Cosa succede alla tivù?
Cambiano rapidamente gli scenari televisivi ed ogni giorno ci sono novità.
La Commissione europea intanto ha licenziato un libro verde dal titolo “Preparing for a fully converger audiovisual world: growth, creation and values” che leggerò nelle prossime ore e che disegna la strategia futura in questo campo. Parallelamente la DG Competition lavora alla Cinema Communication che unifica cinema e televisione in un unico spazio semantico e industriale.
Alleanze, merger, fusioni, lotte intestine ed esterne, calo della pubblicità, convergenza delle tecnologie stanno modificando rapidamente sia le modalità di fruizione che quelle di realizzazione delle opere.
E’ interessantissimo seguire tutto questo nuovo scenario da cui dipenderà anche il futuro delle film commission.
Stay tuned.
Fonti:
Eduesse:
“In un mercato dove i nuovi player digitali (Google e YouTube su tutti) diventano sempre più competitivi, i broadcaster italiani devono allearsi per non venire marginalizzati. Secondo “la Repubblica Affari&Finanza”, Rai, Mediaset e La7 dovrebbero unire le forze per realizzare una piattaforma per l’accesso a internet dei palinsesti. Lavorando in sinergia sui costi di gestione (così come la riscossione di eventuali contenuti pay), la concorrenza tra i network verrebbe mantenuta su contenuti e raccolta adv. “la Repubblica” ipotizza anche un secondo scenario, che vede i tre player uniti sul satellite per un’offerta in alta definizione (la proposta che Ses-Astra sta presentando al mercato italiano), liberando le frequenze terrestri, più costose (3-4mln di euro l’anno per la gestione di un canale). Anche secondo Alessandro Araimo, senior partner di Roland Berger, i broadcaster devono muoversi su tutte le piattaforme, abbandonando il sistema integrato verticalmente, che penalizza il valore potenziale dei contenuti.”