Illuminazione
Oggi compio trentacinque anni, allora mi sento molto saggio e metto in correlazione fra loro due notizie, distanti qualche mese, l’una dall’altra.
Chi ama capire dove sta andando questo Paese, capirà.
A presto per la prossima puntata del mio ragionamento…
Prima notizia
“Utilizzare Roma come set cinematografico sarà sempre più oneroso per le case di produzione. Secondo quanto riportato oggi dall’edizione romana del Sole 24 Ore, l’attuale tariffario che stabilisce i prezzi per girare film o spot pubblicitari nella Capitale subirà rincari fino al 90%. Nel 2009 il Comune ha incassato 358 mila euro per riprese cinematografiche, stampe, pubblicazioni, rilascio copie e diritti diversi, mentre nel primo semestre 2010 le entrate hanno raggiunto i 160 mila euro. Secondo Umberto Croppi, assessore alla Cultura del Comune “alcuni luoghi sono unici al mondo ed è giusto farli pagare, soprattutto se vengono usati in spot di multinazionali che vendono in tutto il mondo”. Prima del tariffario, in vigore in via transitoria da sei mesi, il prezzo veniva concordato direttamente con le singole produzioni. Perplessi i produttori: “Si tratterà comunque di incassi minimi – ha dichiarato Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya e presidente dell’Unione Produttori dell’Anica – che non giustificano questa politica commerciale. Bisogna investire piuttosto sullo sviluppo dell’attività industriale in loco. Non ha senso occupare una via con sei camion per girare in un appartamento. Se le istituzioni offrissero incentivi a chi torna ad utilizzare i teatri di posa si potrebbero liberare le strade e far tornare a lavorare maestranze di qualità che a Roma hanno una grande tradizione”.
Seconda notizia
La decisione presa ieri dal Comune di Milano
Ieri il Consiglio comunale di Milano, al termine di una discussione in cui era a tema il bilancio, ha preso la decisione di abolire la tassa di occupazione del suolo pubblico per riprese di cinema e tv. La decisione è seguita all’approvazione all’unanimità da parte di 48 consiglieri della delibera presentata dall’assessore alla cultura Massimiliano Finazzer Flory con cui si intendeva modificare il Cosap (Canone per l’occupazione permanente di spazi e aree pubbliche) in favore della promozione delle attività cinematografiche che scelgono la città di Milano come set. Negli ultimi mesi le richieste di girare lungometraggi o corti su suolo milanese sono aumentate del 30%, dimostrando un interesse culturale verso il territorio della città che l’assessore e il Comune hanno deciso di incentivare. L’emendamento presentato, che ha portato all’abolizione dell’imposta, è stato, inoltre, il frutto di un’azione condivisa dagli opposti schieramenti politici, essendo stata presentata dal capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino, insieme con il capogruppo della Lega, Matteo Salvini. I primi a beneficiare di questo nuovo stato di cose saranno Aldo, Giovanni e Giacomo, la cui produzione del nuovo film, che sarà girato proprio nel capoluogo lombardo, sta per iniziare.
Infine, l’assessore ha annunciato anche altre iniziative collegate a questa delibera a favore del cinema: convenzioni con Milano Ristorazione e con gli alberghi per gli attori e le troupe, nuove location, destinare Palazzo Morando alle anteprime dei film, un agente della polizia locale dedicato alla gestione della viabilità in occasione delle riprese.