L’Udinese.
Su “Il sole 24 ore” di ieri veniva dedicato un lungo articolo di analisi del bilancio della società di calcio Udinese, la quale chiude l’anno 2010 con un fatturato di 56 milioni di euro e il campionato di serie A dello scorso anno al quindicesimo posto. Non proprio ai primissimi posti. Il che mi ha fatto venire una curiosità e sono andato a pescare questo focus sull’Inter: il costo del personale nel 2010 è stato di 141,95 milioni, su un valore della produzione di 210,45 milioni, escluse le plusvalenze da calciomercato, pari a 7,5 milioni. Indice di fragilità è il patrimonio netto consolidato: a fine giugno era negativo per 122,8 milioni, contro debiti verso banche per 209 milioni (e 35 milioni di liquidità).
Poi ieri ho navigato alla ricerca di notizie sull’investimento dello Stato in banda larga ed ecco qua:
“Tra le “sorprese” del maxi-emandamento “Milleproroghe” troviamo lo spostamento di 30 milioni al digitale terrestre del già irrisorio budget di 100 milioni, assegnato allo sviluppo della banda larga lo scorso gennaio dal comitato interministeriali per lo sviluppo economico. Se quindi in due anni fa il Governo parlava di investimenti per 1.300 milioni di euro, ora nel portafoglio rimangono solo 70 milioni. I dati diffusi questa settimana da Assoinform parlavano di una penetrazione della banda larga in solo il 49% delle famiglie, a conferma del persistere di una forte digital devide nel nostro Paese e della forte probabilità che l’obiettivo – assegnato dalla UE – di rendere disponibile a tutti i cittadini italiani il collegamento veloce entro 2013 non sarà raggiunto. Un gap tecnologico che molto spesso sottolineato dagli esperti e dalla setssa Confindustria non ha solo pesanti impatti sulle attività dei singoli ma anche sulle imprese e sull’intero sistema Paese, che si rifila sempre più obsoleto.” (cit. www.e-duesse.it).
Poi ho controllato bene e letto e riletto le cifre del Fondo unico dello spettacolo, quel fondo statale da cui si finanzia cinema, teatro, musica, danza che mette insieme ad oggi 231 milioni di euro meno i 27 non finanziati dal Milleproroghe perché legati alla presunta vendita delle frequenze radiotelevisive del DTT (il digitale terrestre di cui sopra che sarà messo all’asta nel cosiddetto beauty contest – nome di vera fantasia – non si sa bene quando).
Morale: l’Udinese calcio vale un quarto del Fus, l’Inter calcio vale più del Fus.
E non ho bisogno di fare alcun commento. Vero?