Harry Potter e noi.
Rimango esterrefatto dinanzi ai numeri di Harry Potter la cui stringa Cinetel riporto sotto:
1 0 HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE – PARTE 2 (HARRY POTTER AND THE DEATHLY HALLOWS: PART 2) WARNER BR 5gg 5466642,32 0 1008 5423,26 0 1008 0 10539322,94 13/07/2011
Quel 1.008 è il numero di schermi in cui il film è uscito in Italia cinque giorni fa. Milleotto schermi. Con una media copia di 5.423 € a schermo. Numeri pazzeschi.
Che dicono non della (indiscutibile) forza del film, quanto della inane e svogliata capacità dei distributori italiani (e degli esercenti) di rischiare qualcosa in più d’estate, puntando al pubblico di nicchia, che c’è, ma non ha voce né prodotto ed è costretto a rimanere in casa o a riversarsi nei tristi solchi dei percorsi del consumo estivo.
E questi numeri mi convincono che avevamo ragione Angelo Ceglie ed io, quando in un Consiglio di Amministrazione della AFC della lontana primavera 2008 lanciammo l’idea di un circuito di sale di qualità che, grazie ai fondi strutturali veicolati dalla Regione Puglia è diventato D’Autore.
Avevamo e abbiamo ragione se si prende ad esempio cosa è successo in questo weekend con la sala ABC di Bari che sabato e domenica fa 150 spettatori paganti per una rassegna in pellicola di titoli del passato.
Avevamo ragione. Ma non tutti lo hanno ancora capito.