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Opinioni

“Ancora parole dure da parte del ministro per i Beni Culturali, Giancarlo Galan, contro il Festival dio Roma. Intervistato dal ‘Corriere della sera’ di oggi Galan, che ha partecipato alla proiezione del film ‘Il cuore grande delle ragazze’ di Pupi Avati in concorso a Roma, non rinuncia a specificare il suo pensiero sul festival romano: “Sono venuto perché è mio compito fare anche delle cose che non avrei voglia di fare. Continuo a pensare che questo festival sia un doppione di quello veneziano, una brutta copia, e in quanto tale sia perciò dannoso per il Paese. Mi fa impazzire l’idea che la signora Detassis e il signor Müller, vale a dire i responsabili artistici dei due festival, siano andati in giro per il mondo cercando di rubarsi i film da portare in concorso. Venezia ha una storia e un prestigio che Roma non ha e non potrà avere” Chiudere il festival, quindi?: “Io dico che non devono imitare Venezia. Roma deve diventare il centro del mercato cinematografico. Punto. Si inventino un evento che sia orientato al mercato del cinema. Ne ho già parlato con Alemanno e credo che sia d’accordo”. A proposito dello scongelamento dei 270mila euro circa, che il Ministero eroga a favore del mercato del festival (Business Street), Galan chiosa: “Li scongeleremo a condizione che ci sia un progetto speciale dedicato allo sviluppo del mercato cinematografico”

Fonte: E-duesse

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