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15/04/2019

Al via la programmazione primaverile di OLES: tante novità e anticipazioni

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Prende il via la nuova programmazione primaverile di OLES: tante anticipazioni e novità per la Stagione 2019.

È un nuovo ricco cartellone quello presentato dall’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES per la programmazione primaverile 2019. Un mix di tradizione e novità con alcune gradite sorprese che arricchiscono il percorso artistico di OLES cominciato appena due anni fa.

 

FESTIVAL DI PASQUA E PRIMAVERA

Il 16 aprile prende il via la prima edizione del “Festival di Pasqua e Primavera” sotto la direzione artistica di Giandomenico Vaccari e il coordinamento artistico di Maurilio Manca. Il Festival è realizzato grazie al sostegno e al finanziamento della Regione Puglia e dell’Assessorato all’industria turistica e culturale, con le preziose collaborazioni del Teatro Pubblico Pugliese e di Apulia Film Commission.

La musica sacra, declinata anche attraverso il linguaggio contemporaneo, caratterizza i primi due appuntamenti del Festival eseguiti durante la Settimana Santa. S’inaugura martedì 16 alle 19.30 a San Vito dei Normanni, nella Basilica di Santa Maria della Vittoria (ingresso libero), con l’esecuzione in prima mondiale del brano di Luigi Morleo I passiuna tu Christù per contralto, percussioni e orchestra, abbinato allo Stabat Mater per contralto, archi e continuo di Antonio Vivaldi e La grande Pasqua russa di Rimskij-Korsakov, con la partecipazione del contralto Tina D’Alessandro e la direzione di Christian Deliso. Alle percussioni è lo stesso Morleo che con I passiuna, commissionata per l’occasione da OLES, dà forma musicale all’antico testo in lingua grika dedicato alla passione di Gesù Cristo presentando, alla sua maniera, una cifra stilistica originale e al tempo stesso legata alla tradizione etnico-popolare.

Si entra nel vivo del rito del Venerdì Santo con il concerto del 19 aprile, alle 13, presso la Cattedrale di Nardò (ingresso libero) che prevede l’esecuzione delle Sette ultime parole di Cristo sulla Croce di Franz Joseph Haydn nella versione per orchestra del 1785. A dirigere OLES la bacchetta del maestro salentino Eliseo Castrignanò.

Una vera rarità caratterizza la terza serata in programma al Teatro Apollo di Lecce, sabato 27 aprile alle 20.45 (ingresso 10 euro): il pubblico potrà assistere, infatti, alla proiezione del film “Frate Sole” (1918) di Mario Corsi, incentrato sulla vita di San Francesco d’Assisi, con la sonorizzazione dal vivo dell’Orchestra OLES e il Coro Opera in Puglia chiamati a cimentarsi, in sincrono con le immagini, nella complessa partitura di Luigi Mancinelli, proposta per la prima volta in tempi moderni nella versione originale per organico sinfonico. Emanuela Aymone è il maestro del Coro, sul podio a dirigere OLES il maestro Gioele Muglialdo.

Si prosegue con il concerto del 1 giugno, sempre al Teatro Apollo (ore 20.45), per le celebrazioni della Festa della Repubblica (ingresso 10 euro). Sul palco, per questa importante ricorrenza, la pianista Gloria Campaner e il direttore Michele Nitti, in un programma assolutamente da non perdere: il Concerto in la min. op. 54 per pianoforte e orchestra di Robert Schumann e la Sinfonia n. 9 in mi min. “Dal Nuovo Mondo” op. 95 di Antonín Dvořák.

Il Festival si chiude con il Concerto Sinfonico del 7 giugno presso il Chiostro dell’ex Convitto Palmieri di Lecce (ingresso 10 euro). Sarà Alvise Casellati a dirigere OLES nella Sinfonia n. 3 “Eroica” di Beethoven e il Concerto n. 2 in re min. op. 22 per violino e orchestra di E. Wienavski, interpretato dal virtuoso violinista ucraino Oleksandr Semchuck.

 

RASSEGNA MUSICA E CINEMA

Nella programmazione primaverile di OLES s’inserisce la rassegna concertistica itinerante “Musica e Cinema” che si propone di indagare il processo musicale nel cinema e diffondere la conoscenza del repertorio a esso legato.

La rassegna, finanziata dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma Straordinario 2018 in materia di Cultura e Spettacolo, comprende concerti e attività didattico-formative dedicate al rapporto tra immagini e sonoro, percepiti spesso come un unico messaggio.

Dopo il concerto inaugurale del 7 aprile, al Teatro Apollo, dedicato a Nino Rota (Nino Rota. Musica per il cinema) e inserito fra gli eventi di apertura del XX° Festival del Cinema Europeo, la rassegna prosegue il 5 giugno, alle 20.45, all’Ex Convitto Palmieri di Lecce con il concerto Music Movies affidato all’OLES Ensemble e alla direzione del maestro Eliseo Castrignanò. Il ricavato del concerto sarà devoluto in beneficenza a favore dei progetti dell’associazione Tria Corda Onlus, che collabora alla rassegna anche con l’organizzazione di incursioni musicali nei reparti dell’Ospedale Vito Fazzi. La musica da film è sempre al centro del programma del concerto con brani celebri tratti da La vita è bella, Titanic, Il postino, C’era una volta il West, Nuovo Cinema Paradiso, Psycho, e altri ancora.

Il concerto sarà eseguito anche in decentramento in dieci scuole della provincia, per educare e avvicinare giovani e giovanissimi a questo specifico repertorio. All’approfondimento del lavoro del compositore e all’evoluzione del linguaggio musicale nel cinema è, invece, dedicato il Workshop “La musica per immagini” del 23 maggio (ore 9.00-14), previsto al CineLab “G. Bertolucci” di Lecce e aperto agli studenti dei Conservatori, del DAMS, dei Licei e degli Istituti superiori, con l’intervento di esperti, registi e compositori. Il workshop è organizzato in collaborazione con l’Apulia Film Commission, l’Orchestra Italiana del Cinema, il Conservatorio di Musica “T. Schipa” di Lecce, l’Università del Salento-DAMS, partner di progetto.

OPERA IN PUGLIA 2019

Prime anticipazioni sulla Stagione lirica 2019 di «Opera in Puglia», primo circuito lirico del Mezzogiorno d’Italia. Due grandi titoli del repertorio operistico, amatissimi dal pubblico, saranno portati sulle scene del Teatro Politeama Greco di Lecce: Carmen di George Bizet prevista il 17 e il 20 ottobre, e Rigoletto di Giuseppe Verdi, l’8 e il 10 novembre 2019. Prossimamente saranno fornite ulteriori informazioni anche su biglietti e abbonamenti.

OPEN ORCHESTRA

Prosegue il progetto Open Orchestra, avviato grazie alla collaborazione siglata tra il Polo Biblio Museale, OLES e la Provincia di Lecce, che prevede l’apertura degli spazi del Convitto Palmieri alle prove dell’Orchestra per i mesi di aprile e giugno, con la possibilità di prove aperte per tutti il 18 aprile e il 6 giugno (dalle 10 alle 12). L’iniziativa si inserisce nelle attività della Biblioteca Bernardini tese a coinvolgere i giovani e riflette gli obiettivi di OLES all’apertura della grande musica verso la città, dentro e fuori le sale da concerto.

 

I biglietti dei singoli concerti saranno disponibili a breve presso il Castello Carlo V e al botteghino del Teatro Apollo la sera del concerto.

 

Info e contatti

M: info@orchestrasinfonicaoles.com

W: orchestrasinfonicaoles.com

FB: Orchestra OLES

 

 

11/04/2019

Il Bifest festeggia i suoi primi dieci anni – Il grande cinema torna protagonista a Bari

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Il Bif&st-Bari International Film Festival si svolgerà dal 27 aprile al 4 maggio 2019 con la direzione di Felice Laudadio e la presidenza di Margarethe von Trotta. L’edizione del decennale celebrerà i 90 anni di Ennio Morricone con una vastissima retrospettiva di film da lui musicati, due mostre fotografiche ed una serie di incontri che arricchiranno una kermesse che, come ogni anno, comprende centinaia di proiezioni ed eventi speciali ad animare per otto giorni il capoluogo pugliese.

La decima edizione del Bif&st-Bari International Film Festival – posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – si svolgerà dal 27 aprile al 4 maggio 2019 nel Teatro Petruzzelli, nel Multicinema Galleria e nell’appena restaurato Teatro Margherita, promosso dalla Regione Puglia con la collaborazione del Comune di Bari e prodotto dalla Fondazione Apulia Film Commission.

Ideato e diretto da Felice Laudadio, presieduto dalla regista Margarethe von Trotta, presidente onorario Ettore Scola (già presidente dal 2011 fino alla sua scomparsa nel 2016), il Festival festeggia quest’anno i suoi primi dieci anni insieme ai 90 anni di Ennio Morricone al quale, nella serata inaugurale al Teatro Petruzzelli, il 27 aprile, verrà conferito il “Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence” alla presenza di altre tre prestigiose personalità del cinema italiano: i Premi Oscar Nicola Piovani, Gianni Quaranta e Giuseppe Tornatore. Al più importante compositore vivente di musiche per film, due volte Premio Oscar, verranno anche consegnate, nella mattinata dello stesso 27 aprile al Teatro Petruzzelli, le Chiavi della Città. Il Festival gli dedicherà una retrospettiva composta da 42 film da lui musicati, scelti fra gli oltre 520 titoli della sua filmografia, una grande mostra fotografica allestita all’interno del meraviglioso Colonnato della Provincia di Bari e una serie di otto incontri con alcuni registi dei film da lui musicati. Sono attesi Giuliano Montaldo, Roberto Faenza, Dario Argento, Ricky Tognazzi, Simona Izzo e Marco Bellocchio.

Anche l’evento inaugurale del Festival al Teatro Petruzzelli sarà un tributo, seppure indiretto, a Ennio Morricone, con la proiezione al Teatro Petruzzelli del film muto Napoli che canta realizzato nel 1926 da Leone Roberto Roberti, padre di quel Sergio Leone per il quale Morricone ha composto le musiche di tutti i suoi film. La pellicola restaurata da Paolo Cherchi Usai per il George Eastman Museum di Rochester, sarà accompagnata dall’esecuzione dal vivo di canzoni e musiche della grande tradizione napoletana ad opera di Lina Sastri.

Il 4 maggio, nella giornata finale della kermesse barese seguita ogni anno da oltre 75.000 spettatori e impostasi ormai fra le quattro manifestazioni cinematografiche italiane più importanti e la prima del Mezzogiorno d’Italia, sarà invece un altro attesissimo evento speciale, la presentazione in world première del restauro curato dalla Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Polvere di stelle di Alberto Sordi, girato in parte a Bari, e in particolare al Petruzzelli, nel 1973 nella versione integrale di 152 minuti filologicamente ricostruita dal direttore della fotografia Beppe Lanci e dall’ingegnere del suono Federico Savina, con la supervisione della Conservatrice Daniela Currò e di Sergio Bruno.

Tra i due appuntamenti, Il Bif&st-Bari International Film Festival proporrà, come ogni anno, un programma ricchissimo di proiezioni, incontri ed eventi speciali, celebrando il suo decennale (l’edizione pilota – detta anche edizione Zero – si svolse nel gennaio 2009) con una mostra fotografica sui talents coinvolti nelle varie edizioni, allestita su grandi pannelli tutt’intorno al Teatro Petruzzelli.

