In Mediateca incontro con Josephine Decker per la rassegna “Forme Mobili”
Oggi alle 18:00 in Mediateca straordinario incontro con Josephine Decker in skype call per la rassegna Forme Mobili. Venerdì sempre alle 18:00 i corpi che disegnano lo spazio di Anne Teresa de Keersmaeker.
Josephine Decker, regista, attrice e performance-artist americana, considerata come una delle stelle più brillanti e d’avanguardia nell’orizzonte indipendente, presente con due lavori nel Forum dello scorso Festival di Berlino e al Torino Film Festival nel 2014 con una monografica a lei dedicata, oggi dialogherà con il pubblico della Mediateca Regionale Pugliese, in occasione della proiezione di due suoi film, sottotitolati in italiano dalla Associazione TRANSTV per una manifestazione finanziata dalla Apulia Film Commission per lo sviluppo della Mediateca:
- Madonna mia violenta di Zefrey Throwell e Josephine Decker (12 min 57 sec)
- Thou wast mild and lovely di Josephine Decker (1994)
I film saranno introdotti da Martina Melilli per la Transtv e da Antonio Marzano per il Festival delle donne e dei saperi di genere a cui la rassegna è collegato.
Si prosegue Venerdì 13, sempre alle ore 18:00, con i Corpi che disegnano lo spazio dedicato ad Anne Teresa de Keersmaeker con la proiezione in esclusiva per la rassegna di Hoppla (52 minuti) di Wolfgang Kolb. Interviene Angela Calia (coreografa e coautrice del progetto di teatro danza “Le disobbedienti”).
Anne Teresa de Keersmaeker è una delle più importanti coreografe di danza contemporanea. Nel 1983 ha fondato la compagnia Rosas, in residenza presso il Théâtre royal de La Monnaie di Bruxelles dal 1992 al 2007. Ideatrice di un tipo di coreografia d’impronta postmoderna e minimalista, K. ha sviluppato un teatro di danza che esplora le possibilità di interrelazione fra interpreti, musica e immagini di videotapes. Le sue coreografie presentano una relazione in continua evoluzione tra sensualità, teatralità e un raffinato senso della composizione architettonica. Molti dei suoi lavori hanno preso corpo come film autonomi diretti oltre che dai lei stessa, da registi come Peter Greenaway e Thierry De Mey.