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Giovedì 23 novembre alle 21:00 al DB d’Essai di Lecce proiezione de “Il Purgatorio” di Matteo Mele

Proiezione (con ingresso libero) giovedì 23 novembre alle 21.00, presso il cinema DB d’Essai dei Salesiani di Lecce, per “Il Purgatorio”, corto della durata di 24 minuti ideato e diretto da Matteo Mele e prodotto per A Television da Peppino Ciraci con il contributo di Regione Puglia e di Apulia Film Commission.

Il film, girato quest’estate ad Acaya (Lecce), si rifà alla storia di Amleto, su cui è incentrato l’omonimo dramma shakespeariano: il protagonista del corto ritorna infatti ad Acaya dopo dieci anni, e il fantasma del padre gli appare sopra un albero di ulivo per comunicargli la sventura in atto. Claudio, lo zio assassino divenuto sindaco, ha trasformato infatti la città in un crocevia del gioco d’azzardo; il fantasma avvisa dunque Amleto che, finché non sarà vendicato, dovrà restare lì sull’albero di ulivo, che lui chiama Il Purgatorio. Amleto dovrà quindi agire, e anche in fretta, durante una festa nel castello del paese, ma a mettergli i bastoni tra le ruote sarà una persona che lui conosce molto bene…

Gli attori in campo sono Federico Della Ducata (Amleto), Pino De Grisantis (Il Custode), Donato Chiarello (Il Padre), Alfredo De Iaco (Lo Zio), Nadia Tulipano (La Madre), Valentina Piccolo (Ofelia), Claudio Rugge (Il Campanaro). Direttore della fotografia Adriano Rizzo, aiuto regia e montaggio di Luca Melcarne; costumi di Bibi Esposito, trucco di Linda Hand e Luana Bozzi.

“Il mio Amleto è un giovane debole e pigro”, spiega il regista del corto Matteo Mele, “incapace di reagire di fronte al richiamo del dovere. È un giovane di oggi, sperduto all’interno del suo stesso paese, estraneo tra la gente che non si accorge di lui. Il gioco d’azzardo, la campagna di ulivi, la pizzica arricchiscono un dramma che presenta elementi onirici e autoironici. Spero che Il purgatorio vi racconti un Salento che non avevate ancora visto”.

“Siamo molto contenti”, aggiunge il produttore, Peppino Ciraci, “perché la pellicola ha richiesto uno sforzo tecnico notevole, scene girate in notturna e a lume di candela, il cambio di varie location. Ma, come potrete vedere andando a vedere il film, il risultato ci ripaga ampiamente di tanti sacrifici”.