Le “Lezioni di Cinema” mattutine vedranno avvicendarsi sul palco del Teatro Petruzzelli sei prestigiose personalità del cinema e dell’audiovisivo al termine della proiezione di un film da loro diretto o interpretato: Roberto Andò, Paola Cortellesi, Paolo Del Brocco, Valeria Golino, Roberto Herlitzka e Valerio Mastandrea saranno al centro di una delle sezioni più affollate del Festival e a ciascuno di loro verrà conferito – in serata di gala al Petruzzelli – il Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence, riproduzione in platino del celebre profilo di Fellini disegnato da Ettore Scola.

Il Bif&st 2019 renderà omaggio a due grandi figure del cinema internazionale scomparse negli ultimi mesi: il 27 aprile verrà ricordato Bruno Ganz con la proiezione di In Times Of Fading Light (2017) che si aggiungerà a quella del suo ultimo film, The Witness (incluso nella sezione Anteprime internazionali) introdotto da un ricordo della sua amica Margarethe von Trotta e con il conferimento del Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence alla memoria mentre Bernardo Bertolucci il 29 aprile – ad un anno esatto dalla presentazione in anteprima mondiale al Teatro Petruzzelli, alla sua presenza, della copia restaurata di Ultimo tango a Parigi – sarà omaggiato con la proiezione di due filmati inediti di Monica Maurer e Stefano Landini e la presentazione del numero speciale della storica rivista “Bianco e Nero”, diretta da Felice Laudadio, interamente dedicato al grande cineasta.

Sette le anteprime italiane assolute ospitate dal Teatro Petruzzelli, ogni sera, in una sezione non competitiva che comprende alcuni film italiani in anteprima mondiale: Non sono un assassino di Andrea Zaccariello con Riccardo Scamarcio, Alessio Boni, Claudia Gerini e Edoardo Pesce, Il Grande Spirito di Sergio Rubini protagonista lo stesso Rubini con Rocco Papaleo e Bianca Guaccero e Passeggeri notturni di Riccardo Grandi, dal romanzo omonimo di Gianrico Carofiglio, con Claudio Gioè e Nicole Grimaudo.

Anteprime italiane o internazionali sono parte anche del programma del Panorama internazionale, sezione competitiva di cui fanno parte 12 film provenienti da tutto il mondo che verranno giudicati da una giuria internazionale composta dal critico cinematografico britannico Derek Malcolm (presidente), dallo sceneggiatore e regista Francesco Bruni, dall’attrice Giuliana De Sio, dallo scrittore e regista Salvatore Maira e dalla giornalista e critica polacca Grazyna Torbicka.

La sezione Italian Film Fest, in programma al Multicinema Galleria, include i migliori film italiani dell’anno selezionati dal direttore del Festival. I premi conferiti dalla giuria stabile dei critici del Bif&st, che saranno consegnati una sera dopo l’altra dal 27 aprile al 4 maggio al Teatro Petruzzelli con i vincitori protagonisti di un “Focus su…” condotto da Franco Montini al Teatro Margherita sono: premio Monicelli (regia) a Matteo Garrone per Dogman; premio Cristaldi (produttore) per Suspiria a Luca Guadagnino, Mario Morabito, Francesco Melzi D’Eril; premio Tonino Guerra (soggetto) a Mario Martone e Ippolita Di Maio per Capri Revolution; premio Luciano Vincenzoni (sceneggiatura) a Maurizio Braucci, Claudio Giovannesi, Roberto Saviano per La Paranza dei Bambini; premio Anna Magnani (attrice protagonista) ad Alba Rohrwacher per Troppa Grazia; premio Vittorio Gassman (attore protagonista) ad Alessandro Gazale per Ovunque Proteggimi; premio Alida Valli (attrice non protagonista) a Marina Confalone per Il vizio della speranza; premio Alberto Sordi (attore non protagonista) a Edoardo Pesce per Dogman; premio Morricone (musiche) a Sasha Ring e Philipp Thimm per Capri Revolution; premio Rotunno (fotografia) a Daniele Ciprì per Il Primo Re e La paranza dei bambini; premio Ferretti (scenografia) a Dimitri Capuani per Dogman; premio Perpignani (montaggio) a Walter Fasano per Suspiria; premio Tosi (costumi) a Viorica Petrovici per Menocchio; premio Vittorio De Seta (miglior documentario) a Stefano Savona per La strada dei Samouni.

Un’altra sezione competitiva di ItaliaFilmFest include 15 Opere prime e seconde che saranno giudicati da 30 spettatori selezionati coordinati dalla scrittrice e sceneggiatrice Lidia Ravera e premiati nella serata del 3 maggio. Nella sezione Nuovo cinema italiano in anteprima assoluta saranno inoltre presentati cinque film di recentissima produzione.

Le Retrospettive del 10° Bif&st, sotto il titolo “La Storia e la Memoria” includono, oltre a quella dedicata a Ennio Morricone, la rassegna “Intolerance” con 14 film sul tema dell’intolleranza e della violenza e “Blumhouse Retrospective” dedicata alla celebre casa di produzione fondata da Jason Blum, organizzata in collaborazione con Universal Pictures Italia.

Altri eventi del Festival saranno il ciclo di proiezioni e incontri “Cinema e Scienza” che con 7 film affronterà, quest’anno, la fondamentale questione dell’acqua, la rassegna “Tortura Diritto Cinema” con 4 film che offriranno lo spunto per discutere dell’attualissima, tragica vicenda delle torture e delle sevizie inflitte da esseri umani ad altri esseri umani, la Sezione “Cinema e Medicina” dedicata alla proiezione di vari film legati al tema della salute con dibattiti e discussioni, con la partecipazione di medici, psicologi e sociologi, oltre a laboratori di formazione intorno ai mestieri del cinema, dimostrazioni delle potenzialità creative e produttive del cinema interattivo.

Il Bif&st – al quale collaborano l’Università degli Studi, il Politecnico di Bari e Aeroporti di Puglia – si avvale di SIAE quale main sponsor e della sponsorship di Confindustria Bari e Bat; ANCE Bari e Bat; Gruppo Menelao di Michele Boccardi; Gruppo Marino/Renauto; Monile/MarioMossa Gioielliere; SAICAF Il Caffè. Media partner del Bif&st sono RAI (main media partner), Corriere della Sera/Corriere del Mezzogiorno, La Repubblica, National Geographic e IlikePuglia.

PROGRAMMA

INTERVENTO DI FELICE LAUDADIO

 

05/04/2019

“Lo Spietato” di Renato De Maria dal 8 al 10 aprile al Cinema e dal 19 aprile su Netflix

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È un film che punta a raccontare una storia vera: la vicenda di un gangster che, negli Anni ‘80, dalla Calabria parte alla conquista di Milano. È “Lo spietato” di Renato De Maria che per tre giorni, da lunedì 8 a mercoledì 10 aprile, sarà nelle sale cinematografiche. Da venerdì 19 aprile, invece, il lungometraggio sarà possibile vederlo su Netflix. Girato in Puglia per un mese (novembre – dicembre 2018) tra Bari, Foggia, Accadia (in provincia di Foggia) e Margherita di Savoia (BAT provincia), il film è interpretato da Riccardo Scamarcio e Sara Serraiocco e con Marie-Ange Casta, Alessandro Tedeschi, Alessio Pratico’ e Ignazio Oliva.

È una specie di commistione di diversi generi cinematografici, una storia di gangster, ma anche una comedy e un racconto del sociale nella Milano del boom economico degli ‘80 -commenta il regista Renato De Maria-. L’abbiamo definita, appunto, una gangster –comedy: è un racconto cinematografico puro. Il protagonista, così come i due dei miei precedenti “Paz” e “Vita oscena”, vive una sorta inadeguatezza nella società in cui vive, anche se in un modo diverso. Certa di vivere in I classe, anche se quando è nato gli hanno assegnato un biglietto di II classe. Vive in un posto che non gli è stato assegnato dal destino, quindi dell’alta società milanese ha l’ambizione di essere un imprenditore”.

Tra il regista Renato De Maria e l’attore e produttore pugliese Riccardo Scamarcio, c’ è un sodalizio artistico che li lega a diversi film. “Con De Maria in questi ultimi anni, abbiamo sempre lavorato insieme – precisa Scamarcio-. De Maria mi ha permesso di confrontarmi con un certo tipo di cinema, quello a lui più congeniale che tasta il genere e l’analisi sociale. Nel personaggio “Lo spietato”, pur essendo un calabrese emigrato a Milano e vissuto nelle sue periferie, c’è una voglia di emanciparsi e di vivere un’ascesa nel mondo capitalistico. Il film, comunque, si muove su due fronti: da una parte il genere cinematografico gangster, dall’altra raccontiamo la società di quel periodo, ma con grande ironia”.

Scritto da Renato De Maria, Valentina Strada e Federico Gnesini, il film è prodotto da Angelo Barbagallo per BIBI Film con Rai Cinema e con il contributo di Apulia Film Fund della Regione Puglia (430.151,50 euro) a valere su risorse del POR Puglia 2014/2020 e con il sostegno di Apulia Film Commission. Per la realizzazione del film sono stati impiegati 34 unità lavorative pugliesi.

 

29/03/2019

Presentata a Roma la XX edizione del Festival del Cinema Europeo

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Stefania Sandrelli e Aleksandr Sokurov insieme a Nino Frassica, Paola Minaccioni, Alessandro Siani per la sezione “Nuova Commedia Italiana” e Luciana Castellina, Fulvio Lucisano, Carlo, Luca e Silvia Verdone sono i protagonisti della XX edizione del Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, in programma a Lecce dall’8 al 13 aprile 2019 presso il Multisala Massimo.

Il Festival, dallo scorso anno, è dedicato a Cristina Soldano, direttrice artistica sin dalla prima edizione, la cui passione, professionalità e dedizione sono state impulso vitale per la manifestazione tutta. In sua memoria, sarà consegnato il premio più importante, l’Ulivo d’Oro | Premio Cristina Soldano al Miglior Film a uno dei 12 titoli in concorso e provenienti da tutta Europa, scelto dalla giuria presieduta da Marco Müller.

Venti anni, un’occasione per festeggiare i successi e i traguardi raggiunti, proponendo un’edizione ricca di appuntamenti. E dieci anni del Premio Mario Verdone. Doppio anniversario e tante novità. Molte le anteprime e gli eventi speciali tra cui: “Il Campione” (01 Distribution) di Leonardo D’Agostini presente a Lecce insieme a Stefano Accorsi, Matteo Rovere, Sidney Sibilia, Paolo Del Brocco, Luigi Lonigro; “Fiore Gemello” (Fandango) di Laura Luchetti al Festival con Giuseppe Gallo e Gianluca Pignataro; “Ci alzeremo all’alba” (Aladino Production) di Jean-Marie Benjamin che introdurrà il film insieme al protagonista Andrea Solombrino e in presenza di S.E.R. l’Arcivescovo di Lecce Mons. Michele Seccia e dell’Arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo S.E.R. Mons. Franco Moscone; “Torna a casa Jimi!” (Tucker Film) presentato dal regista Marios Piperides e dall’attore protagonista Adam Bousdoukos.

