Todd Solondz a Bari per “Registi Fuori dagli Schermi”
Uno dei riferimenti morali di fine millennio, capace di tradurre furori nichilisti e alienati in immagini di icastico splendore, Todd Solondz arriva a Bari per la rassegna “Registi fuori dagli sche(r)mi #2”. Con la presenza di Todd Solondz, una della intelligenze più lucide del cinema indipendente americano degli Anni ‘90, martedì 14 maggio al Cineporto di Bari prosegue la rassegna “Registi fuori dagli sche(r)mi #2”. Il programma della giornata prevede alle 10.30 la master class del regista con l’intervento del critico cinematografico Diego Mondella (Fata Morgana, Film, Uzak); a seguire la proiezione di “Life During Wartime” (“Perdona e dimentica”, 2009); alle 16 “Palindromes” (2004); alle 18 “Dark Horse” (2011). Alle 20, l’esclusivo incontro con Todd Solondz nel quale interviene il critico Diego Mondella; Infine, alle 21, chiusura con la proiezione in esclusiva nazionale di “Dark Horse” (2011).
Altri eventi, invece, si terranno alla Mediateca Regionale Pugliese: il 10 maggio alle 16 sarà proiettato “Welcome to the Dollhouse” (1995); poi alle 18 introduzione a Todd Solondz a cura di Luigi Abiusi (Uzak, Filmcritica), Michele Sardone (Uzak) e Vincenzo Martino (Uzak); a seguire proiezioni di “Happiness” (1998). Il 13 maggio alle 18, sarà proiettato “Storytelling” (2001). Tutti gli eventi, compreso la master class, sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
“Registi fuori dagli sche(r)mi #2” attraverso proiezioni, incontri, la speciale master class e approfondimenti, vuole proporre un cinema anarchico, potente, incontrollabile con film per propria natura fuori dagli schemi di ordinaria formulazione, quindi fuori dai parametri di normale fruizione e per questo al di fuori dagli schermi della distribuzione italiana. In cartellone proiezioni di film preceduti dall’incontro con il regista e i critici cinematografici: “Les Eclats” di Sylvain George con Paola Cassano e Massimo Causo (22 maggio); “El espiritu de la colmena” di Victor Erice con Luigi Abiusi e Lorenzo Esposito (30 maggio); “La leggenda di Kaspar Hauser” di Davide Manuli con Davide Silvestri e Gemma Adesso (4 giugno); “Low Tide” di Roberto Minervini con Andrea Pastor e Daniela Turco (11 giugno).
La rassegna organizzata da Apulia Film Commision, UZAK e CaratteriMobili, è patrocinata dal C.U.T.A.M.C. – Centro Universitario per il Teatro, per le Arti visive, la Musica, il Cinema dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
La rassegna “Registi fuori dagli sche(r)mi #2” è un’iniziativa cofinanziata dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Azione 4.3.1.
Info: vintage2.apuliafilmcommission.it; redazione.uzak@gmail.com.
SCHEDA TODD SOLONDZ
Da “Fuga dalla scuola media”, premiato nel 1996 al Sundance Film Festival, passando per il successo internazionale di “Happiness”, a “Perdona e dimentica”, Osella per la miglior sceneggiatura alla 66° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, fino all’ultimo “Dark Horse”, Solondz si è dimostrato sempre capace di conservare uno sguardo “etico” che si esprime in uno stile registico dove non compare mai un’inquadratura giudicante, mai un eccesso didascalico, mai una forzatura patetica. Una sospensione di giudizio che è, prima di tutto, un coraggioso atto di civiltà. In un’epoca dove si dà precedenza alle opinioni sui fatti, Solondz molto onestamente cerca di ristabilire il giusto ordine d’importanza. Le sue crudelissime e sgargianti favole gotiche, ineluttabilmente prive di lieto fine, avanzano con toni da commedia acida, e stravolgono in vergogna le nostre risate.
SCHEDA “DARK HORSE”
Presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2011, “Dark Horse” pur mantenendo l’impianto corale caro a Solondz si concentra maggiormente attorno a un personaggio, Abe, teenager fuori tempo massimo. Collezionista compulsivo; vive con i genitori; finge di lavorare nell’azienda paterna. Bloccato in una tarda adolescenza protratta oltre i consentiti limiti anagrafici. Volontariamente interdetto all’esercizio dei cosiddetti diritti e doveri legati alla maggiore età. Ma l’incontro con Miranda lo convince che è arrivato il momento di far esplodere la bolla in cui galleggia la propria esistenza.