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Salento Negramaro: Focus sul Caucaso

La IX edizione del Festival Salento Negroamaro, Rassegna delle culture
migranti della Provincia di Lecce, nella ricorrenza dei vent´anni
dalla caduta del Muro di Berlino concentra il suo sguardo sui Paesi ex-
comunisti. L´obiettivo è quello di approfondire i rapporti culturali
e verificare come, a venti anni della fine del regime sovietico, sia
cambiata la realtà culturale, sociale ed economica di quella parte del
mondo e di come questi cambiamenti abbiano influito, anche nel
quotidiano dei Paesi occidentali, sull´immaginario delle nuove
generazioni, sulle loro rappresentazioni del mondo attraverso la
creatività ed i linguaggi dell´arte, della musica, del cinema e
della letteratura.

Nell´ambito della rassegna, da giovedì 21 fino a sabato 23 maggio,
si terrà un Focus sul Caucaso a cura di Fabiola Carlino.

Dopo il crollo dell´URSS, il Caucaso è una terra allo sbando. Prima
Boris Eltsin poi Vladimir Putin hanno combattuto, tra il 1994 e il
2003, due guerre atroci, terminate formalmente (ma in realtà mai
concluse) con non meno di centomila morti, centinaia di migliaia di
sfollati e un conflitto trasferitosi dalla Cecenia all´intera regione
caucasica. Una crisi diventata esplosiva nell´agosto 2008 e sfociata
nella guerra che ha visto nuovamente contrapposte Georgia e Russia.

Regione per lo più montuosa, la Caucasia si presenta come un complesso
reticolo di popoli, lingue, religioni e alfabeti, che si fronteggiano
fra vendette e ostilità continue, in un susseguirsi di tregue e
rivendicazioni, dove la mafia e la corruzione si scontrano con la
vocazione naturale di quei popoli all´amore per la musica.

In Georgia, Uwe Berkemer – pianista e compositore tedesco – ha
percepito da subito il groviglio di tensioni etniche, religiose e
culturali che affliggono questa regione di crisi. Attraverso la musica
e il suo lavoro è riuscito a dimostrare che una convivenza pacifica è
possibile anche in una terra devastata dai conflitti bellici. Nel
2003, fonda a Tblisi la Caucasian Chamber Orchestra, un´orchestra da
camera composta da diciassette musicisti provenienti dalle diverse
repubbliche caucasiche. Sono russi, ceceni, georgiani, armeni, azeri,
daghestani e altri ancora, suonano insieme e affrontano ogni
difficoltà per tenere concerti in tutto il Caucaso.

“Un´orchestra per la pace”, l´ha definita Uwe Berkemer, “quando
il potere non può comunicare noi possiamo farlo con i nostri mezzi
pacifici, i nostri fragili strumenti”.

La tre giorni del focus si propone di gettare una luce inedita su una
guerra troppo spesso dimenticata e dare voce a chi vive in un
territorio diviso dai conflitti.

Il programma prenderà il via giovedì 21 maggio alle 20.00 presso il
Cinema Multisala Massimo di Lecce, dove si terrà l´incontro con
Mario Casella e Fulvio Mariani, i due registi svizzeri autori del film-
documentario Grozny Dreaming; coordinerà la giornalista Maddalena
Tulanti, vicedirettore del Corriere del Mezzogiorno. A seguire la
proiezione del filmato.

Grozny Dreaming, pellicola vincitrice del Film Festival della Lessinia
nel 2008, è un diario di viaggio che accompagna la Caucasian Chamber
Orchestra dalle prove a Tblisi alla difficoltosa tournée nei luoghi
più sperduti del Caucaso, entrando fin nelle case dei musicisti per
raccontarne la vita e le speranze per la loro terra. Il tutto sotto
forma di “road movie” e di “behind the scenes”: racconti-
intervista, sequenze filmate nei villaggi d´origine e materiale
filmato d´archivio e storico (per ricordare i tempi dell´URSS).
Grande attenzione e cura è stata data alla qualità delle
registrazioni sonore che costituiscono la colonna musicale del
documentario.

Si prosegue venerdì 22 maggio a Maglie (Le), presso il Liceo “F.
Capece” dove, a partire dalle 9.00, si terrà l´incontro con Andrey
Mironov, attivista russo per i diritti umani e membro
dell´Associazione Memorial Russia.