Quest’anno la direzione del Festival ha deciso di attribuire a Luciana Castellina, da sempre “amica” della manifestazione, l’Ulivo d’Oro per il suo fondamentale contributo alla cultura e al cinema europeo e a Fulvio Lucisano l’Ulivo d’Oro per il suo fondamentale contributo al cinema italiano.

Accanto alla sezione competitiva, numerosi spazi di approfondimento, sezioni riservate a cortometraggi e a documentari che rappresentano un percorso di ricerca di nuovi temi e di nuovi linguaggi audiovisivi. In programma anche due Mostre fotografiche: “Stefania Sandrelli, Icone du Cinéma Italien” a cura di Antonio Maraldi presso l’ex Convento dei Teatini e “20 anni di Festival del Cinema Europeo” presso il Castello Carlo V.

 

LE SEZIONI DEL FESTIVAL

I PROTAGONISTI DEL CINEMA ITALIANO | STEFANIA SANDRELLI | 8 aprile

Stefania Sandrelli inaugura la XX edizione del Festival del Cinema Europeo la sera dell’8 aprile presso il Multisala Massimo. L’attrice riceve l’Ulivo d’Oro alla Carriera dopo un incontro con il pubblico condotto da Fabrizio Corallo.

I film in rassegna: Divorzio all’italiana di Pietro Germi (1961), La bella di Lodi di Mario Missiroli (1963), Sedotta e abbandonata di Pietro Germi (1964), Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli (1965), Il conformista di Bernardo Bertolucci (1970), C’eravamo tanto amati di Ettore Scola (1974), La chiave di Tinto Brass (1983), Evelina e i suoi figli di Livia Giampalmo (1990), Te lo leggo negli occhi di Valia Santella (2004) e La prima cosa bella di Paolo Virzì (2009).

Alla Sandrelli, oltre alla retrospettiva, è dedicata una Mostra fotografica dal titolo “Stefania Sandrelli, Icone du Cinéma Italien”, con le immagini dell’archivio del Centro Cinema Città di Cesena, curata da Antonio Maraldi.

 

I PROTAGONISTI DEL CINEMA EUROPEO | ALEKSANDR SOKUROV | 11 aprile

Il grande autore russo Aleksandr Sokurov è il “Protagonista del Cinema Europeo” in un omaggio curato da Massimo Causo che ripercorre i momenti salienti dell’opera del regista. Insignito di numerosi Premi in Festival internazionali come Berlino, Cannes, Locarno, Mosca, Toronto, Venezia durante la manifestazione salentina viene presentata la retrospettiva di alcuni dei suoi film più rappresentativi realizzati dalla seconda metà degli anni ’90 a oggi, tra cui l’intera tetralogia del potere: Toro, Moloch, Il Sole e Faust (Leone d’Oro a Venezia 68, nel 2011). In anteprima italiana anche A Russian Youth di Alexandr Zolotukhin, ex allievo di Sokurov che ne ha firmato la produzione creativa, presentato al Forum della scorsa Berlinale.

L’11 aprile il Festival del Cinema Europeo dedica un’intera giornata a Sokurov con una master class, moderata da Massimo Causo con Aliona Schumakova, al Multisala Massimo. In serata, all’autore viene consegnato l’Ulivo d’Oro alla Carriera, al termine di un incontro col pubblico condotto da Marco Müller. A seguire la proiezione di Russian Ark (Arca Russa), scelto dallo stesso Sokurov e pellicola a lui molto cara, che in uno straordinario e unico piano sequenza racconta 300 anni di storia russa attraversando i saloni dell’Ermitage di San Pietroburgo. I film in programma: Francofonia – Il Louvre sotto occupazione (Francia, Germania, Olanda, 2015); Faust (Russia, 2011); Alexandra (Russia, Francia, 2007); Il sole (Russia, Italia, Svizzera, Francia, 2005); Padre e figlio (Russia, Germania, Italia, Olanda, 2003); Toro (Russia, 2001); Moloch (Russia, Germania, Giappone, Italia, Francia, 1999); Madre e figlio (Russia, Germania, 1997); A Russian Youth di Alexandr Zolotukhin, produttore creativo Alexandr Sokurov (Germania, 2019).

 

I FILM IN CONCORSO

Dodici i film in anteprima nazionale selezionati da Alberto La Monica e Luigi La Monica, presentati dai registi o dagli attori protagonisti che incontrano il pubblico al termine della proiezione.

La Giuria del Concorso Lungometraggi “Ulivo d’Oro”, presieduta da Marco Müller e composta da Guillame Calop, Pippo Mezzapesa, Ana Urushadze e Olena Yershova, assegna l’Ulivo d’Oro “Premio Cristina Soldano al Miglior Film”, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia e il Premio per la Migliore Sceneggiatura. Sempre tra i film del Concorso, sono assegnati anche il Premio FIPRESCI (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), attribuito dalla Giuria composta da Francesco Grieco, Anders E. Larsson e Georgios Papadimitriou; il Premio Cineuropa attribuito dalla Giuria composta da Stefan Kitanov, Stefan Laudyn, Stefan Uhrik; il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per il Miglior Attore Europeo attribuito dalla Giuria presieduta da Laura Delli Colli; il Premio Agiscuola attribuito da una giuria di studenti delle scuole superiori di Lecce; il Premio del Pubblico attribuito tramite votazione dagli spettatori del Festival.

I 12 FILM

Blind spot di Tuva Novotny (Norvegia, 2018) racconta in un unico piano sequenza la lotta di una donna alle prese con i problemi adolescenziali della figlia. Ma una tragedia ben più grande colpirà l’intera famiglia.

Cronofobia di Francesco Rizzi (Svizzera, 2018), interpretato da Vinicio Marchioni che sarà al festival insieme al regista, è la storia di Michael Suter, un uomo misterioso e solitario che di giorno viaggia per la Svizzera in incognito, valutando il servizio alla clientela nei negozi e negli hotel, mentre la notte osserva in segreto la vita di una donna…

Genesis di Árpád Bogdán (Ungheria, 2018) intreccia la storia di un giovane rom, dall’infanzia interrotta per la perdita della propria famiglia a quella di una giovane avvocatessa, che assume la difesa di un uomo sotto processo per una serie di omicidi a sfondo razziale…

Her job di Nikos Labôt (Grecia, Francia, Serbia, 2018). Panayiota, casalinga trentasettenne analfabeta, conduce una vita tranquilla con il marito e i figli in un modesto quartiere di Atene. Per far fronte alla recessione economica è costretta a trovarsi un impiego per la prima volta nella sua vita…

Journey to a mother’s room di Celia Rico Clavellino (Spagna, 2018), segue le dinamiche tra madre e figlia, così delicate da diventare un groviglio. Le due donne dovranno fare i conti con una nuova fase della loro vita.

Jumpman di Ivan I. Tverdovskiy (Russia, Lituania, Irlanda, Francia, 2018) è la storia di Dennis cresciuto in un orfanotrofio. È un ragazzo speciale che, a causa di una rara malattia, è immune al dolore e questo lo rende popolare tra gli altri ragazzi. Un giorno la madre riappare dal nulla e lo porta con sé a Mosca…

Oray di Mehmet Akif Büyükatalay (Germania, 2019). Durante un litigio con la moglie Burcu, Oray pronuncia il termine islamico “talaq” che vuol dire separazione. L’Imam lo informa che dovrà separarsi da Burcu per tre mesi. Oray approfitta della pausa forzata dal rapporto con la moglie per iniziare una nuova vita, si trasferisce a Colonia ed entra a far parte di una nuova comunità musulmana, guidata dal giovane Imam Bilal…

Paper flags di Nathan Ambrosioni (Francia, 2018), è la storia di Charlie, una giovane ragazza che sogna di diventare un’artista, ma fa fatica a sbarcare il lunario. La sua vita viene stravolta quando riappare, dopo dodici anni di assenza, suo fratello Vincent appena uscito di prigione.

Stitches di Miroslav Terzić (Serbia, 2019) ispirato a una storia vera, è ambientato a Belgrado nei nostri giorni. Sono trascorsi 18 anni da quando la protagonista, una giovane sarta, era stata informata della morte improvvisa del figlio appena nato. La donna è ancora convinta che il bambino, in realtà, le sia stato portato via…

Summer survivors di Marija Kavtaradze (Lituania, 2018). Indre, una giovane e ambiziosa psicologa ricercatrice, ha acconsentito a seguire il trasferimento di due pazienti da un reparto psichiatrico a un altro in cambio di una serie di privilegi per la ricerca nella sua clinica. Si trova, però, a gestire un gruppo sgangherato nel lungo viaggio verso la nuova sede…

The pig di Dragomir Sholev (Bulgaria, 2018. Pig è un tredicenne in sovrappeso, che a scuola subisce quotidianamente atti di bullismo. Un giorno è vittima dello scherno anche del un nuovo arrivato Martin e, per sfuggire all’aggressione, Pig reagisce d’istinto sferrando un solo colpo, ma probabilmente letale…

Two for joy di Tom Beard (UK, 2018). Aysha è paralizzata dalla depressione da quando è morto suo marito e la situazione ha costretto la figlia adolescente ad addossarsi delle responsabilità enormi e il piccolo Troy a crescere senza figure adulte che si prendano cura di lui…

 

COMMEDIA EUROPEA E NUOVA COMMEDIA ITALIANA

Per la ventesima edizione il Festival del Cinema Europeo propone una sezione fuori concorso dedicata alla Commedia Europea e alla Nuova Commedia Italiana, con cinque lungometraggi europei in anteprima, proiezioni e incontri.

Da alcuni anni il Festival di Lecce si propone di portare avanti una riflessione sulla commedia europea e italiana insieme ad artisti, produttori, sceneggiatori e giornalisti. Quest’anno il Festival salentino allarga il proprio sguardo, rivolgendolo anche ai personaggi particolarmente rappresentativi del genere, ospitando a Lecce Nino Frassica, Paola Minaccioni e Alessandro Siani, che riceveranno l’Ulivo d’Argento per il loro contributo alla Nuova Commedia Italiana. I tre artisti incontrano gli studenti al mattino e il pubblico leccese in appuntamenti pomeridiani moderati da Valerio Caprara, Marco Giusti, Enrico Magrelli.

Martedì 9 aprile è la giornata dedicata a Paola Minaccioni con la proiezione di Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek (Italia, 2014); venerdì 12 aprile sarà ospite Alessandro Siani con proiezione del suo film Il principe abusivo (Italia, 2013); sabato 13 aprile è la volta di Nino Frassica con la proiezione di Il Bi e il Ba di Maurizio Nichetti (Italia, 1986).

I cinque film presentati in anteprima per la Commedia Europea:

Butterflies di Tolga Karaçelik (Turchia, 2018). Tre fratelli ritornano dopo 30 anni nel loro villaggio, su richiesta del padre appena morto, che nel suo testamento ha chiesto di essere sepolto solo quando le farfalle arriveranno nel villaggio per morire. I tre fratelli, che non si conoscono, saranno costretti a restare nel villaggio ad aspettare che il tempo scorra. Il percorso di reciproca conoscenza e di riscoperta del padre sarà un’occasione per conoscere meglio anche se stessi.

