconosciuto “Migliore Film sul mondo del lavoro” al 33 Torino Film Festival con il Premio Cipputi, Il Successore è stato selezionato in numerosi festival nazionali e internazionali, tra cui l’IDFA, il più importante festival internazionale del film documentario, il Göteborg Film Festival, il principale festival cinematografico svedese e Slamdance Film Festival, nello ‪Utah, come unico film italiano in concorso.

L’autore Mattia Epifani, 30 anni, leccese, lavora dal 2004 come regista. A partire dal 2010 ha diretto tre documentari (Rockman, Ubu R1e, Il Successore) tutti selezionati da festival di rilievo non solo nazionali. È socio della casa di produzione Muud Film.

 

In allegato il pressbook, tre foto del film e una del regista.

 

Per visionare il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=kMyKLEONBJ0.

 

Per visionare il film in anteprima scrivere a info@fluidproduzioni.com

 

Info: 328/4534917 - www.ilsuccessore.it

 

18/04/2016

Apulia Film Commission al Festival del Cinema Europeo di Lecce

Giovedì 21 aprile, alle 12:00, presso l’Hotel Risorgimento di Lecce, in occasione del Festival del Cinema Europeo, Apulia Film Commission incontra stampa e addetti ai lavori per un bilancio sulle attività dell’ultimo quadrimestre e sulle prospettive future del comparto audiovisivo in Puglia.

Interverranno:

- Maurizio Sciarra, presidente di Apulia Film Commission;

- Daniele Basilio, responsabile Ufficio Produzioni di Apulia Film Commission;

- Andrea Coluccia, responsabile Creative Europe Desk MEDIA Ufficio di Bari

 

 

 

18/04/2016

Ferdinando Cito Filomarino a “Registi fuori dagli Sche(r)mi”

Giovedì 21 aprile, alle ore 20:30, presso il Cineporto di Bari, e in streaming in quello di Foggia, all’interno della rassegna “Registi fuori dagli scheRmi”, il regista Ferdinando Cito Filomarino presenta il suo primo film Antonia (2015), affiancato dai critici Cecilia Ermini (Il manifesto, Pesaro Film festival, Festival MIX Milano), Roberto Silvestri (Pagina99, Hollywoodparty Rai) e dal direttore artistico, Luigi Abiusi.

Il progetto prodotto da Apulia Film Commission in collaborazione con Uzak, è giunto alla sua quinta edizione che quest’anno si trasforma in una rassegna permanente (da febbraio a novembre 2016) e maggiormente radicata nel territorio.

Ferdinando Cito Filomarino, dopo aver diretto il cortometraggio Diarchia (2010), interpretato da Louis Garrel, Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio, premiato al Festival Internazionale del film di Locarno, al Sundance Film Festival, ai Nastri d’Argento, e nominato come Migliore Cortometraggio agli European Film Awards, nel 2015 ha esordito col suo primo lungometraggio, Antonia, presentato al Karlovy Vary International Film Festival (dove si aggiudica una Menzione speciale), al Festival di Haifa, al Beirut International Film Festival e al Torino Film Festival.

Antonia è il ritratto di un’artista, Antonia Pozzi (1912-1938) che scrive in segreto, e non sa che diventerà uno dei maggiori poeti italiani del Novecento. Il film inizia col mostrarci questa sedicenne nella Milano degli anni Venti: ha l’aspetto di una ragazza comune, ma il suo sguardo investiga il mondo che la circonda con una prospettiva inedita, intima e febbrile. A partire dall’amore impossibile con il suo ex professore di liceo, viviamo con lei i suoi stimoli, le sue passioni, e i suoi tormenti nella trasformazione dal reale al poetico – sul suo viso, nel suo corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Nel corso dei dieci anni che attraversiamo con lei, incontriamo le persone che l’hanno sfiorata, toccata e ferita nel suo percorso: amanti, amici, professori, sconosciuti. La vicinanza con essi è anche intima, ma Antonia si trova su quel sottile filo teso fra arte e vita, e lo attraversa – scrive: “ora accetti d’esser poeta”. Questi dieci anni saranno gli ultimi della sua vita.

«Antonia è un film implosivo, che si ripiega all’interno, che non ha timore di confrontare la grammatica del cinema con quella poetica», scrive Cecilia Ermini e prosegue: «Film quasi elegiaco, mai ermetico, Antonia è appagante visione prima emotiva e poi intellettuale […] specchio perfetto del tormento di una vera donna moderna, testimonianza a sua volta di una crisi di un’epoca, oggi più attuale che mai.»