Mironov è stato un dissidente politico sin dall’età di venti anni,
arrestato nel 1985 dal KGB fu condannato a 4 anni di galera e a 3 anni
d’esilio interno per aver diffuso libri proibiti dalla censura, aver
denunciato l´assenza di democrazia nel proprio Paese, aver criticato
duramente la guerra in Afghanistan e l´invasione della
Cecoslovacchia. E´ rimasto prigioniero politico fino al 1987, quando
sotto la pressione del mondo occidentale, è stato liberato insieme ad
altri centoquaranta detenuti politici. Dopo la liberazione la sua
attività principale è stata la difesa dei perseguitati politici e,
dal 2000 al 2002, ha organizzato all´estero con mediatori europei,
incontri riservati tra politici ceceni e russi per trattative di pace.
Dal 1988 Mironov collabora come volontario della fondazione Memorial
Russia.

Interverranno all’incontro il Prof. Antonio Moscato, Docente di Storia
contemporanea e Storia del movimento operaio dell’Università del
Salento, e gli studenti ceceni gli studenti ceceni Aslan Dudaev e
Usman Isaev di Studenti senza frontiere.

Nella stessa giornata, alle 19.00, la Biblioteca Provinciale “N.
Bernardini” (presso l´ex Convitto Palmieri) di Lecce ospiterà il
dibattito La Cecenia oggi: diritti umani e libertà di espressione -
Francesca Gori incontra Majnat Abdulaeva. Coordinerà Alizia Romanovic,
Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
dell’Università del Salento.

L´incontro è realizzato in collaborazione con Memorial Italia e
Comitato per la Pace nel Caucaso.

Francesca Gori è Presidente di Memorial Italia, l’associazione
costituita nel 2004 con lo scopo di divulgare in Italia le iniziative
scientifiche e culturali dell’Associazione Memorial di Mosca, al fine
di promuovere la conoscenza della storia, delle repressioni politiche,
delle tematiche dei diritti dell’uomo e la loro violazione e difesa
nell’URSS del XX secolo.

Majnat Abdulaeva è una giornalista cecena che ha vissuto e raccontato
gli orrori della guerra. Durante la prima guerra cecena è stata
testimone oculare dei massacri e dei rastrellamenti condotti dalle
truppe russe nel suo villaggio natale, Samaski, che hanno coinvolto
anche alcuni dei suoi familiari più stretti; fra le due guerre ha
lavorato come caporedattore per il canale televisivo nazionale della
Repubblica Cecena di Ickerija. All’inizio della seconda guerra cecena
ha deciso di rimanere nella Groznyj assediata per poter documentare la
guerra lavorando per il quotidiano moscovita “Novaja Gazeta” e per
Radio Svoboda (Radio Liberty).

Nonostante le pressioni indirizzate a lei e alla sua famiglia affinché
cessasse l’attività giornalistica, ha proseguito il suo lavoro come
corrispondente dalla Cecenia fino all’agosto del 2004 quando, dopo
reiterate minacce, è riuscita con l’aiuto di alcuni amici giornalisti
ad abbandonare la Cecenia. Si è stabilita in Germania, dove per tre
anni ha beneficiato dei sussidi del Centro PEN, che fornisce supporto,
anche economico a scrittori e giornalisti perseguitati. Nel 2003 è
stata finalista del premio Andrej Sacharov “Per il giornalismo come
azione” per i suoi reportage da Groznyj.

In serata, a partire dalle 21.00, la Caucasian Chamber Orchestra terrà
un concerto nell´atrio del Liceo “F. Capece” di Maglie e sabato
23 maggio, sempre alle 21.00, si replica a Lecce a Palazzo dei
Celestini, dove l´esibizione dell´Orchestra chiuderà la tre giorni
del focus.

Il repertorio della Caucasian Chamber Orchestra punta su pagine
classiche e autori delle regioni caucasiche. Fondata nel 2003 da Uwe
Berkemer, l´orchestra ha suonato in importanti sale da concerto
europee quali Konzerthaus di Berlino (marzo 2006), Hofburg di Vienna
(settembre 2006), Dôme des Invalides di Parigi (ottobre 2007), Sala
Grande del Conservatorio di Bruxelles (ottobre 2007), ma dal punto di
vista finanziario, il futuro dell’ensemble è in crisi. Da gennaio
2008, complice anche la difficile situazione politica che il Paese sta
attraversando e la sospensione dei fondi, il complesso può permettersi
di esibirsi solo nell’ambito di singoli progetti.

L´ingresso agli incontri, ai concerti e alle proiezioni è libero.

Video-intervista ai registi di Grozny Dreaming:

http://www.salentoweb.tv/index.php?option=com_seyret&catid=84&Itemid=2

Trailer di Grozny Dreaming:

www.groznydreaming.ch/552.html

Salento Negroamaro può essere seguito su www.salentoweb.tv, la web tv salentina che ha attivato una sezione del sito interamente dedicata al festival, dove sarà possibile visionare in streaming i video degli incontri, gli eventi, gli spettacoli e tutti i momenti di questa IX edizione.