Happier times, Grump di Tiina Lymi (Finlandia, 2018) racconta la volontà di uno scontroso anziano che vuole morire, perché ha fatto tutto quello che doveva e la sua vita non ha più senso. Ma proprio quando la sua bara è ormai pronta, una nuova vita bussa alla sua porta…

Hopelessly devout di Marta Díaz de Lope Díaz (Spagna, 2018). Carmen, devota cattolica di Malaga, sta per essere eletta a capo della locale confraternita religiosa, ma tutto va in fumo quando le viene preferito il suo peggior rivale. Ma quella che all’inizio sembra una situazione terribile, potrebbe trasformarsi in un’opportunità per Carmen di realizzare il suo sogno.

I feel good di Benoît Delépine, Gustave Kervern (Francia, 2018). Monique dirige una comunità Emmaus nei pressi di Pau, nel Sud della Francia dove, dopo diversi anni, ritorna suo fratello Jacques, un buono a nulla con un’unica ossessione: trovare l’idea che lo renderà ricco. Più che una rimpatriata di famiglia, sarà lo scontro tra due visioni del mondo.

What Have We Done to Deserve This? di Eva Spreitzhofer (Austria, 2018) è la storia di Wanda, viennese, femminista e atea, che vede avverarsi il suo peggior incubo quando la figlia adolescente decide di convertirsi all’Islam e indossare il velo. La donna così vede il suo mondo capovolgersi, ma riesce a trovare un sostegno in Hanife – madre di un’amica della figlia – arrivata in Austria 35 anni prima insieme ai genitori per sottrarsi all’antiquata usanza che impone alle donne di coprirsi i capelli…

 

CAFFÈ CON presso LIBERRIMA/ALL’OMBRA DEL BAROCCO

In questa edizione il Festival del Cinema Europeo ha organizzato ogni giorno degli appuntamenti pomeridiani presso Liberrima/all’Ombra del Barocco, in cui il pubblico leccese e gli ospiti del festival, nel clima conviviale della libreria, potranno incontrare i protagonisti della sezione Nuova Commedia Italiana e Cinema e Libri.

Martedì 9 aprile incontro con Paola Minaccioni condotto da Enrico Magrelli; mercoledì 10 aprile Luciana Castellina presenta al pubblico, in un incontro condotto da Silvio Maselli, il suo Amori comunisti (edito da Nottetempo cronache); giovedì 11 aprile Carlo Verdone insieme a Enrico Magrelli presentano Carlo Verdone di Gian Luigi Rondi (edito da Edizioni Sabinae) che parte da un’intervista inedita realizzata da Gian Luigi Rondi un mese prima della sua scomparsa; venerdì 12 aprile è in programma l’appuntamento con il grande produttore italiano Fulvio Lucisano, presentato da Laura Delli Colli, autrice del libro Fulvio Lucisano. Sotto il segno del cinema (edito da Edizioni Sabinae); sabato 13 aprile incontro con Nino Frassica condotto da Marco Giusti.

 

ANTEPRIME ITALIANE | EVENTI SPECIALI | FUORI CONCORSO

Martedì 9 aprile sarà presentato in anteprima italiana Torna a casa Jimi! di Marios Piperides, già vincitore del premio per il miglior film nella sezione International “Narrative Competition” del Tribeca Film Festival, nelle sale italiane dal 18 aprile per Tucker Film. Il film è ambientato a Nicosia, Cipro, l’ultima capitale spaccata in due del pianeta. Secondo la legge, nessun animale, pianta o prodotto può essere trasferito dal settore greco di Cipro a quello turco. E viceversa. Così, quando il cane Jimi Hendrix attraversa accidentalmente la zona cuscinetto dell’ONU, il suo padrone rocchettaro Yiannis in procinto di lasciare l’isola per cercare fortuna altrove, deve invece fermarsi, facendo di tutto per riportarlo indietro.

Mercoledì 10 aprile è la volta di Ci alzeremo all’alba di Jean-Marie Benjamin, alla presenza del regista e del protagonista Andrea Solombrino. La storia di due ragazzi, Luca di 12 anni e Sebastiano di 13, che decidono di fare un’inchiesta su Padre Pio ripercorrendo le testimonianze e le storie di chi lo ha conosciuto. Con le loro biciclette, attraversano le strade del Gargano a caccia di testimoni autentici per scrivere un libro sul Frate di Pietrelcina. La loro ricerca – anche l’incontro delle nuove generazioni con la fede e con il carisma del Frate cappuccino- si intreccia alle vicende familiari dei due ragazzi. La famiglia di Luca e della sorellina Miranda è solida ed unita e si contrappone a quella di Sebastiano, con una mamma malata e un padre alcolizzato.

Giovedì 11 aprile la regista Laura Luchetti presenta in anteprima il lungometraggio prodotto da Picture Show Fiore gemello (Italia, 2018), insieme al produttore Giuseppe Gallo e il distributore Gianluca Pignataro, un progetto realizzato grazie anche all’Apulia Film Forum dell’Apulia Film Commission e distribuito da Fandango. Quest’opera ambientata in un Sud Italia pieno di bellezza e pericoli nascosti, racconta la storia di due adolescenti, Anna, il cui padre è stato assassinato, e Basim, un orfano immigrato. I due fuggono insieme verso un nuovo inizio, attraversando i paesaggi misteriosi della Sardegna, come fossero i protagonisti di una favola nera.

Venerdì 12 aprile Stefano Accorsi insieme al regista Leonardo D’Agostini presentano in anteprima il film Il campione (Italia, 2019). Giovanissimo, pieno di talento, indisciplinato, ricco e viziato, Christian Ferro è un fuoriclasse del calcio, tutto genio e sregolatezza, il nuovo idolo che ha addosso gli occhi dei tifosi di un’intera città e della serie A. Valerio Fioretti, solitario e schivo, con problemi economici da gestire e un’ombra del passato che incombe sul presente, è il professore che viene affiancato al giovane goleador quando – dopo l’ennesima bravata – il Presidente del club decide che è arrivato il momento di impartirgli un po’ di disciplina. Tra i due all’inizio saranno scintille, ma presto si troveranno l’uno accanto all’altro, generando un legame che farà crescere e cambiare entrambi.

 

WALTER CHIARI E LA PUGLIA | Mercoledì 10 aprile

Filmati inediti, aneddoti, racconti e sorprese a cura di Tatti Sanguineti

Il Festival del Cinema Europeo, grazie a Tatti Sanguineti, celebra il genio di Walter Chiari e punta i riflettori sulle sue origini pugliesi. Sanguineti, noto critico cinematografico e a lungo grande amico dell’attore, racconta aneddoti, curiosità e chicche sulla sua, vita preparate appositamente per l’occasione. Affiora un Chiari non sempre conosciuto, e comunque sempre affascinante, che al cinema preferiva la vita e la tv, e anche il suo rapporto con le donne, gli eccessi e le rivalità coi colleghi spesso invidiosi, sfociati in clamorosi episodi di cronaca giudiziaria e politica. Walter Chiari era celebre per la sua maniacale passione per l’improvvisazione e la sua specialità consisteva nel far ridere i compagni di palcoscenico che ne erano spaventati e affascinati. La sua vita fu un crocicchio di avventure, di incontri ed uno spaccato di storia italiana. Dunque, la Puglia e Walter Chiari, o meglio Walter Annichiarico, un binomio inscindibile, viscerale, affettuoso e misconosciuto. Il padre di origini era di una famiglia di mezzadri di Grottaglie e fu brigadiere di pubblica sicurezza. La madre, di ceto più elevato, era una maestra elementare di Andria.

 

CINEMA & REALTÀ

La sezione intende dare visibilità a temi sociali e culturali di rilievo attraverso il cinema, proponendo un’occasione di riflessione e di approfondimento su argomenti ed eventi della realtà contemporanea. Alle proiezioni saranno presenti i registi.

I DOCUMENTARI IN RASSEGNA

Be kind di Sabrina Paravicini e Nino Monteleone (2018) documenta la storia di Nino, un bambino di dodici anni a cui è stato diagnosticato a due anni e mezzo un autismo infantile severo, ma non grave. Dopo aver smesso di parlare e di guardare sua madre negli occhi, il suo isolamento interiore minaccia ogni giorno di più l’interazione con gli altri, con il mondo.

Non più, non ancora di Mariagrazia Contini, Paolo Marzoni, Vito Palmieri (2018). Amore, amicizia, scuola, sensibilità, il proprio corpo, bullismo, internet, famiglia, futuro: uno sguardo sulla preadolescenza, dalle voci di 100 ragazzi, intervistati da Mariagrazia Contini (docente ordinario di pedagogia presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna) e raccontati anche attraverso le immagini girate dai ragazzi stessi senza la presenza di una troupe, con cellulari o piccole videocamere.

Selfie di Agostino Ferrente (2018) è un film documentario che racconta le storie di Alessandro e Piero, due sedicenni che vivono nel Rione Traiano a Napoli. Sono amici fraterni, diversissimi e complementari, che hanno accettato la proposta del regista di filmarsi con l’iPhone per raccontare in presa diretta il proprio quotidiano, l’amicizia che li lega, il quartiere che si svuota nel pieno dell’estate, la tragedia del loro coetaneo Davide, rimasto ucciso in una sparatoria.

Tomi Janežič – La cura del teatro di Anna Maria Monteverdi (2018), un documentario teatrale che propone un percorso intorno alla figura del regista teatrale sloveno Tomi Janežič, dalla sua presenza a Campi Salentina per il Festival Mundi, Crocevia dei Balcani, a Lubjana, a Krusce e al Napoli Teatro Festival. Momenti dei laboratori di psicodramma attivati tra Italia e Slovenia si alternano a frammenti del pluripremiato spettacolo Il gabbiano, prodotto dal Teatro Nazionale di Novi Sad (Serbia). Narrato in prima persona da Anna Monteverdi, che ha seguito il regista per tre anni, il documentario è stato realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Lecce.

 

PREMIO MARIO VERDONE

Sabato 13 aprile è la volta della X edizione del Premio Mario Verdone, istituito dal Festival insieme alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in accordo con la famiglia Verdone.

Il Premio viene assegnato da Carlo, Luca e Silvia Verdone a un giovane autore (massimo 40 anni) che con la sua opera prima si sia particolarmente distinto nell’ultima stagione cinematografica. Il riconoscimento vuole onorare il critico, saggista e storico del cinema Mario Verdone, sempre attento nella scoperta di artisti di talento, non solo nel Cinema ma nel mondo dell’arte in generale, come dimostrano i suoi numerosi saggi e scritti.

I 12 autori in concorso quest’anno: Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi per Si muore tutti Democristiani; Alessandro Capitani per In viaggio con Adele; Ciro D’Emilio per Un giorno all’improvviso; Damiano e Fabio D’Innocenzo per La terra dell’abbastanza; Margherita Ferri per Zen sul ghiaccio sottile; Letizia Lamartire per Saremo giovani e bellissimi; Matteo Martinez per Tonno spiaggiato; Francesca Mazzoleni per Succede; Daniele Misischia per The End? L’inferno fuori; Fulvio Risuleo per Guarda in alto, Antonio Pisu per Nobili bugie; Emanuele Scaringi per La profezia dell’Armadillo.

I finalisti della X edizione: Ciro D’Emilio per Un giorno all’improvviso, Damiano e Fabio D’Innocenzo per La terra dell’abbastanza, Margherita Ferri per Zen sul ghiaccio sottile.

