Cineporti

Proiezione al Cineporto di Bari de “Il tempo delle farfalle” di Teresa Conforti – 25 Ottobre h. 20:00

Ci si può ammalare di tecnologia? Un documentario per riflettere sui pericoli della rete.

Il documentario Il Tempo delle farfalle (regia Teresa Conforti) sarà presentato il 25 di ottobre da Onofrio D‘Alesio (Direttore di Antenna Sud ) presso l’Apulia Film Commission a Bari h 20.

Tra i protagonisti anche ventisette studenti del liceo scientifico Scacchi. Il documentario dal titolo Il tempo delle farfalle nell’ambito Festival Teatriamo 2019 (produzione “Il Sipario”- scuola di recitazione in collaborazione con la troupe di Dietrolequintetv) vuol far riflettere su giovani e dipendenza dai social attraverso un esperimento sociale e un inchiesta. Il titolo metaforicamente rappresenta proprio la volatilità dell’utilizzo della rete da parte dei giovani.

Sono 2,5 miliardi le persone (più di 1 su 3) nel mondo che ogni giorno si «muovono» sui social network (Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, Snapchat), dedicando a essi un tempo che può essere compreso tra pochi minuti e diverse ore. Il 51% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni ha difficoltà a prendersi una pausa dalle nuove tecnologie tanto da arrivare a controllare in media lo smartphone 75 volte al giorno. Addirittura il 7% lo fa fino a 110 volte al giorno. (Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullism). I giovani 3.0 non riescono proprio a staccarsi da cellulari , tablet, pc, playstation e social media – afferma Giovanni Martinotti della Sopsi (Università di Chieti) e il bisogno di controllare continuamente lo smartphone, magari per chattare non li abbandona neanche di notte. La NOMOFOBIA (no-mobile-fobia), è la fobia di rimanere senza telefono . Otto adolescenti su dieci hanno questa paura. Chattare su WhatsApp dà l’impressione di ‘stare con gli altri’, ma non lo è. La chat è un meccanismo ‘on-off’.

Secondo il Professor Francesco Tonioni, (Università Cattolica di Roma e responsabile ambulatorio di dipendenza da internet e social network al Gemelli),“ Nei giovani e negli adolescenti l’uso disfunzionale di internet si configura come un nuovo modo di pensare e comunicare”.

Dunque cambiano le modalità di utilizzo della tecnologia e aumenta drasticamente il rischio di dipendenza.

Sinossi

Ad un gruppo di giovani ( dai 18 ai 27 anni ) viene vietato l’uso del cellulare per 7 giorni. In cambio hanno ricevuto 5 libri su cui discutere: Fahrenheit 451 di Bradbury. Chi ha paura di Virginia Woolf ? di E. Albee. Tre sull’altalena di L. Lunari. Morte di un commesso viaggiatore di A. Miller. Tradimenti di H. Pinter. Come cambierà il loro approccio al testo e l’idea che si fanno delle storie e dei personaggi solo a contatto con il testo senza essere ‘influenzati’ dalla tecnologia e dai social media? I ragazzi interpreteranno venti personaggi. Dovranno immergersi nelle storie e nei ruoli, senza consultare il proprio smartphone. Nella seconda parte un’inchiesta su giovani e utilizzo dei social realizzata in collaborazione con gli studenti del liceo Scacchi di Bari. Attraverso interviste a giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni si è tracciato il profilo degli iperconnessi : giovani e smartphone.

Ci si può ammalare di tecnologia? Da abitudine a dipendenza, il passo è breve!

 

Ingresso libero

Si consiglia la prenotazione contattando: info@ilsipariobari.com – tel. 0805566431