La ricaduta economica delle attività di Apulia Film Commission sul territorio pugliese
La Fondazione Apulia Film Commission, nell’anno in cui si registrano i suoi primi 10 anni di attività, ha realizzato uno studio accurato sulle ricadute economiche e sociali che il settore audiovisivo ha avuto sul territorio pugliese, ricerche curate dall’Agenzia ACUME. A fronte di una spesa complessiva di 11 milioni di euro erogati per il finanziamento di 269 produzioni realizzati su tutto il territorio regionale (oltre 180 comuni), la ricaduta economica è stata di oltre 46 milioni di euro. Un impatto economico che sommato all’indotto generato sui territori, si assetta su oltre 90 milioni di euro.
Lo studio, quindi, mostra i significativi risultati raggiunti dall’Apulia Film Commission negli ultimi anni: effetti importanti per le tante location utilizzate, per le numerose produzioni attratte in Puglia, per l’impatto economico sul territorio, diffuso e distribuito in tutte le sei province, e per il contributo all’immagine della Puglia nel mondo.
I dati dello studio della ricerca sono stati al centro di un incontro stampa, che si è svolto al Circolo Barium di Bari all’interno delle iniziative dell’ottava edizione del Bif&st, al quale hanno partecipato Maurizio Sciarra e Antonio Parente, rispettivamente presidente e direttore di Apulia Film Commission, e Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. A illustrare nello specifico i dati della ricerca sono intervenute Flavia Barca e Liliana Grasso, rappresentati dell’Agenzia ACUME.
Assente all’incontro per impegni istituzionali, l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, ha commentato gli importanti risultati della ricerca. “Lo studio conferma la giustezza delle politiche della Regione Puglia nel campo del cinema e dell’audiovisivo. L’industria dell’audiovisivo è un universo in continua trasformazione e noi dobbiamo adeguare il sistema degli aiuti alle esigenze della produzione nazionale ed internazionale, mettendo in campo sempre nuovi e innovativi strumenti finanziari. Ma, nello stesso tempo, non dobbiamo perdere di vista la dimensione regionale. Senza un rafforzamento ed un radicamento delle imprese locali che operano nel settore, la Puglia rischia di restare soltanto una bella location. Le indicazione che emergono dallo studio sono preziose perché se da un lato ci confortano delle scelte fin qui fatto, dall’altro ci indicano una strada per consolidare i successi e perseguire nuovi obiettivi. Lo faremo insieme a Film Commission e ai singoli comuni soci che sono la sua vera forza. Ma lo faremo anche insieme alle imprese, agli autori, agli artisti, ai tecnici, ai gestori delle sale, ai critici, alle università a tutto il mondo di chi il cinema lo fa e di chi lo ama. Perché il vero segreto del nostro successo è la passione che ci mettiamo in quello che facciamo”
Il presidente di AFC Maurizio Sciarra ha proseguito ricordando: “Quando si utilizzano risorse pubbliche, regionali ed europee, bisogna risponderne pubblicamente. Questo studio commissionato da AFC a importanti studiosi, fa il punto sulle risorse fin qui investite e sui risultati prodotti. E può dare intelligenti indicazioni sulle progettualità future. Siamo orgogliosi dei risultati della ricerca.”
Il direttore Antonio Parente, invece, sottolinea: “Con il lavoro quasi decennale di Apulia Film Commission, la produzione audiovisiva in Puglia si presenta ormai sotto forma di industria creativa, capace di generare significativi impatti economici e occupazionali e non solo come semplice motore di promozione turistica. Un’industria ormai matura, fatta di lavoro di alta professionalità e capace di mobilitare risorse fisiche e culturali di un territorio così fecondo e vivo quale è la Puglia. Gli importanti risultati di questo studio di ricerca, sono la conferma del lavoro fatto in questi anni, ma anche un grande stimolo per il futuro della Fondazione.”
L’Apulia Film Commission, tra il 2007 e il 2015, ha contribuito con la propria dotazione finanziaria alla realizzazione di 269 produzioni e ha fornito il solo supporto logistico a 96 progetti, con una spesa complessivamente erogata alle produzioni di circa 11 milioni di euro. I comuni ospiti sono stati più di 180 a indicare l’estensione del territorio investito dalle attività dell’AFC.
Nello stesso periodo, i lungometraggi hanno assorbito il 63% dei contributi totali ottenendo in media 82mila euro ciascuno; le serie TV hanno ottenuto più di 2 milioni di euro e in media 145mila euro; mentre meno dell’1% del budget è stato corrisposto a videoclip, videogame e produzioni fuori formato.
A fronte degli 11 milioni investiti, le produzioni attratte hanno speso in Puglia, tra il 2007 e il 2015, più di 46 milioni di euro. L’impatto diretto generato dalle produzioni finanziate da AFC sul territorio ha, quindi, un rapporto tra contributo e spesa sul territorio complessivamente pari a 5. A questo impatto però va aggiunto quello indotto, moltiplicativo, generalmente stimato in 1:2. Questo ci permette di affermare che il budget speso in Puglia ha dato origine a un processo moltiplicativo per l’economia territoriale generando un impatto pari a oltre 90 milioni di euro.
Negli anni di operatività di AFC, le produzioni hanno girato in Puglia per un totale complessivo di3.720 giorni, una media di 17 giorni e un massimo di 147. La relazione tra numero di giorni di lavorazione in Puglia e budget speso sul territorio è forte e positiva.
In generale, al crescere anche di un solo giorno di lavorazione il budget speso cresce di più di10mila euro. Lo studio mostra nel dettaglio le caratteristiche e i risultati di una strategia, i cui assi portanti sono una visione integrata della filiera -e una continuità e un impegno pubblico in grado di costruire una visione di medio- lungo periodo stabile, trasparente e valutabile.