Le precedenti edizioni sono state vinte da: Susanna Nicchiarelli per Cosmonauta, Aureliano Amadei per 20 sigarette, Andrea Segre per Io sono Li, Claudio Giovannesi per Alì ha gli occhi azzurri, Matteo Oleotto per Zoran, il mio nipote scemo, Sebastiano Riso per Più buio di mezzanotte, Duccio Chiarini per Short skin, Marco Danieli per La ragazza del mondo e, l’anno scorso, da Roberto De Paolis per Cuori Puri.

 

PREMIO EMIDIO GRECO

Per il settimo anno consecutivo, il Festival del Cinema Europeo, insieme al Centro Nazionale del Cortometraggio e d’intesa con la famiglia, attribuisce un Premio in memoria del regista Emidio Greco, con l’intento di premiare un giovane autore italiano (massimo 35 anni) per il suo talento nella realizzazione di un cortometraggio. Il Comitato di selezione è composto da Jacopo Chessa (Direttore Centro Nazionale del Cortometraggio), Lia Furxhi (Presidente AIACE Nazionale) e Alberto La Monica (Direttore Festival del Cinema Europeo) e la Giuria costituita dalla Famiglia Greco decreterà il vincitore.

I dieci cortometraggi finalisti: A pelo d’acqua di Rafael Farina Issas (2018), Acquario di Lorenzo Puntoni (2018), Egg di Martina Scarpelli (2018), Im Bären di Lilian Sassanelli (2018), La Bête di Filippo Meneghetti (2018), Labor di Cecilia Albertini (2018), Mulini a vento di Simone Spampinato (2018), Ninfe di Isabella Torre (2018), Quelle brutte cose di Loris Giuseppe Nese (2018), Yousef di Mohamed Hossameldin (2018).

La prima edizione è stata vinta da Gabriele Mainetti con Tiger boy, la seconda da Cristina Picchi con Zima, la terza da Federico Di Corato e Alessandro De Leo con La baracca, la quarta da Francesca Mazzoleni con Lo so che mi senti, la quinta da Giovanni Fumu con Good News, la sesta da Rossella Inglese con Denise.

 

VETRINA FONDAZIONE CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA

La sezione vuole promuovere alcune attività del Centro Sperimentale di Cinematografia, quali il restauro e la diffusione culturale con la Cineteca Nazionale e la formazione con la Scuola Nazionale di Cinema. Ogni anno il Festival presenta un film restaurato e alcuni film di diploma degli allievi.

Quest’anno il Festival, oltre la sede di Roma, ha coinvolto le sedi del Centro Sperimentale dell’Aquila, Milano e Torino che parteciperanno alla “vetrina”, ognuna con opere legate alla specificità del suo corso di studi, ovvero cinema, animazione, pubblicità e cinema d’impresa, reportage audiovisivo.

Per la sede di Roma (cinema): A pelo d’acqua di Rafael Farina Issas (2018), L’accoglienza di Gianluca Granocchia (2018), Così in terra di Pier Lorenzo Pisano (2018), Fino alla fine di Giovanni Dota (2018), Il giorno della patata di Veronica Spedicati (2018), Il nostro sangue di Gino Palummo (2018), L’amata di Domenico Croce (2018), Nessun dorma di Paolo Strippoli (2018).

Per la sede dell’Aquila (reportage audiovisivo): Ogni giorno di Martina Galiè (2019), L’albero dai mille colori di Greta Rossi (2019), Tecchiaioli di Alessio Salvini (2019).

Per la sede di Milano (pubblicità e cinema d’impresa): Bandiere arancioni – Touring Club Italiano di Giulia Canella e Giovanni Iavarone (2015), CPM Music Institute – Batteria di Andrea Cima (2018), Credits di Valentina Landenna (2016), DFS-T Fondaco dei tedeschi di Francesco Guarnori, Alessandro Marin, Guido Pedroni e Matteo Trincanato (2018), Il sospiro del vino di Giuseppe Bonasia e Federico Tarchini (2018), L’uomo che uccise James Bond di Francesco Guarnori (2017), La magia del fuoco di Francesco Guarnori (2018), La nostra famiglia di Bejna Hoxha, Alberto Mazzotta e Stefano Scarano (2016), Marry Up di Matteo Polo, Matteo Zanin, Marco Serpenti (2016), Ninnananna di Antonio Conte, Camillo Sancisi, Michele Stella (2017), Non farti fottere di Giovanni Iavarone (2016), Oltre lo schermo di Marco Bonaschi, Guido Tabacco (2016), Quei giorni insieme a te di Marco Oriani (2018), Sciacca Street Food Festival 2018 di Pietro Taronna (2018), Sìdera di Pietro Taronna (2018), Toscolano 1381 di Vincenzo Campisi (2016), Vittime del dovere di Pablo Poletti, Valentina Landenna (2015), Vittoria di Francesco Quadri, Stefano Scarano (2017).

Per la sede di Torino (animazione): Arzena velenifera di Ludovica Ottaviani, Anna Sireci, Maria Testa (2016), Humus di Simone Cirillo, Simone Di Rocco, Dario Livietti, Alice Tagliapietra (2017), L’anguilla di Silvia Bassoli, Giacomo D’Ancona, Maria Virginia Moratti (2018), Merlot di Marta Gennari, Giulia Martinelli (2016), New Neighbours di Andrea Mannino, Sara Burgio, Giacomo Rinaldi (2018), Polvere sottile di Alessandra Boatto, Gloria Cianci, Sofia Zanonato (2018).

Infine, in collaborazione con la Cineteca Nazionale, sarà presentato il restauro di San Michele aveva un gallo di Paolo e Vittorio Taviani (1972).

 

PUGLIA SHOW

Sono ventitré i cortometraggi selezionati per Puglia Show, tradizionale concorso riservato a giovani registi pugliesi under 35 anni, sezione curata da Luigi La Monica.

La Giuria del concorso, presieduta da Giovanni Robbiano e composta da Alessia Barela e Corrado Azzolini, assegnerà il Premio CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio, il Premio Augustus Color.

Inoltre, verranno assegnati il Premio Rai Cinema Channel di € 3.000, dalla Giuria composta da Maria Federica Lo Jacono e Manuela Rima (Marketing e Commerciale-Rai Cinema), e il Premio Unisalento dalla Giuria composta da 25 studenti del Cineclub Universitario, attività di promozione e studio della cultura audiovisiva erogata dal Centro Interdipartimentale di Ricerca in Digital Humanities dell’Università del Salento e sostenuta dalla Fondazione Apulia Film Commission.

I cortometraggi in concorso: 11 di Piergiorgio Martena (2019), Albert lo zombie di Paolo Rollo (2019), Aria prima di Gaetano Mangia e Luca De Paolis (2018), Be Cruel di Vincenzo Stigliano (2019), Dakota di Eugenio Pranzo (2019), Danil di Davide Angiuli (2018), Dustland di Davide Cantelmo (2018), E il naufragare m’è dolce in questo mare di Maria Bulzacchelli (2018), Et in terra pacis di Mattia Epifani (2018), Giulia una storia qualunque di Vincenzo Ardito (2018), Hora di Maria Alba e Graziana Saccente (2018), Il gioco del silenzio di Ilaria Giangrande (2018), La strega del lago di Lorenzo Manisco (2018), Liminal di Antonio Stea (2018), Nessun dorma di Paolo Strippoli (2018), Nessuno si lascia a Natale di Fausto Romano (2018), Nuvole soprattutto di Antonio Bizzarro (2018), Peccatrice di Karolina Porcari (2018), Satyagraha di Nuanda Sheridan (Simona De Simone) (2018), Vacuum di Andrea Giuseppe Leonetti Di Vagno (2018), Vita 2 di Antonio Cofano (2018), Vita di un poeta di Pierfrancesco Gatto (2019), Vivi la vita di Valerio Manisi e Giovanni Siliberto (2019).

I cortometraggi fuori concorso: Debris di Giuseppe Boccassini (2017), Fili di Sabina Andrisano (2019), Il mondiale in piazza di Vito Palmieri (2018), Il segreto di Maria di Gianni Ippoliti (2019), Midnight Special di Francesco Giorgi (2018), Storia triste di un pugile scemo di Paolo Strippoli (2017), U muschitteri di Vito Palumbo (2018).

 

CINEMA ED EUROPA: PREMIO LUX e SHORT MATTERS!

PREMIO LUX del Parlamento Europeo

Attraverso questo concorso cinematografico il Parlamento Europeo favorisce il dibattito sulle questioni sociali e i valori che più rappresentano la società europea.

L’obiettivo del Premio è condividere la prosperità e la diversità del cinema europeo con il maggior numero possibile di cittadini e suscitare una discussione sugli argomenti trattati nei film selezionati.

Il Parlamento Europeo sostiene finanziariamente le spese per le traduzioni e la sottotitolazione dei tre film finalisti nelle 24 lingue ufficiali dell’UE e l’adattamento per le persone con problemi di udito o ipovedenti del film vincitore.

Al Festival del Cinema Europeo si potranno vedere i tre film finalisti: Woman at war di Benedikt Erlingsson vincitore del Premio Lux 2018, Styx di Wolfgang Fischer (Germania, Austria, 2018), The other side of evrything di Mila Turajlić (Serbia, Francia, Qatar, 2017).

 

SHORT MATTERS!

È la sezione che mette in rassegna i cortometraggi che hanno avuto la nomination al Best European Short Film Award 2018 dell’European Film Academy:

Aquaparque di Ana Moreira (Portogallo, 2018), Burkina Brandenburg Komplex di Ulu Braun (Germania, 2018), Graduation ’97 di Pavlo Ostrikov (Ucraina, 2017), I Signed the Petition di Mahdi Fleifel (GB, Germania, Svizzera, 2018), Kapitalistis di Pablo Munoz Gomez (Belgio, Francia, 2017), Container di Sebastian Lang (Germania, 2017), Meryem di Reber Dosky (Olanda, 2017), Prisoner of Society di Rati Tsiteladze (Georgia Latvia, 2018), Release the Dogs di Manue Fleytoux (Francia, Belgio, 2017), Shame di Petar Krumov (Bulgaria, 2017), The Escape di Laëtitia Martinoni (Francia, 2018), The Years di Sara Fgaier (Italia, Francia, 2018), Those who desire di Elena López Riera (Svizzera, Spagna, 2018), What’s the damage di Heather Phillipson (GB, 2017), Wildebeest di Nicolas Keppens & Matthias Phlips (Belgio, 2017).

 

CINEMA E MUSICA | THE FESTIVAL PARTY: “The Festival Band” live concert e Dj set

La sera di mercoledì 10 aprile appuntamento con il Party del Festival del Cinema Europeo presso le Officine Cantelmo, una festa offerta alla città con il concerto di The Festival Band e a seguire il dj set di Fabio Tosti. Il gruppo musicale The Festival Band vanta tra i componenti tre direttori di festival di cinema, Stefan Kitanov (Direttore Sofia Film Fest), Stefan Laudyn (Direttore del Festival Internazionale del Cinema di Varsavia) Stefan Uhrik (ex Direttore International Film Festival Praga)). Assieme a loro, i musicisti Petar Georgiev “Pesheto”, Anton Sekerdjiev “Toni”, Radoslav Milev “Rado” e Ljubomir Bozadjiev. Questa singolare band, dal 1997 è presenza fissa nel party di chiusura del Sofia Film Fest, con il suo repertorio musicale che spazia dai classici del rock britannico a quello statunitense. Dopo il concerto, la festa prosegue con il Dj set a cura di Fabio Tosti, tra i Dj e Producer italiani più apprezzati nella scena house internazionale. Fabio Tosti collabora con alcune delle più importanti etichette a livello mondiale e con nomi illustri del panorama house. Tra le sue hit “Jingo”, con lo pseudonimo di TnT Inc, un brano rilasciato dalla top label Salted Music e rimasto per un mese numero uno nella TOP Download nell’estate 2010.

