Emiliano e Capone presentano la VII edizione del Bif&st dedicata a Scola e Mastroianni
“In questa giornata mi manca poter ringraziare Ettore Scola per tutto quello che ha fatto in questi anni per Bari e la Puglia. Egli ha incarnato quel cinema italiano che ha saputo sparigliare i luoghi comuni, trasmettendo la verità, chiamando le cose col loro nome, senza sovrastrutture, e soprattutto riflettendo sul senso profondo delle cose. Ettore Scola sapeva che tutti abbiamo un tempo limitato, da impiegare nel migliore dei modi possibili e, con il suo tratto umano e la sua attività cinematografica, ci ha lasciato una lezione importante”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che questa mattina ha partecipato, al Cineporto di Bari, alla presentazione della settima edizione del Bif&st, il Bari International Film Festival che si svolgerà dal 2 al 9 aprile 2016 e che sarà dedicato a Ettore Scola e Marcello Mastroianni. Alla conferenza sono intervenuti anche l’assessore regionale all’Industria Culturale e Turistica Loredana Capone, il sindaco della città di Bari Antonio Decaro, l’ideatore e direttore del Bif&st, Felice Laudadio e il presidente dell’Apulia Film Commission Maurizio Sciarra.
“Questo è un festival che non promuove il profitto, ma le persone – ha continuato Emiliano – In armonia con il nostro programma di governo della Regione Puglia che si ispira a Una lunga vita felice, vogliamo prestare attenzione ai piccoli e grandi tasselli che cambiano il corso delle cose. Il cinema ha quella straordinaria capacità di far comprendere la verità anche attraverso la finzione. Noi vogliamo essere all’altezza delle aspettative di chi ha dato vita a questo festival e andremo avanti nel nostro percorso ancora più ispirati dalla figura di Ettore Scola”.
Per Emiliano “il Bifest è uno dei festival italiani più importanti perchè presta attenzione non solo ai film ma soprattutto al pubblico, lo si coinvolge a costruire una propria idea del cinema e della vita. Una settimana per riflettere, grazie ai capolavori internazionali ed italiani, sul senso profondo della vita”.
“Grazie anche al Bifest e a Felice Laudadio – ha sottolineato il Presidente della Regione – Bari aspira ad essere luogo di grande attrazione turistica dove la bellezza diventa la cifra del quotidiano ed è possibile vivere atmosfere irripetibili altrove”.
Emiliano ha ribadito la necessità di coniugare genio e regolatezza: “Spesso genio e regolatezza vengono contrapposti. Il nostro sforzo deve essere quello di garantire un futuro ai bei progetti come questo. Ecco perché abbiamo programmato il Bifest per i prossimi cinque anni, per consentire la migliore pianificazione possibile delle attività di cultura e promozione, in sinergia con la città. Quando, secondo le regole e nel rispetto delle libertà di ciascuno, si realizzano obiettivi concreti, le comunità volano alte”.
“Il Bifest è uno dei festival italiani più importanti – ha concluso Emiliano – perchè presta attenzione non solo ai film ma soprattutto al pubblico, lo si coinvolge a costruire una propria idea del cinema e della vita. Una settimana per riflettere, grazie ai capolavori internazionali ed italiani, sul senso profondo della vita”.
“L’importanza dell’investimento che la Puglia sta realizzando nel cinema – ha aggiunto l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone – consiste nella possibilità di generare una filiera di formazione e produzione in questo settore. 50mila giovani che partecipano al Bif&st, che seguono i laboratori e le lezioni di cinema dei loro miti e dei grandi artisti che sono stati ospiti nelle varie edizioni del festival, sono il vero motivo del successo di questo evento. Ed è un successo che noi vogliamo utilizzare per avere un ritorno sull’economia, sull’industria culturale e anche sulla promozione turistica della nostra terra”. La Capone poi ha ricordato come “il Maestro Ettore Scola sia stato un grande amico di questa città e dei giovani proprio perché ha voluto dare una identità al Bif&st, insieme a Felice Laudadio, per la quale noi non smetteremo mai di ringraziarlo. L’identità cioè laboratoriale e di formazione. Il Bif&st infatti non è solo il festival del cinema, è anche luogo di laboratorio, luogo delle domande che i giovani possono proporre. E’ qualcosa di molto importante e di identitario per noi e per la nostra storia. Il Bif&st riesce ad aggregare molte presenze nonostante il budget sia estremamente ridotto (quest’anno il festival costa 200mila euro in meno rispetto alle altre edizioni)”.
“L’intuizione poi del presidente Emiliano – ha concluso la Capone – nel dare al Bif&st una prospettiva pluriennale è molto importante per noi perché significa non solo orientarsi rispetto ai grandi eventi ma anche organizzarsi per la promozione e rendere questo evento sempre più internazionale. Per questo chiediamo a Puglia Promozione di seguire il festival in una attività di promozione verso l’estero e quindi di lavorare, nei prossimi anni, in una ottica sempre più internazionale. Solo con la programmazione di ampio respiro e in un quadro di interventi molteplici, si riesce a pensare al Bif&st come ad un evento lungo un intero anno”.
Felice Laudadio ha ricordato il grande contributo che Ettore Scola ha dato al Bif&st di Bari, con la sua presenza sin dalla prima “mezza edizione” del 2009.
“Scola è il presidente fondatore del festival e lui, che con me ha elaborato il programma – ha detto Laudadio – resterà presidente del Bif&st 2016 e questo festival è tanto suo quanto nostro”.
“Questo festival è una utopia” ha detto Laudadio ricordando proprio come questa dichiarazione fosse stata resa lo scorso anno a Bari dal grande regista Edgar Reitz (autore del leggendario ciclo Heimat, 64 ore di film) in occasione della sua Lezione di cinema al Teatro Petruzzelli.
Laudadio ha poi annunciato l’istituzione del premio Ettore Scola per il regista del migliore film opera prima o seconda.
“Oggi per Bari è una grande giornata – ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro – perché non solo presentiamo la settima edizione del Bifest ma perché oggi consolidiamo le basi di un progetto ad ampio respiro che darà a tutti noi la possibilità di programmare, crescere, migliorarci e, nello specifico, alla città di Bari di continuare ad avere un festival del cinema proiettato a tutti gli effetti sul panorama nazionale e internazionale. Siamo molto orgogliosi che ancora una volta Bari possa legare il suo nome a quello del Bifest e viceversa”.
Anche il sindaco ha voluto ricordare il Maestro Ettore Scola. “Ettore Scola, grande maestro del cinema mondiale – ha detto Decaro – è stato un grande amico del Bifest e della città di Bari. In questi giorni ripensando alla sua frase “il cinema è bello quando racconta la realtà” ho pensato alle immagini degli anni scorsi, delle fila davanti al Petruzzelli per le proiezioni, dei ragazzini al Galleria che potevano vedere tre film in un solo pomeriggio, degli studenti che possono fare domande ai grandi registi nazionali ed internazionali. “Bari – ha concluso Decaro – così come è accaduto negli anni scorsi, offrirà una realtà degna di questo importante set e ci impegneremo ad organizzare tanti eventi collaterali che portino il Bifest per le strade della città”.
Infine per Maurizio Sciarra, presidente di Apulia Film Commissione “iI sistema dei festival che gestisce l’Apulia Film Commission, di cui il Bif&st è la punta di diamante, serve a consolidare il sistema di supporto all’industria audiovisiva che fa diventare la Puglia un luogo amichevole per il cinema sia di produzione che di visione, aumentando l’attrattività del territorio”.