Il calcio come la vita.
Il calcio è lo sport che, più di tutti, assomiglia alla vita.
E’ questo il motivo per cui milioni di persone in tutto il mondo ne escono pazzi.
Perché basta una palla per fare calcio.
Poi è arrivato il professionismo, i soldi e tutto il resto.
Nonostante tutto, quel che rimane accanto all’osso, è la voglia matta che ti fa rimanere in campo, sino all’ultimo istante, per cercare il gol, la gloria, l’urlo dello stadio, l’abbraccio dei compagni.
E’ successo quest’oggi alla più antipatica delle squadre della serie A, il Genoa. Antipatici i suoi attaccanti, come i suoi difensori rissosi. Con l’insopportabile Toni a galleggiare lì davanti in attesa di spizzare la palla di testa o di controllarla con il petto e nasconderla con il corpo. Quante volte gliel’abbiamo visto fare?
Ma vedendo Genoa – Bari mi è salita una rabbia quest’oggi, una rabbia che non so nemmeno perché ho deciso di scriverla qui sopra.
Penso che ne devo trarre una lezione per la vita: mai lasciare il campo con la testa, rimanere sempre concentrato quando sei in partita. Che poi magari la vinci.
Ecco, questa è la lezione per il Bari calcio visto in campo oggi e per tutti quelli che, dallo sport, amano ricavare lezioni di vita e di stile.