 

LE MOSTRE FOTOGRAFICHE

“STEFANIA SANDRELLI, ICÔNE DU CINÉMA ITALIEN”, curata da Antonio Maraldi con le immagini dell’archivio del Centro Cinema Città di Cesena e allestita presso l’ex Convento dei Teatini, la mostra ripercorre la storia artistica dell’attrice, riproponendola nei suoi ruoli più rilevanti ed espressivi, nelle sue interpretazioni da protagonista, nelle collaborazioni con registi famosi. Un percorso fotografico attraverso gli oltre 100 film interpretati, molti dei quali rimasti nella storia del cinema italiano.

 

20 ANNI DI FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

Fotografie di: Piero Giannuzzi, Claudio Longo, Massimiliano Spedicato, Alessandro Colazzo, Beppe Ardito.

Venti anni di Festival del Cinema Europeo raccontati con le immagini che lo hanno attraversato: foto, volti, fotogrammi di un film girato assieme al pubblico leccese, raccolti in un percorso espositivo che ripropone i protagonisti del cinema italiano ed europeo che sono stati ospiti del festival. Un’occasione per rivedere tutte insieme le più belle immagini delle mostre dedicate ad Aki Kaurismaki, Isabella Ferrari, Carlo Verdone, Christian De Sica, Valeria Golino, Margherita Buy, Claudia Cardinale, Sergio Castellitto Michelangelo Antonioni. Un album di famiglia del festival, proposto non solo per il piacere di ritrovare gli amici di questa manifestazione, ma anche perché il cinema coltiva il suo immaginario proprio nella valorizzazione degli sguardi, nel fermo immagine che fissa l’attimo indimenticabile di un film, nel ritratto di una star, nell’arte dei manifesti, nel flash dei fotografi che colgono la gioia di una star festeggiata dal suo pubblico.

 

IL FESTIVAL DALLA PARTE DEI GIOVANI

Da sempre il Festival ha coinvolto i giovani, le Scuole e le Università del territorio guardando al cinema come utile strumento didattico e formativo. Ogni giorno sono previsti matinée con la proiezione di film in lingua originale, scelti a seconda dell’indirizzo di studio e delle classi di provenienza dei giovani partecipanti. Al termine della visione gli studenti dialogano con gli autori e attori delle pellicole.

Anche quest’anno, la Contessa Maria Josè di Pietraforte, che da sempre sostiene la manifestazione salentina, contribuisce alla promozione della cultura del cinema offrendo agli studenti dell’Università del Salento un ingresso gratuito. I primi 300 studenti che si presenteranno alle casse del Multisala Massimo, esibendo il tesserino universitario, potranno usufruire del biglietto omaggio.

 

PREMIO ROTARY CLUB LECCE

Per il primo anno, il Festival del Cinema Europeo, insieme al Rotary Club Lecce istituisce il Premio Rotary Club Lecce con l’intento di premiare uno dei film presentati al Festival che per tematiche e forma narrativa sia particolarmente vicino alla mission dell’associazione umanitaria: servire il prossimo, promuovere l’integrità e la comprensione internazionale.

 

Il Festival del Cinema Europeo, ideato e organizzato dall’Associazione Culturale “Art Promotion”, è realizzato dalla Fondazione Apulia Film Commission e dalla Regione Puglia con risorse del Patto per la Puglia (FSC).

Si avvale inoltre del sostegno del Comune di Lecce e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali-Direzione Generale Cinema.

Il Festival del Cinema Europeo, riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali “manifestazione d’interesse nazionale”, è membro dell’Associazione Festival Italiani di Cinema, si pregia del Patrocinio del Parlamento Europeo, S.N.G.C.I., S.N.C.C.I., FIPRESCI, Università del Salento, Agiscuola, e della collaborazione di Centro Sperimentale di Cinematografia, Centro Nazionale del Cortometraggio, Rai Cinema Channel, Augustus Color, Forum Austriaco di Cultura, OLES-Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento, Arci Lecce, Rotary Club Lecce, Liberrima, Manifatture Knos, Officine Cantelmo, MUST Lecce, Quarta Caffè, Apollonio, Stasi Azienda Agricola, Passo Uno, futuroRemoto Gioielli, S.T.P. di Terra d’Otranto, Concessionaria Autosat.

Media partner: Cinecittà News, Cineuropa, FRED Film Radio, Rai Radio3.

www.festivaldelcinemaeuropeo.com

 

MATERIALI STAMPA SCARICABILI AL SEGUENTE INDIRIZZO:

http://www.festivaldelcinemaeuropeo.com/2019/press/press-area/

 

27/03/2019

In Puglia le riprese di “Semina il vento” di Danilo Caputo, una coproduzione Italia-Francia-Grecia

semina il vento backstage Il regista Danilo Caputo

Ambientato tra alberi d’olivo e scenari industriali, “Semina il vento” del regista tarantino Danilo Caputo racconta una storia di ribellione e rinascita. Il film, infatti, esplora il conflitto tra due modi di pensare e sentire la natura, quello di Nica, ereditato dalla nonna, e quello di Demetrio, figlio di un progresso industriale che ha disatteso le sue promesse.

Iniziate il 18 marzo scorso, le riprese del lungometraggio dureranno 5 settimane e si terranno tra Taranto e la sua provincia (San Marzano di San Giuseppe, Grottaglie, Monteiasi, Statte e Monteparano), il film è interpretato da Yile Yara Vianello, Caterina Valente, Espedito Chionna e Feliciana Sibilano.

La sceneggiatura di “Semina il Vento”, scritta dal regista con Milena Magnani, è stata selezionata al Torino Film Lab (Framework, 2015) e all’Atelier della Cinéfondation del Festival di Cannes (2016). Il film, inoltre, ha ottenuto il beneficio del Fondo di sostegno allo sviluppo di coproduzioni di opere cinematografiche tra Italia e Francia del Ministero dei Beni e della Attività Culturali (MIBAC) e del Centre National de la Cinématographie (CNC), nonché il contributo del Ministero dei Beni e della Attività Culturali per la produzione di opere di giovani autori, e il sostegno di Eurimages, il fondo del Consiglio d’Europa per la co-produzione e la distribuzione di opere cinematografiche europee.

Coprodotto da Okta Film di Paolo Benzi con Rai Cinema per l’Italia, da Jba Production di Jacques Bidou e Marianne Dumoulin per la Francia e da Graal di Konstantina Stavrianou per la Grecia, il film “Semina il vento” è realizzato con il sostegno logistico di Apulia Film Commission. La distribuzione internazionale è di Pyramide International. Per la realizzazione del film sono impiegate oltre 30 unità lavorative pugliesi.

27/03/2019

Lunedì 1 e mercoledì 3 aprile al Cineporto di Bari il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina

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Per la prima volta la Fondazione Apulia Film Commission in collaborazione con l’associazione culturale La Scatola Blu, ospiterà al Cineporto di Bari il Festival del “Cinema Africano, d’Asia e America Latina” (FESCAAAL), che da 29anni si svolge con successo a Milano. Dopo la chiusura dell’edizione 2019, in programma dal 23 al 31 marzo, per due giorni il FESCAAAL sarà a Bari, lunedì 1 e mercoledì 3 aprile alle 21 al Cineporto di Bari, per proporre la proiezione di due pellicole passate al festival milanese.

I film selezionati sono “Yomeddine” di Abu Bakr Shawky e “Kabul, City In The Wind” di Aboozar Amini, che saranno presentati in sala dagli stessi registi, nonché dalla condirettrice del festival milanese Annamaria Gallone.

S’inizia, lunedì 1 aprile alle 21, con “Yomeddine” di Abu Bakr Shawky. In film è incentrato sulla figura di Beshay, il quale non è mai uscito dal lebbrosario nel deserto egiziano dove la famiglia l’ha abbandonato da bambino. Dopo la scomparsa di sua moglie, decide per la prima volta di partire alla ricerca delle sue origini. Prende sotto la sua protezione un orfanello e insieme vanno alla ricerca di una famiglia. Un viaggio iniziatico, un road movie nell’Egitto profondo, che con tono leggero ci parla di miseria, di tabù religiosi, di esclusione.

Il regista Abu Bakr Shawky è nato al Cairo nel 1985, da padre egiziano e madre austriaca. Studia Scienze Politiche e Regia in Egitto, per poi laurearsi presso la NYU Tisch School of the Arts, dove ha scritto la sceneggiatura di Yomeddine come progetto di tesi. I suoi cortometraggi “The Colony”, “Things I Heard On Wednesdays” e “Martyr Friday” sono stati selezionati nei più importanti festival a livello internazionale. Il suo primo lungometraggio “Yomeddine”, è stato presentato in concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes.

Nel secondo appuntamento, in programma mercoledì 3 aprile alle 21, sarà di scena il lungometraggio “Kabul, City In The Wind” di Aboozar Amini, vincitore del Premio Speciale della Giuria per Miglior Opera Prima (IDFA 2018) e Award for for First Appearance (IDFA 2018). Il film racconto la vicenda di Abas, conducente che guida il suo vecchio autobus sgangherato aggirandosi tra le macerie e la polvere del deserto, mentre il piccolo Afshin è diventato il capo famiglia ora che suo padre, ex soldato, è partito in esilio per motivi di sicurezza. Squarci di vita quotidiana, raccontati con ironia e dolcezza, nella città afghana ancora segnata dalla guerra e dal terrore talebano.

Il regista Aboozar Amini, che vive tra Kabul e Amsterdam, è nato in Afghanistan ma da bambino si trasferisce nei Paesi Bassi dove si diploma alla Rietveld Art Academy di Amsterdam per poi laurearsi alla London Film School. Il suo cortometraggio di diploma “Kabul Tehran Kabul” (vincitore del Premio Wildcard), è seguito da Gradus Angelus Novus e Where is Kurdistan, che ha ottenuto un finanziamento dal Festival di Rotterdam. In questo periodo sta lavorando al suo primo lungometraggio di fiction, “The Cineaste”.

23/03/2019

Presentati i 10 progetti filmici del “Social Film Fund Con Il Sud”

Sono stati presentati oggi i 10 progetti filmici selezionati con la prima edizione del bando “Social Film Fund Con il Sud” nato dal comune interesse di Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD di “raccontare per immagini” il Sud attraverso i fenomeni sociali che lo caratterizzano.

Per la produzione e la diffusione di dieci film sono stati messi a disposizione complessivamente 400 mila euro. La peculiarità del bando è nella promozione dell’incontro tra imprese e professionisti dell’audiovisivo con enti del Terzo settore e del volontariato meridionale, per favorire percorsi di coesione sociale e contribuire alla diffusione di temi sociali di rilievo nel Sud Italia.

