Il successo de “La luna nel deserto” a Venezia
La luna di Damato a Venezia piace ai distributori stranieri l’elogio di Vincenzo Mollica: ” un film poetico che tocca e sconquassa il cuore” - il tributo a Foà che firma autografi ai bambini
“E’ un film poetico che tocca e sconquassa il cuore delle persone” questa la critica autorevole di Vincenzo Mollica dopo la visione del cartoon d’autore La luna nel deserto del regista pugliese Cosimo Damiano Damato arrivato
mercoledì alla 65° Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezi nell’ambito Industry. Damato ha calcato il tappeto rosso accompagnato da Arnoldo Foà, una delle voci straordinarie che danno anima al suo film d’animazione. Il film di Damato è approdato al Festival di Venezia in punta di piedi, quasi un fuori programma che ha ammaliato e commosso non solo Mollica ma anche il pubblico, un parterre autorevole, persino Tinto Brass ha apprezzato il film, soffermandosi sulla bellezza della Luna che seduta sulla sua falce guarda una Venezia dal tratto felliniano. Intorno al cartoon (ambientato proprio a Venezia) è unata una grande curiosità e sopratutto l’interesse di diversi distributori e produttori internazionali. La storia d’amore fra la colomba bianca Desdemona ( Violante Placido) e la Gazza nera Cola Cola ( Leonardo Metalli) ha come ha detto Mollica “toccato il cuore” ma anche divertito con il cammeo di Renzo Arbore ( Dromedario Tutantakamen) in un esilarante dialogo in esperanto pugliese con Emilio Solfrizzi ( Marco Pollo)e Antonio Stornaiolo ( Cristoforo Palumbo). E’ stato il grande cerimoniere della Mostra, Franco Mariotti, ha presentara il film di Damato e ad accogliere il regista di origini foggiane ed il guru del teatro Foà alla passerella sul tappeto rosso. Per Foà e Damato sono stati due giorni intensi di conferenze, incontri con la stampa e sopratutto sono stati due giorni di emozioni con l’incontro con i bambini, forse l’unico vero pubblico al quale non si può mentire e che allo stesso tempo non mente. La proiezione del film è stata festeggiata allo Spazio Lancia con il maestro Foà, che come hanno fatto nei giorni precedenti i divi di Hollywood, ha lasciato i calchi delle sue mani su una tavoletta d’argilla per il progetto Venise che servirà a tutelare e salvaguardare Piazza San Marco. Una bella investitura per Damato che nel suo film si è avvalso della computergrafica 3d della CCBC di Bari, della scrittura di Raffaele Nigro e delle voci di Michele Placido, Renzo Arbore, Arnoldo Foà, Caterina Sylos Labini, Violante Placido, Emilio Solfrizzi, Antonio Stornaiolo, Attilio Romita e Leonardo Metalli, Savino Zaba, Angelo Tumminelli e le musiche dei Radiodervis. Dopo Venezia La luna nel deserto farà tappa al Toronto Film Festival for Children di Toronto. Il cartoon è stato tenuto a battesimo dall’attore Michele Placido al Festival del Cinema Europeo di Lecce, è stato presentato con successo alla Casa del Cinema di Roma alla presenza di Renzo Arbore, Violante Placido ed Emilio Solfrizzi. E’ stato Special Screenings al Festival di Giffoni. Ha ricevuto gli apprezzamenti di Ettore Scola al prestigioso Magna Graecia Film Festival di Soverato in Calabria ed ottenuto riconoscimenti per l’impegno ambientale al Clorofilla film Festival di Legambiente. “La Luna nel Deserto” è una favola moderna che svolge il tema dell’integrazione razziale affidandolo a creature del mondo animale. La trama racconta infatti le vicende di una gazza originaria del deserto africano e di una colomba nata a Venezia. La gazza, nera come tutte le gazze, è angosciata da una fame spaventosa e la sua è la fame di tutto lo stormo di uccelli che si ritrovano nel palmeto algerino. Ma una legge feroce impedisce alle gazze di allontanarsi dal luogo d’origine. Il cane Nureddin capo di un branco di cani del deserto fa in modo che la legge venga rispettata da tutti. La Luna, che ama la gazza Cola Cola, racconta che al di là del deserto esiste l’isola della ricchezza e del cibo, ed è necessario che si armi di coraggio e che parta nottetempo. Sarà lei a guidarlo. Cola Cola raggiunge dunque Algeri e di qui parte alla volta di Venezia. La città è bellissima e attraversata da frotte di turisti, i quali lasciano cadere per strada chicchi di grano di miglio e di mais. Alla gazza è sufficiente girare per le calli di Venezia e beccare il cibo sparso per terra. Beccare è tutto il lavoro che si chiede agli uccelli in questa parte di mondo. Cola Cola troverà non soltanto cibo nella laguna, ma anche l’amore. In un sottoportico infatti sente cantare una colomba. E’ la bella Desdemona, che interpreta il ruolo di un’eroina del melodramma. Cola Cola scopre in questo modo la finzione del teatro e per una serie di vicissitudini si sostituirà a Otello. D’altro canto chi più di lui, gazza nera, può impersonare il moro di Venezia? Cola Cola finirà però con l’innamorarsi di Desdemona e la piccola colomba ricambierà il sentimento. Ma il loro amore troverà un mondo ostile alla loro unione mista. Sarà allora l’intervento della Luna a portare a soluzione la vicenda…