Nel Cineporto di Foggia è confermato il collegamento in streaming dell’incontro, con successiva proiezione del film.

“Registi fuori dagli scheRmi” è prodotto da Apulia Film Commission e finanziato da Regione Puglia e Unione Europea attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 e del P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7.

Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

CINEPORTI di PUGLIA c/o Fiera del Levante, Lungomare Starita, 1, Bari.

 

 

15/04/2016

“Giuseppe che sapeva volare” in anteprima italiana al 17° Festival del Cinema Europeo di Lecce

Martedì 19 aprile alle 22, nell’ambito del 17° Festival del Cinema Europeo, sarà presentato in anteprima italiana e in concorso nella sezione “Puglia Show” il film breve “Giuseppe che sapeva volare” con gli artisti protagonisti Luigi Presicce e Annalisa Macagnino.

L’anteprima del film coincide con la presentazione e visione inedita delle opere dei due artisti: “Fai leggier ogni peso grave” – un’installazione in sei quadri con santo di Annalisa Macagnino; e la performance senza spettatori di Luigi Presicce “Per il volto di Maria”, con Enrica Ciurli (Maria) e Matteo Coluccia (giovane San Giuseppe).

Il film – prodotto da Apulia Film Commission nell’ambito del progetto Generations, ideato e scritto dalla creative producer Lara Castrignanò e con la regia affidata al giovane Luca Cucci, vede protagonisti due artisti italiani confrontarsi con la reinterpretazione in chiave arte contemporanea della figura di San Giuseppe da Copertino, il santo pugliese conosciuto per le sue visioni mistiche e levitazioni verso la Madonna. Nel film, la linea narrativa ci trasporta negli ambienti propri ai due artisti alternando per quadri i processi creativi di un nuovo immaginario e le fasi di preparazione e realizzazione finale delle due opere.

 

OPERE – COMMENTO ARTISTI

Annalisa Macagnino: <<Fai leggier ogni peso grave è frutto di una riflessione su San Giuseppe da Copertino, il santo che “sapeva volare”. Di questa straordinaria esperienza ne ho voluto sottolineare la sublimazione della materia attraverso una serie di elaborati grafici e soprattutto attraverso la realizzazione di un piccolo solido in piombo, ottenuto mediante fusione>>.

Luigi Presicce: << Per il volto di Maria nasce dalla suggestione, da una devozione, la mia, di autore, per Giuseppe Maria Desa (1603 – 1663): San Giuseppe da Copertino. Il Frate, come lo ricorda Carmelo Bene in Nostra signora dei turchi o A bocca aperta, guardiano di porci, un uomo che per distrazione avrebbe rotto ogni cosa nelle sue mani, ma poi nel momento della preghiera verso “la mamma sua” – un dipinto del volto della Madonna della Grottella – si adoperava in estasi tanto trascendenti da farlo sollevare da terra e raggiungere il dipinto della Vergine. Considerato dai prelati una sorta di scemo del villaggio Giuseppe incantava gli astanti con i suoi voli estatici e fu per questo allontanato dalla casa natia per essere internato nel Convento dei frati di Osimo, dove tutt’ora si trovano le sue spoglie mortali. Nella performance, avvenuta in un fazzoletto di terra che circonda un vecchio paiaru fatto di pietre, un giovane San Giuseppe (Matteo Coluccia), si spreca in rocamboleschi salti che lo avvicinano quasi a toccare Maria (Enrica Ciurli), che posta in cima alla struttura agricola, porta con se una cornice dorata che la eleva a icona. Il giovane frate, vestito di saio nero, compie ripetutamente un cerchio perfetto intorno a un perno conficcato nel suolo e al quale è legato, in prossimità della Vergine. Un trampolino lo aiuta a elevarsi con grandi salti verso di lei, senza mai riuscire tuttavia a toccarla. La performance non ha un inizio, né mai si conclude: tutto avviene in quel ripetersi di un salto a braccia tese che ancora porta l’eco di un volo, dell’estasi di Giuseppe guardiano di porci che vedeva la Madonna>>.

La proiezione di “Giuseppe che sapeva volare” si svolgerà al Cinema Massimo a Lecce, il 19 aprile alle 22 alla presenza dell’autore/creative producer Lara Castrignanò, del regista Luca Cucci, e dell’artista Annalisa Macagnino.

“GIUSEPPE CHE SAPEVA VOLARE” è un film documentario Finanziato dal Progetto Servizi di Valorizzazione Integrata – Generations, finanziato dal Programma Operativo Interregionale (POIn) “Attrattori culturali, naturali e turismo” – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007/2013 Linea di Intervento 1.1

 

SCHEDA FILM