Il bando ha riscosso un grande successo e sono pervenute circa 100 proposte di cui 94 sono state ritenute ammissibili. Tra queste ne sono state selezionate 10 dalla Commissione valutatrice composta da Gennaro Nunziante, regista e sceneggiatore (presidente), Dario Formisano, produttore cinematografico, Elisabetta Soglio, giornalista e scrittrice, Luigi De Luca, coordinatore Poli Biblio -Museale Regione Puglia, Fabrizio Minnella, responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne della Fondazione CON IL SUD. Le riprese dei dieci progetti cominceranno a partire dal mese di aprile 2019.

A presentare l’iniziativa al Cineporto di Bari sono intervenuti: Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali della Regione Puglia, Marco Imperiale, direttore della Fondazione CON IL SUD, Gennaro Nunziante, presidente della Commissione valutatrice, Simonetta Dellomonaco, presidente della Fondazione Apulia Film Commission, e Antonio Parente, direttore generale di Apulia Film Commission.

Poche cose riescono a suscitare, come il Cinema, emozioni e riflessioni profonde, individuali e collettive – commenta il presidente Michele Emiliano - le dieci opere che presentiamo oggi raccontano storie di grande rilevanza sociale, parlano dei giovani, della terza età, dei processi di integrazione, delle donne troppo spesso vittime di violenza, parlano soprattutto del nostro Sud. Ancora una volta la Regione Puglia sostiene fortemente la cultura come fattore determinante di crescita della nostra comunità”.

Quando con Fondazione con il Sud abbiamo immaginato lo strumento del Social Film Fund – ricorda l’assessore Loredana Capone-, volevamo che il cinema del Sud riflettesse sui temi sociali e culturali di rilievo nel presente. Così è stato e con la scelta dei dieci progetti finanziati ci ritroviamo, questa volta, a dare il via alla realizzazione di opere che, sono sicura, risponderanno appieno agli obiettivi che ci siamo prefissi. Questo bando dimostra quanto sia possibile, con tenacia, volontà e professionalità, realizzare progetti innovativi al Sud. Una terra che ha voglia di prendere tra le mani il suo presente, raccontarlo con uno sguardo nuovo, dando voce a temi del disagio ma anche a quelli del riscatto. In questo il cinema può contare sulla grande potenza del linguaggio visivo, sulla forza di arrivare alla gente per farla riflettere sul senso di essere comunità”.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di raccontare il nostro Sud dal punto di vista dei fenomeni sociali che lo caratterizzano, ma anche di farlo attivando un processo partecipativo, partendo da una mobilitazione del territorio per giungere al cuore e alla testa di un pubblico molto più vasto – sottolinea Marco Imperiale, direttore della Fondazione CON IL SUD-. L’obiettivo implicito del bando è creare connessioni tra realtà diverse capaci di generare valore sociale e culturale, partendo proprio dall’incontro tra le due fondazioni promotrici e via via proseguendo con i partenariati di progetto. Il fatto che circa 100 imprese cinematografiche italiane ed estere e 250 organizzazioni di Terzo settore meridionali si siano conosciute per partecipare ‘insieme” al bando è stato uno dei primi grandi risultati di questa sperimentazione. Con l’avvio delle 10 produzioni – conclude Imperiale – questa bella iniziativa acquista ancora più concretezza, così come la speranza di raccontare un Sud alternativo agli stereotipi e ad una visione ‘limitata’ della nostra società”.

Mi onoro di aver seguito questo progetto per Apulia Film Commission sin dall’inizio della sua ideazione -precisa la presidente Simonetta Dellomonaco -, perché rappresenta un modo efficace per raccontare il Sud attraverso i temi e fenomeni sociali che lo caratterizzano. Se è vero che un’immagine vale mille parole, è altrettanto vero che i contenuti sono fondamentali soprattutto quando si affrontano determinate problematiche legate alla quotidianità e anche al futuro delle persone e delle comunità. Le 10 produzioni selezionate, hanno focalizzato i loro progetti su alcuni temi che in questo momento storico sono determinanti non solo per il Sud, attivando insieme alla realizzazione dei film anche dei percorsi di inclusione sociale, tramite i soggetti del Terzo settore coinvolti sulle specifiche tematiche affrontate. Il grande lavoro svolto per arrivare a una coproduzione tra le due Fondazioni non ha precedenti in Italia. Questa preziosa collaborazione è un’eccellenza nello scenario socio-culturale italiano e per questo ne siamo davvero orgogliosi”.

Nei progetti scelti c’è un ottimo livello professionale e una buona cultura dell’immagine cinematografica – commenta il presidente della Commissione Valutatrice Gennaro Nunziante -. Social Film Fund Con il Sud è un progetto che va reso più strutturale, visto che ormai tutti i più importanti mezzi di comunicazione sono nelle mani di imprenditori del Nord. Mai come oggi serve un mezzo che racconti il Sud, il cinema in questo potrebbe fare la sua parte”.

I dieci titoli sono divisi in 6 documentari e 4 cortometraggi, coinvolgendo 10 società di produzione cinematografiche italiane e 25 organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Campania e Puglia, in particolare di Napoli, Matera, Foggia, Bari, Brindisi e Lecce. Tra le tematiche affrontate dai progetti spiccano in particolare quelle rivolte al mondo dei giovani e dell’integrazione, ma anche quella dell’agricoltura sociale, della violenza sulle donne e della terza età.

 

I Documentari

A casa lavori in corso di Luciano Toriello, proposto da Luciano Toriello (Puglia), partner: Osservatorio Giulia & Rossella (Bari), Associazione Lavori in corso (Foggia) e Cooperativa sociale Paidos (Foggia). Il documentario si snoda attraverso i racconti dei detenuti della Casa Circondariale di Lucere, in provincia di Foggia.

Coltivatori di cambiamento di Tommaso Faggiano, proposto da Medit Film soc. coop. (Puglia), partner: Casa delle agricolture (Lecce), Associazione Diritti a Sud (Lecce), Associazione Abitare i Paduli (Lecce), Associazione Ciaula ((Lecce), Associazione Oltre mercato Salento (Lecce) e Associazione Salento Km0 (Lecce). In questo lavoro si parla del recupero della tradizione agricola.

Madre nostra di Lorenzo Scaraggi presentato da Sintesi (Puglia), partner: Cooperativa sociale Semi di vita (Bari) e Forum Agricoltura Puglia di Bari. È un progetto legato all’agricoltura sociale, attraverso il recupero di terra incolta o confiscata alle mafie.

Ponticelli, la terra buona di Registi Atelier di Cinema del Reale, proposto da Parallelo 41 Produzioni (Campania), partner: Associazione di promozione sociale Arci Movie (Napoli) e Associazione culturale Mediateca di Napoli Il Monello (Napoli).

Il sistema Sanità di Mario Pistolese e Adrea De Rosa, proposto da Upside (Puglia), partner: Fondazione San Gennaro Onlus (Napoli) e Cooperativa sociale La Paranza (Napoli). È un ritratto sul riscatto di un rione difficile come quello della Sanità di Napoli. Si racconta della periferia difficile a Est di Napoli, con gli ochi dei ragazzi della Scuola di Cinema.

Aspettando la cuccagna di Simone Salvemini, proposto da La Kinebottega (Puglia), partner: Associazione culturale Casarmonica (Brindisi) e Cooperativa sociale Oasi Onlus (Brindisi). Il gioco visto in due modi diferenti: il primo aggregativo e coinvolgente, l’altro sotto forma di ludopatia e problema sociale.

 

I Cortometraggi

Compagni di viaggio di Sara De Martino e Aaron Ariotti proposto da Lumen Films s.r.l. (Lazio), partner: Associazione culturale Occse (Matera) e Consorzio Concreto (Matera). Il film breve affronta il tema dell’immigrazione.

Guasto (cortometraggio) di Paola Crescenzo proposto da Passo uno produzioni soc. coop. (Puglia), partner: Centro Auser “Rossana Benzi” (Brindisi,Puglia) e Cooperativa sociale Eridanopuglia (Brindisi). Il progetto filmico affronta il tema dell’Alzheimer.

La ricreazione (cortometraggio) di Nour Gharbi, proposto da Raganella Production (Lazio) partner: Cooperativa sociale Zorba (Bari) e Cooperativa sociale Centro lotta al disagio (Bari). In qeesto cortometraggio si parla di devianza giovanile.

Santa perseguitata (cortometraggio) di Alessandro Piva, proposto da Seminal Film (Puglia), partner: Giraffa – Gruppo indagine resistenza alla follia femminile – Onlus (Bari) e Associazione L’Albero (Potenza). Si affronta il tema del femminicidio.

 

L’Avviso pubblico è stato emesso dall’Apulia Film Commission e rientra nell’ambito del patto per la Puglia FSC 2014-2020 “turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali” ed è cofinanziato per il 50% dalla Fondazione CON IL SUD. Al bando hanno potuto partecipare partenariati composti dal proponente, un operatore economico di produzione audiovisiva, e da partner del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, regioni in cui opera la Fondazione CON IL SUD. L’impegno delle due Fondazioni è stato quello di selezionare e sostenere 10 prodotti audiovisivi, destinando un massimo di 40mila euro a progetto.

 

18/03/2019

Nell’ambito delle Giornate Fai di Primavera si rinnova a Lecce l’appuntamento con “Fai…da Set”

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Presentata nella sala stampa di Palazzo Adorno a Lecce, la XXVII edizione delle Giornate Fai di Primavera. Anche quest’anno, la Fondazione Apulia Film Commission rinnova la collaborazione con la Delegazione FAI di Lecce organizzando “FAI… da set”, una rassegna di film tv e documentari girati nei luoghi che il FAI apre e rende accessibili al pubblico per l’occasione.

In circa trecento città italiane, sabato 23 e domenica 24, le Delegazioni FAI apriranno centinaia di monumenti tra chiese, palazzi, teatri, giardini e parchi che solitamente sono chiusi o difficili da visitare e che invece rappresentano una parte del nostro immenso patrimonio artistico, storico e ambientale. Le Giornate FAI di Primavera, il cui successo è andato consolidandosi negli anni, rappresentano quindi un’occasione preziosa per conoscerle e apprezzarne il valore.

Nell’ambito delle iniziative programmate per la XXVII edizione delle Giornata del FAI di Primavera, la Puglia è l’unica regione italiana in cui questa importante iniziativa si arricchisce per il secondo anno consecutivo di una sezione dedicata alla cultura cinematografica, attraverso tre serate di proiezioni nel CineLab “Giuseppe Bertolucci” del Cineporto di Lecce, che precedono le aperture straordinarie del sabato e della domenica dei luoghi scelti dal FAI.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti: Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Adriana Greco Bozzi Colonna, capo delegazione FAI di Lecce, il dott. Ennio Mario Sodano, commissario prefettizio del Comune di Lecce, Andrea Romano per conto del Presidente della Provincia di Lecce, il prof. Giancarlo De Pascalis, responsabile FAI di Nardò, la dott.ssa Loretta Martella, responsabile dell’Abbazia di Cerrate e Simonetta Dellomonaco, presidente della Fondazione Apulia Film Commission.

