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E se il futuro fosse questo?

ROMA (ITALPRESS) – E’ un esperimento mai provato prima: uscire in sala e on line in contemporanea. La sfida la lancia Gianluca Arcopinto, che per il film Isole di Stefano Chiantini, ha pensato di trovare nuove forme di diffusione e fruizione, adeguate ai tempi d’oggi. Il film, gia’ accolto con calore al Festival di Toronto e a Londra, uscira’ l’11 maggio in sala e dal 16 sara’ in streaming gratuitamente su Repubblica.it. L’idea nasce dalla convinzione che il web puo’ essere una grande risorsa soprattutto per il cinema indipendente che deve trovare strade se non alternative almeno complementari alla distribuzione in sala, sempre meno recettiva per un certo tipo di cinema: “La rete e’ invasa da contenuti, anche di alta qualita’, da fruirsi assolutamente in maniera gratuita. E’ su questo terreno che ci si deve confrontare e si devono trovare strade che aiutino il cinema italiano a ritrovare visibilita’ e affetto soprattutto da parte delle nuove generazioni, in maniera chiara, legale e, alla lunga, remunerativa. Isole, grazie all’enorme potenziale forza di Repubblica.it, per me e’ il primo serio passo di questo nuovo affascinante cammino” – dice Arcopinto.
Isole di Stefano Chiantini e’ interpretato da Asia Argento, Giorgio Colangeli, Ivan Franek, Anna Ferruzzo, Paolo Briguglia e Alessandro Tiberi.
Isole e’ una favola moderna che racconta l’incontro di tre solitudini e la nascita di un amore fatto di timidi sguardi e approcci impacciati. Una storia che matura sotto il tetto di una casa canonica sulle isole Tremiti.
Isole e’ prodotto da Selvaggia Sada e Gianluca Arcopinto per OBRAZ FILM e distribuito da Gianluca Arcopinto e Marco Ledda per ZAROFF.

Fonte: primaonline

E poi l’industra:

È stata dedicata alle riflessioni su sale, prodotto e windows la sessione pomeridiana dell’incontro organizzato dall’Anica per annunciare i dati sul cinema relativi all’anno solare 2011. Intitolato “Forum del cinema italiano – le questioni aperte”, il panel ha visto tra i relatori Carlo Bernaschi, presidente Anem che ha parlato di city multiplex come soluzione per rilanciare le sale di città in modo che siano indipendenti economicamente: “Questi cinema dovrebbero avere non meno di 12 schermi per le città molto grandi, 10 per le città importanti e 8 per i centri medi. Queste strutture saranno così in grado di proiettare tutti i film in uscita. I piccoli esercenti pensano spesso ad un solo target e quindi un solo prodotto, in questo modo invece ci sarebbe varietà di offerta e susciterebbero l’interesse di tutti i pubblici possibili”. In veste di presidente dei distributori Anica, Richard Borg invece è intervenuto sul tema delle window: “Accorciando le finestre su vari media si riuscirebbe a depotenziare la pirateria. È necessario un ridimensionamento parziale in tutti i settori e una conseguente equa ridistribuzione dei compensi ma questo sarà possibile solo se tutti gli operatori potranno discuterne senza drastiche prese di posizione”. Sulle sale e sulle finestre ha espresso il suo parere anche Lionello Cerri, presidente Anec: “Per modificare le window è fondamentale capire la redditività di un film a seconda del mezzo. Sala, home video, free tv, o pay, dov’è più performante un film? Allo stesso tempo va ripensato il sistema della nostra industria: esercizio, distribuzione e produzione. Servirebbero altre risorse per le sale perché il finanziamento alle sale d’essai e Schermi di qualità è insufficiente e bisogna capire che il prodotto va promosso prima che programmato. Stiamo lavorando ad un progetto con risorse private per la promozione e pensando ad azioni di educazione al cinema”. Paolo Protti, presidente Agis ha lanciato l’allarme: “L’aumento continuo dei costi, la minor forza del prodotto italiano e la scomparsa della pellicola: entro un paio di anni, quegli esercenti già sul baratro rischiano di scomparire del tutto”.

Fonte: Eduesse

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