Diario
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Anno nuovo, nuove sfide per il cinema mondiale.

Buone notizie, anche se controverse, arrivano di là dall’Atlantico.
Angelo Aquaro di Repubblica scrive quest’oggi dagli Usa questo pezzo, da meditare.

Buon anno agli amanti del cinema.

NEW YORK – Riponete i fazzoletti. Mentre piangevamo la sua scomparsa, il cinema, quello vero, il filmone da assaporare spaparanzati in poltrona, sul grande schermo, è risorto. Per la prima volta in sette anni le vendite dei biglietti del cinema hanno surclassato quelle dei dvd. Il futuro? “Mp3″ universali da scaricare online.

Non succedeva dal 2002, l’anno che sembrava aver segnato per sempre il trionfo del consumo domestico, nutrito dal boom del cinema da casa, le vendite record dei dvd e degli impianti di home theatre che avevano mandato in pensione vecchi televisori e stereofonia. Quasi dieci miliardi di dollari (9,87 per la precisione) gli incassi al botteghino nel 2009, il 10% in più rispetto all’anno prima, contro gli 8,73 miliardi delle vendite dei dvd (meno 13 per cento), comprensive anche dell’ultima meraviglia, i dischi ad alta definizione Blu-Ray.

Ma, come in ogni buon film che si rispetti, anche qui si nasconde il colpo di scena. Perché la rivincita del vecchio cinema non è una buona notizia per Hollywood. Anzi. Il boom dell’home entertainment aveva spinto le major a rifare i conti e puntare sugli incassi dei dvd per fare i grandi numeri: quasi la metà dei profitti arrivavano dalla vendita dei film a casa. Ora bisognerà ritarare un po’ tutto, suggerisce il Wall Street Journal, che sottolinea fra l’altro come le grandi case non a caso preferiscano già puntare sui kolossal tipo “Transformers” e “Harry Potter” per fare il grande botto al botteghino. “La gente è ancora innamorata del cinema – dice Tom Adams, il presidente dell’Adams Media che ha fornito i dati del sorpasso – però sceglie lo spettacolone, qualcosa che ripaghi davvero i dollari spesi”. Del resto i cinema americani saranno anche belli (multisale, megaschermi, poltrone avvolgenti come divani e proiezioni continue dalla mattina alla notte) ma anche cari: una media di 12,5 dollari a biglietto più un altro dollaro e mezzo per le prenotazioni via Internet che si diffondo sempre di più. Fandango, il più grande rivenditore di biglietti via web, oggi acquistato attraverso Comcast dalla Nbc Universal, ha appena lanciato anche un’applicazione per iPhone.

Ma che cosa c’è dietro il calo dei dvd? Davvero i consumi casalinghi sono diminuiti? Anche qui, piccolo colpo di scena. La verità è che i consumi stanno cambiando. Soprattutto negli Usa c’è l’impennata dei dvd in affitto, grazie anche al successo di RedBox, una società che offre meno titoli ma a un prezzo più che invitante: 1 dollaro al giorno. Per questo la crescita del settore (l’affitto sale del 5,5%) non si traduce in una fetta di guadagni più ampia (8,15 miliardi nel 2009 contro gli 8,11 del 2008): per la rabbia delle major, che fanno di tutto per ritardare la possibilità di affittare, anziché acquistare, il dvd. I Blu-Ray, poi, che portano nelle casse dei produttori molti più dollari (22 contro i 17 di un dvd normale) costituiscono ancora una fetta minima.

Ma la vera novità è l’online. Lentamente ma inesorabilmente crescono sia vendita che affitto di film sul web. Un fenomeno destinato a svilupparsi ancora di più ora che i grandi nomi del cinema e dell’informatica – dalla Warner Bros alla Disney passando per Microsoft e Intel – stanno per lanciare il formato standard del cinema digitale, una sorta di “mp3 del cinema”, che permetterà ai consumatori di vedere i film su qualsiasi tipo di supporto. Insomma il boom del vecchio cinema è un ritorno, sì, ma al futuro. E ancora tutto da decifrare.”

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