Dal 3 al 6 maggio al CineLab del Cineporto di Lecce “Frauenblicke – Lo sguardo femminile dentro la società tedesca”, ciclo di appuntamenti in lingua tedesca
Un ponte ideale tra Lecce e Berlino attraverso lo sguardo della Settima arte tutta al femminile. Sarà il CineLab “Giuseppe Bertolucci” del Cineporto di Lecce ad accogliere il primo ciclo cinematografico in lingua tedesca dal titolo “Frauenblicke – lo sguardo femminile dentro la società tedesca”.
Il tema trattato nei quattro giorni di proiezioni, da mercoledì 3 a sabato 6 maggio con inizio alle 20 (ingresso libero), si concentra, infatti, su alcuni argomenti di attualità della collettività all’interno della società tedesca, visti e analizzati attraverso la lente cinematografica di giovani donne-registe tedesche. Tutti i film saranno proiettati in versione originale con sottotitoli italiani e introdotti da critici ed esperti. In rassegna sono previsti anche incontri e tavole rotonde.
La rassegna “Frauenblicke – lo sguardo femminile dentro la società tedesca” è organizzata da Margrit Zubler, traduttrice giurata presso il Tribunale di Berlino, ed è finanziata dell’Apulia Film Commission e dal Goethe Institut di Napoli, in collaborazione con l’Università del Salento e le Manifatture KNOS.
A inaugurare “Frauenblicke”, mercoledì 3 alle 20, sarà il film “Grüsse aus Fukushima” (D 2016) di Doris Dörrie. Ad introdurre la pellicola sarà la giornalista e critica cinematografica Renate Mumelter. Il film racconta di una giovane donna tedesca, Marie, in fuga dai suoi sogni infranti e si reca a Fukushima con l’aiuto dell’organizzazione Clowns4Help. Qui incontra un’anziana donna giapponese con la quale percorre la regione del Giappone dopo il terremoto del 2011.
Attesa la proiezione del film documentario “Land in Sicht” (D 2013), in programma giovedì 4, che sarà introdotto dalle autrici: le giovani registe berlinesi Antje Kruska e Judith Keil. Il film è ambientato a Bad Belzig, in Brandeburgo, a circa 80 chilometri a sud-ovest di Berlino: dal centro accoglienza dove si trovano, tre richiedenti asilo hanno davanti a sé un futuro incerto. Tre destini diversi con diversi punti di partenza, riuniti nello stesso luogo, sebbene i tre non si incontrino mai nel film. Attraverso il loro sguardi si racconta la visione di una Germania a noi sconosciuta.
Il giorno dopo, venerdì 5 alle 9, le registe Antje Kruska e Judith Keil saranno protagoniste di un incontro-dibattito all’Università di Lecce (Sperimentale Tabacchi, sala SP3) al quale parteciperanno studenti e docenti dell’Università del Salento. In serata, alle 20.30, si prosegue con la proiezione del film “Finsterworld” della regia di Frauke Finsterwalder (D 2012/2013), con introduzione al film di Renate Mumelter.
“Finsterworld” è ambientato in una Germania, apparentemente uscita fuori dal tempo. Un paese dove splende sempre il sole, i bambini indossano uniformi scolastiche, i poliziotti si travestono da orsi e i podologi regalano biscotti alle vecchiette. Tuttavia, dietro la bellezza di questo mondo parallelo si cela l’abisso – e il viaggio va in quella direzione.
La giornata conclusiva, sabato 6, si apre con una tavola rotonda dal titolo “Il cinema tedesco contemporaneo”, con gli interventi di Renate Mumelter, Judith Keil e Margrit Zubler. A seguire la proiezione del film “Die Farbe des Ozeans”, di Maggie Peren (D 2010/2011). Il film racconta di una giovane tedesca in vacanza sulle Isole Canarie. Il naufragio di un barcone di profughi africani sulle spiagge di questo paradiso turistico la porta a conoscere due sopravvissuti e il comandante della polizia di frontiera spagnola. Ne scaturisce un precipitare di eventi che, fuori dalle usuali retoriche sul tema, affronta alcune inquietanti domande sul fenomeno delle migrazioni che stanno attraversando l’Europa.
Dopo la proiezione dell’ultimo film della rassegna, è programmata la sonorizzazione di alcune immagini di repertorio con due attesissimi dj di Berlino: Jaures Magazine e Die Orakel.