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Giovedì 13 aprile “Scene Migranti” al CineLab del Cineporto di Lecce

L’artista Adrian Paci e il musicista e compositore Admir Shkurtaj saranno gli ospiti dell’incontro di presentazione del progetto vincitore del bando Migrarti, promosso dal Ministero dei Beni e delle attività culturali.

Giovedì 13 aprile (dalle 19 – ingresso libero) nel Cinelab Giuseppe Bertolucci del Cineporto di Lecce si terrà la presentazione del progetto Scene Migranti vincitore del bando Migrarti, promosso dal Ministero dei Beni e delle attività culturali. Il progetto – realizzato da Cooperativa Coolclub, Accademia Mediterranea dell’Attore, Arci Lecce e associazione Vellazerimi – sarà incentrato sul tema “memoria e identità” e coinvolgerà le comunità di migranti residenti del Salento e numerosi artisti che in questi anni si sono confrontati con il tema della migrazione: l’artista albanese Adrian Paci, l’attrice e operatrice sociale Chiara de Pascalis, l’attore, autore e regista Ippolito Chiarello, il musicista Admir Shkurtaj, originario di Tirana ma da molti anni residente a Lecce, il regista Tonio De Nitto, fondatore di Factory Compagnia Transadriatica, la coreografa e danzatrice Maristella Martella, anima della Compagnia Tarantarte – Nuova Danza Popolare, e gli allievi dell’Accademia Mediterranea dell’Attore (Giulia Piccinni, Angelica di Castri, Dario De Mitry e Diego Perrone). Sull’onda di ideologie nazionalistiche che si vanno affermando in Europa, ci sono domande importanti che attraverseranno l’intero progetto: su quali memorie nazionali poggiano le nostre identità? Un tema sensibile e attualissimo che tocca generazioni e culture diverse.

La serata si aprirà con la presentazione – moderata da Osvaldo Piliego, responsabile progetti della Cooperativa Coolclub – delle attività che saranno realizzate nei prossimi mesi. A seguire un intervento musicale a cura del fisarmonicista, pianista e compositore Admir Shkurtaj che proporrà Ngjashmeri – Analogie. Una composizione elettronica che si “interfaccia” con la fisarmonica in veste d’improvvisazione. Il risultato è una fusione dei piani d’ascolto dei due strumenti. In chiusura Lorenzo Madaro (critico d’arte e giornalista) e Luca Bandirali (docente di “Cinema, Fotografia, Televisione” del corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università del Salento, autore e conduttore radiofonico del programma Hollywood Party in onda su Rai Radio3 e redattore della rivista di cultura cinematografica Segnocinema) intervisteranno l’artista Adrian Paci. Subito dopo sarà proiettato il documentario “S.P.M. Sue Preziose Mani” (Kube Studios) firmato a quattro mani dallo stesso Paci e dal regista Roland Sejko, prodotto da Apulia Film Commission nell’ambito del “Progetto Memoria”. Alla fine degli anni 2000 l’Archivio di Stato dell’Albania pubblicò la notizia del ritrovamento, nei suoi magazzini, di due sacchetti di iuta segnati con una semplice etichetta dal titolo: “Corrispondenza dei cittadini italiani in Albania”. Centinaia di lettere separate dalle proprie buste e messe alla rinfusa. Non sono mai giunte a destinazione.

Adrian Paci è nato a Scutari nel 1969. Nel 1997 lascia l’Albania durante il grande esodo causato dalla crisi economica e dalla guerra civile, trasferendosi in Italia. L’esperienza dell’emigrazione lo segna profondamente, introducendo nel suo lavoro temi legati alla casa e ai legami familiari, al nomadismo culturale come alle dinamiche di controllo sociale. Emblematica di una condizione esistenziale sospesa ed espressione di una questione di grande attualità politica è la fotografia Centro di Permanenza Temporanea (2007), raffigurazione di un gruppo di persone latino-americane stipate sulla scala semovente di accesso a un aereo, che però non c’è e forse non arriverà mai. Tra le numerose mostre a cui Paci ha partecipato ricordiamo le personali al Moderna Museet di Stoccolma, al P.S.1 di New York, alla Galleria Civica di Modena, al MAN di Nuoro.

Ingresso libero. Info 0832303707