Cercarsi i prodotti
L’iniziativa “Biennale college” dimostra, ancora una volta e di più, quanto sia giusta la strada da noi tracciata dapprima con il “Progetto memoria” e poi con la realizzazione in coproduzione de “La nave dolce”, non a caso fortemente voluti dall’allora nostro Presidente, Oscar Iarussi, che oggi figura tra i selezionatori della Biennale cinema.
Le istituzioni culturali vive, che hanno antenne posizionate nel mondo dei contenuti di domani, non stanno più ferme ad attendere di erogare contributi ai richiedenti che passeranno dal proprio territorio. Oppure a offrire schermi alle major che passano o che dovranno passare. Ma inventano e innovano i linguaggi, cercando i talenti migliori, selezionando le storie più rilevanti, riempiendo i propri palinsesti culturali di trame nuove.
Cercarsi i prodotti di domani significa anche inventare l’audiovisivo che verrà. Anche questa è, insieme alle tante altre, la nostra missione culturale e industriale.
Fonti:
“La Biennale di Venezia annuncia la presentazione dei 15 progetti che hanno partecipato a Venezia, dal 7 al 17 gennaio, al primo workshop di Biennale College – Cinema. I 15 progetti – tra cui uno italiano dal titolo ‘Yuri Esposito’ di Alessio Fava (regista) e Max Chicco (produttore) – sono stati selezionati da un bando internazionale lanciato alla 69ª Mostra di Venezia; in tutto sono stati 433 i progetti pervenuti da 77 Paesi di tutto il mondo. Oggi, in due sessioni di lavoro i 15 team (composti da regista e produttore) presentano i loro progetti e raccontano brevemente i vari aspetti legati alla creazione delle loro storie. I 15 progetti sono descritti e raccontati sul sito www.labiennale.org. «Stiamo compiendo con convinzione un passo molto coraggioso – ha dichiarato il presidente della Biennale Paolo Baratta – Abbiamo dato inizio a quella che per molti aspetti è la più interessante e significativa iniziativa recente nel campo della formazione e del sostegno delle professionalità nel campo del cinema, che completa con orizzonte internazionale il sistema della formazione interno a ciascun Paese». Il direttore della Mostra Alberto Barbera ha aggiunto: «Si avvia a conclusione la prima tappa dell’inedito percorso di Biennale College – Cinema con la scelta dei tre progetti che potranno accedere alla seconda fase, consistente nel workshop di preparazione che prelude alla realizzazione vera e propria del film, resa possibile dal finanziamento di 150mila euro messi a disposizione dalla Biennale e da Gucci. Prende forma, insomma (e nel modo migliore) la scommessa sulla quale si è puntato: consentire a tre giovani di talento di esordire nel lungometraggio». Dopo questo primo workshop, il programma di Biennale College – Cinema prevede infatti che tre team siano invitati a un secondo workshop a Venezia di quindici giorni a cavallo tra febbraio e marzo, sostenuti ciascuno con 150mila euro, per realizzare nei mesi successivi i loro progetti e presentare tre lungometraggi alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia 2013.”