Fai…da set per la Regione Puglia significa collaborazione con il FAI – commenta l’assessore Loredana Capone – ma anche con le scuole, i dirigenti, i ragazzi, e con un territorio intero, quello del Salento e della Puglia tutta, che così si riappropria del proprio patrimonio culturale per farne strumento di cittadinanza attiva. Attraverso i monumenti, e attraverso il cinema, per testimoniare che la cultura è anche economia, lavoro e bellezza. La Regione c’è, è al fianco di tutti coloro che sono impegnati nella formazione del pubblico e nella valorizzazione dei beni culturali. Perché questi non siano delle bellissime architetture in balia dello scorrere del tempo ma centri pulsanti, vivi, abitati, capaci di attrarre cittadini e turisti”.

La tutela del paesaggio oggi non può e non deve essere relegata alla mera conservazione, poiché questa da sola non riesce più a scongiurare la perdita del bene – commenta la presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco-. Oggi si parla di “tutela attiva”, dove le attività di valorizzazione si preoccupano in primo luogo della gestione del bene, che non può più pesare esclusivamente sul pubblico. Il cinema, in questo scenario, diventa uno dei più grandi alleati della conservazione, in quanto riesce ad innescare quei processi virtuosi, anche di natura economica, tali che la buona salute del bene interessato diventi una priorità per tutti, amministratori, operatori economici, cittadini. D’altro canto il valore comunicativo che il cinema possiede rispetto al potenziale di sensibilizzazione del pubblico al patrimonio naturale e culturale, è innegabile. Il numero di film girati facendo perno attorno al valore della bellezza del patrimonio culturale italiano, è infinito e lo dimostra la necessità di dedicare intere rassegne cinematografiche all’argomento”.

La rassegna “FAI…Da Set” prevede la proiezione dei film tv e dei documentari che sono stati girati nelle location, che il pubblico potrà visitare durante le Giornate FAI del 23 e 24 marzo. Agli spettatori, quindi, sarà proposto un’esperienza di grande coinvolgimento emotivo, in cui alcuni dei luoghi più belli e rappresentativi del nostro territorio saranno visti attraverso gli “occhi del cinema”. Oltre alle proiezioni sono previsti interventi di ospiti, giornalisti, esperti, docenti di storia dell’arte, registi e professionisti del cinema, con i quali il pubblico potrà approfondire le conoscenze e le curiosità che legano la macchina da presa ai luoghi che immortala.

Ad inaugurare il ciclo di proiezioni, mercoledì 20 marzo al CineLab, sarà la prima puntata della miniserie in due puntate “Cesare Mori: Il Prefetto di Ferro” di Gianni Lepre. Ospiti della serata, moderata dal professor Giancarlo De Pascalis, saranno l’attore e coprotagonista della fiction Adolfo Margiotta e il location manager Fabio Marini. Si prosegue, giovedì 21 marzo, con la seconda e ultima puntata della miniserie “Cesare Mori: il Prefetto di Ferro”, introdotta dalla giornalista Azzurra De Razza, che dialogherà con il professor Fernando Cezzi e l’architetto Graziana Chiatante.

Per la terza serata, venerdì 22 dalle 19.30, è prevista la proiezione di 5 documentari storici sul Salento, introdotti dal professor Luca Bandirali, componente del Consiglio di Amministrazione di Apulia Film Commission. Il primo, dal titolo “Dove arriva è giorno di festa. Compiti, finalità e programma dell’associazione bande musicali italiane”, sarà commentato da Giulia Puglia (Assessore al Turismo del Comune di Nardò) ed Ettore Tollemeto (Assessore alla Cultura del Comune di Nardò). A seguire saranno proiettati “Lecce Monumentale” e “Lecce città del barocco”, preceduti dagli interventi di Maria Macchitella ed Elvinio Politi, rispettivamente responsabile restauratrice e responsabile delle visite al cantiere di Santa Croce. Alessio Paiano del Centro Studi “Carmelo Bene”, invece, presenterà il documentario “Il Barocco Leccese”, proprio di Carmelo Bene. Infine, il regista Giuliano Capani presenterà il suo documentario “La Pietra Devota”, insieme al produttore Salvatore Fabrizio e all’autrice dei testi Angela Fabrizio.

Nelle due giornate del FAI di Primavera, sabato 23 e domenica 24, sarà possibile visitare le location utilizzate per la realizzazione dei film della rassegna. L’itinerario Cineturistico, infatti, prevede visite a Maglie (Liceo Classico Capece, Palazzo Cezzi, Palazzo Tamborino oggi Palazzo Arabesco Aprile, Villa Zaira); a Nardò (Chiesa e Monastero dei Domenicani oggi Liceo Artistico e Chiesa della Rosa); a Lecce (Abbazia di Santa Maria di Cerrate, Palazzo dei Celestini, Basilica di Santa Croce, chiesa S.S. Niccolò e Cataldo e Cimitero Monumentale).

“Fai…da Set” è prodotto da Apulia Film Commission e finanziato da Regione Puglia e Unione Europea attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 e del P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7, nell’ambito dell’intervento “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”

 

15/03/2019

CIAK – Avviso pubblico per un workshop di sceneggiatura itinerante tra Italia e Grecia

L’Università dello Ionio ha pubblicato l’avviso per selezionare 15 sceneggiatori che parteciperanno al workshop itinerante di sceneggiatura tra Italia e Grecia: dei 15 sceneggiatori selezionati, almeno cinque dovranno provenire dalla regione Puglia ed altrettanti cinque dalle regioni greche dell’Epiro, della Grecia Occidentale e delle Isole dello Ionio. L’iniziativa rientra tra le attività del progetto CIAK “Common Initiatives to AcKnowledge and valorize tourism potential of the programme area through cinema”, finanziato dal Programma Interreg V-A Grecia-Italia 2014/2020.

Il workshop di sceneggiatura, denominato Greece – Puglia Experience, si svolgerà nell’arco di tre settimane programmate in diversi periodi: le prime due settimane tra maggio e giugno 2019, la terza tra settembre e ottobre 2019. Il workshop avrà luogo in tre differenti location: a Corfù, nella regione dell’Epiro e a Bari. Ogni settimana prevede quattro giorni di workshop e un tour finale di 3 giorni nelle località di maggior interesse culturale, storico e fisico vicine alle suddette location.

L’attività Greece- Puglia Experience mira a promuovere il patrimonio naturale e culturale delle regioni coinvolte con l’obiettivo di riunire le aree della Grecia occidentale (Isole Ionie, Epiro, Grecia Occidentale) e la Regione Puglia e migliorare la loro attrattività attraverso sceneggiature cinematografiche.

L’obiettivo del workshop prevede la realizzazione, per ogni sceneggiatore, di uno script in una o più località a propria scelta nel territorio pugliese e/o nel territorio di una o più regioni greche sopra citate. I 15 scripts realizzati dai partecipanti potrebbero essere utilizzati come base per film futuri.

Tutti gli interessati possono scaricare l’avviso (disponibile in lingua inglese) e presentare la propria domanda attraverso la piattaforma telematica raggiungibile a questo link: https://ciak.avarts.ionio.gr/participants/.

La scadenza del bando è fissata per l’8 Aprile 2019 (22.59 ora italiana, 23:59 ora greca).

La Fondazione Apulia Film Commission è partner capofila del progetto CIAK, che vede coinvolti, sul lato greco, quattro partner: Regione dell’Epiro, Regione delle Isole Ioniche, Regione della Grecia Occidentale e Università dello Ionio. Partner associato è il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.

Per ulteriori informazioni si può inviare una mail al seguente indirizzo: av-ciak@ionio.gr

 

15/03/2019

Aleksandr Sokurov ospite del Festival del Cinema Europeo di Lecce

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Sarà il grande autore russo Aleksandr Sokurov il “Protagonista del Cinema Europeo”, la sezione del Festival che si terrà a Lecce dall’8 al 14 aprile presso il Multisala Massimo.

Sono felicissimo di celebrare uno dei maggiori Maestri del cinema contemporaneo proprio in occasione di un traguardo così importante quale la XX edizione del Festival del Cinema Europeo - dichiara il direttore artistico Alberto La Monica-. La sua presenza onora e conferisce ulteriore lustro e prestigio alla manifestazione. La soddisfazione è ancora più grande perché riesco a coronare quello che era uno dei sogni di mia madre, Cristina Soldano, con la quale per tanti anni abbiamo coltivato il desiderio di portare Aleksandr Sokurov a Lecce”.

L’omaggio, curato da Massimo Causo, ripercorre momenti salienti dell’opera del regista – insignito di numerosi premi in festival internazionali come Berlino, Cannes, Locarno, Mosca, Toronto, Venezia - proponendo la retrospettiva di alcuni dei suoi film più rappresentativi realizzati dalla seconda metà degli anni ’90 a oggi tra cui l’intera tetralogia del potere Toro, Moloch, Il Sole e Faust (Leone d’Oro a Venezia 68, nel 2011).

In anteprima italiana sarà presentato anche A Russian Youth di Alexandr Zolotukhin, ex allievo di Sokurov che ne ha firmato la produzione creativa, presentato al Forum della scorsa Berlinale. Per l’occasione, a Lecce, sarà presente Eduard Pichugin direttore generale di Lenfilm Studio.

L’11 aprile il Festival del Cinema Europeo dedica un’intera giornata a Sokurov, con una master class – moderata da Massimo Causo con Aliona Schumakova – che si terrà in mattinata al MUST, Museo Storico della Città di Lecce.

In serata, all’autore sarà consegnato l’Ulivo d’Oro alla Carriera al Multisala Massimo, al termine di un incontro col pubblico condotto da Marco Müller. A seguire sarà proiettato Russian Ark (Arca Russa), scelto dallo stesso Sokurov e pellicola a lui molto cara, che in uno straordinario e unico piano sequenza racconta 300 anni di storia russa attraversando i saloni dell’ Hermitage di San Pietroburgo.

I titoli della retrospettiva: Francofonia – Il Louvre sotto occupazione (Francia, Germania, Olanda, 2015); Faust (Russia, 2011); Alexandra (Russia, Francia, 2007); Il sole (Russia, Italia, Svizzera, Francia, 2005); Padre e figlio (Russia, Germania, Italia, Olanda, 2003); Toro (Russia, 2001); Moloch (Russia, Germania, Giappone, Italia, Francia, 1999); Madre e figlio (Russia, Germania, 1997); A Russian Youth di Alexandr Zolotukhin, produttore creativo Alexandr Sokurov (Germania, 2019).

Il Festival del Cinema Europeo, ideato e organizzato dall’Associazione Culturale “Art Promotion”, è realizzato dalla Fondazione Apulia Film Commission e dalla Regione Puglia con risorse del Patto per la Puglia (FSC).

Si avvale inoltre del sostegno del Comune di Lecce e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema.

Il Festival del Cinema Europeo, riconosciuto dal MiBAC “manifestazione d’interesse nazionale”, è membro dell’Associazione Festival Italiani di Cinema, si pregia del Patrocinio del Parlamento Europeo e della collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, del S.N.G.C.I., della FIPRESCI, del S.N.C.C.I., del Centro Nazionale del Cortometraggio, dell’Agiscuola, dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.

Media partner: Cinecittà News, Cineuropa, FRED Film Radio

Technical partner: Rai Cinema Channel, Augustus Color, Passo Uno, futuroRemoto Gioielli

www.festivaldelcinemaeuropeo.com

 

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