E dopo la semina, venne il raccolto.
Che “Mine vaganti” potesse essere apprezzato dall’Academy italiana dell’Ente Premio David di Donatello era previsto. Undici nomination in tutte le più rilevanti categorie sono la conferma di un film bello e intenso, come da tempo Ozpetek non ne faceva. Tante conferme e lo stupore della bellezza salentina a fare da sfondo.
Ma la notizia vera, non me ne vogliano i colleghi e gli amici di Fandango, è la categoria cortometraggi: su cinque nomination ben tre sono corti girati in Puglia con il nostro sostegno economico e logistico.
Sono “Passing time” di Laura Bìspuri, “L’altra metà” di Pippo Mezzapesa e “Uerra” di Paolo Sassanelli.
Ed io sono così soddisfatto di veder crescere questi autori sotto i nostri occhi che davvero non ci sono parole. Abbiamo seminato, stiamo raccogliendo.