“Via della Felicità” di Martina di Tommaso al Cineporto di Bari giovedì 2 novembre
“Via della Felicità” di Martina di Tommaso, presentato in anteprima mondiale in concorso al 58esimo Festival dei Popoli, sarà proiettato al Cineporto di Bari giovedì 2 novembre alle ore 20.00, alla presenza della regista Martina Di Tommaso che introdurrà il documentario con un saluto in sala a inizio proiezione.
Il racconto di Elisa, che decide di emigrare per cercare un futuro migliore è prodotto da Controra Film con Rai Cinema, con il sostegno dell’Apulia Film Commission e di Siae e Sillumina – copia per i giovani, per la cultura, e distribuito da ZaLab. Il film nasce prima di tutto dall’incontro di due donne: quello fra una madre coraggiosa e la regista Di Tommaso che ha deciso di seguirla per due anni.
“Quando ho conosciuto Elisa l’ho seguita all’istante, travolta dalla sua determinazione e dal suo coraggio” afferma la regista.
Elisa ha 36 anni, ed è la madre di Anthony e del piccolo Gabriele. È cresciuta a Enzineto, un quartiere dormitorio del barese e questo le basta per desiderare che i suoi figli non facciano altrettanto. L’unica via della felicità che riesce a vedere è quella dell’espatrio. Affascinata dai racconti della nuova vita di sua sorella, decide di raggiungerla in Germania. Una volta lì, Elisa si scontra con una realtà fredda e complessa, dove il sole tramonta presto e il silenzio amplifica la solitudine, uno strano nuovo mondo in cui lei e i suoi figli faticano a trovare un posto.
“Elisa ed io ci siamo riconosciute e scelte a vicenda, con lei ho voluto raccontare l’atto di coraggio di una madre necessario a compiere un salto nel buio verso un altrove incerto” racconta Martina Di Tommaso, che per questo soggetto è stata, fra gli altri, finalista Premio Solinas Documentario, agli Italian Doc Screenings e ha vinto il premio di sviluppo di In Progress del Milano Film Network.
Via della felicità è una fotografia intima e discreta di una famiglia alla ricerca di uno spazio di felicità possibile, un ritratto di una lotta silenziosa, quella che Elisa e i suoi figli hanno dovuto compiere per restare in Germania e non tornare indietro.