Sguardi INQuieti/ Leonardo Di Costanzo al Cineporto di Bari
Dopo l’intenso e proficuo workshop con il regista Daniele Gaglianone, la sezione “Periferie dello sguardo” del progetto “Sguardi In/Quieti” ospita Leonardo Di Costanzo, un altro degli autori italiani più significativi e promettenti la cui opera prima di finzione, “L’intervallo”, gli è valsa il David di Donatello come Miglior regista esordiente. Il film, presentato alla 69^ Mostra del Cinema di Venezia (dove ha vinto il premio Fipresci della critica internazionale), è stato scritto con la sceneggiatrice e documentarista Mariangela Barbanente, originaria di Mola di Bari, e Maurizio Braucci, autore di punta della nuova narrativa italiana e sceneggiatore anche di “Gomorra” e “Reality” di Matteo Garrone.
Condotto dal critico cinematografico Massimo Causo, il workshop si svolgerà, martedì 10 dalle 10 alle 18, alla Mediateca Regionale Pugliese a Bari (Via Zanardelli 30). In serata, alle 20.30 al Cineporto di Bari, il regista sarà presente alla proiezione de “L’Intervallo”, lucido racconto d’amore spezzato, di poesia calpestata, per narrare la difficoltà di essere adolescenti nella periferia violenta di una metropoli contemporanea. L’opera, che riflette perfettamente temi e questioni del progetto “Sguardi In/Quieti”, è infatti incentrato su due adolescenti, Salvatore e Veronica, rinchiusi in un enorme edificio abbandonato. Salvatore ha ricevuto l’ordine di sorvegliare e tenere prigioniera Veronica, restia a proseguire la relazione sentimentale con il capo clan della zona. In questo singolare “intervallo” di tempo, è come se si assistesse a una sospensione delle regole feroci della realtà, concedendo così a Salvatore e Veronica, carceriere e prigioniera, accomunati dalla condizione di vittime di un potere criminale, di scoprirsi nonostante tutto bambini-adolescenti.
Ma cerchiamo di conoscere più da vicino Di Costanzo. Nato a Ischia nel 1958, si trasferisce a Parigi dove frequenta i seminari di regia degli Ateliers Varan. Lavora per la televisione francese e realizza vari documentari. Nel 1991 partecipa all’opera collettiva “Premières Vues” con il corto “In nome del Papa”. Entrato a far parte dell’equipe pedagogica degli Ateliers, nel 1994 insieme al regista cambogiano Rithy Panh fonda a Phnom Penh, in Cambogia, un centro di formazione per documentaristi. Nel 2000 crea un Atelier Varan all’Università di Bogotà. Ha diretto “Prove di Stato” (1998), sulla determinazione di Luisa Bossa, ex-preside di liceo, eletta sindaco di Ercolano nel 1995, dopo Mani Pulite. Nel 2003 con una troupe minima riprende un intero anno scolastico in una scuola di un rione periferico a Napoli realizzando “A scuola”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2005 realizza “Tickets for 3” sul film a episodi “Tickets” diretto da Ermanno Olmi, Ken Loach e Abbas Kiarostami. Nel 2006 con “Odessa” vince insieme a Bruno Oliviero il premio per la Miglior regia alla quinta edizione dell’Infinity Festival di Alba nella sezione “Uno sguardo nuovo”. Nel 2007 su proposta di Agostino Ferrente e Mario Tronco, gli ideatori dell’Orchestra di Piazza Vittorio, il complesso multietnico nato a Roma nel quartiere Esquilino, ha realizzato uno dei documentari dedicato ai musicisti. Lui si è occupato di Houcine, seguendolo nella sua terra d’origine, la Tunisia, in “L’orchestra di Piazza Vittorio: I diari del ritorno”.
“Sguardi In/Quieti”, ciclo di seminari, proiezioni e workshop sull’infanzia e l’adolescenza nel cinema e nei media europei contemporanei ideato e organizzato dalla Coop. Soc. Il Nuovo Fantarca di Bari, è finanziato dall’Apulia Film Commission e Regione Puglia (attraverso i Fondi PO FESR Puglia 2007-2013). Proiezioni e seminari sono gratuiti, fino ad esaurimento posti. Info: 338.774.62.18, www.nuovofantarca.it.