Lazio
Nel Lazio è stata approvata la legge tanto agognata dal settore e molto sostenuta dall’ANICA.
Vediamola nel merito, anche se non trovo traccia sul web del testo ufficiale.
Centro regionale per il Cinema e l’Audiovisivo
La legge istituisce il Centro regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, quale ente strumentale per la realizzazione degli interventi. Per lo svolgimento dei suoi compiti, in particolar modo per coordinare i servizi a supporto delle produzioni sul territorio e per analizzare l’efficacia degli interventi ai fini della programmazione, il Centro si doterà di due strutture di supporto: la Film Commission e l’Ufficio studi e ricerca sul cinema e l’audiovisivo.
Contestualmente viene soppresso il Carl, il Centro audiovisivo della Regione Lazio istituito nel 1996.
Fondo regionale per il Cinema e l’Audiovisivo
E’ lo strumento finanziario per assicurare l’attuazione degli interventi regionali a sostegno del settore ed è dotato di uno stanziamento complessivo di 45 milioni di euro per il triennio 2012-2014.
Programmazione
Secondo quanto previsto dalla riforma, entro il 31 ottobre dell’anno precedente a quello di riferimento la Giunta approva il Programma operativo annuale che definisce gli interventi da realizzare ed i relativi beneficiari, le priorità e i tempi di realizzazione, le modalità ed i criteri di concessione degli aiuti, le risorse strumentali e finanziarie necessarie.
Il Piano annuale viene realizzato all’interno della cornice programmatica rappresentata dal Documento programmatico triennale.
Sulla definizione dei programmi di intervento è chiamata ad esprimere pareri e formulare proposte la Consulta regionale per il Cinema e l’audiovisivo, composta da 15 membri designati dalle associazioni ed organizzazioni di categoria, dalle organizzazioni sindacali, dal Comitato regionale di coordinamento delle Università del Lazio (Crul), dall’assessore regionale alla Cultura, dal Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom) (come emendato integralmente da proposta di Antonio Paris.
Tipologie e modalità di intervento
Sono previste forme di sostegno per le attività cinematografiche ed audiovisive di produzione, distribuzione, esportazione, promozione, esercizio cinematografico, conservazione, studio e diffusione delle immagini in movimento, con particolare interesse verso l’innovazione tecnologica dei supporti e dei formati.
In particolare è riconosciuto specifico sostegno alla produzione ed alla distribuzione di opere: di interesse regionale, di animazione (emendamenti a firma del consigliere Irmici), per ragazzi, prodotte in teatri di posa localizzati nella regione, di genere e in particolare a basso costo, per disabili sensoriali attraverso la sottotitolatura o la sovrascrittura ed altre forme di fruibilità offerte dalla tecnologia, prime e seconde, di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi multimediali e interattivi inclusi i cross mediali e i multi piattaforma, di produttori indipendenti, prodotte da micro e piccole imprese.
Contemplati anche contributi per gli esercenti cinematografici destinati a: promuovere la programmazione e la circuitazione, in particolare, di opere cinematografiche prime o seconde, di interesse regionale e di rilevante interesse artistico-culturale che trovano difficoltà nella distribuzione; migliorare le condizioni di accessibilità, di sicurezza e di adeguamento tecnologico-strutturale negli spazi adibiti a pubblico spettacolo. Previste, inoltre, forme di sostegno alle attività di pre-produzione, produzione e post produzione cinematografica e audiovisiva.
Tra gli interventi declinati, ci sono poi operazioni di internazionalizzazione, marketing e comunicazione relative all’intera filiera dell’industria cinematografica e audiovisiva regionale, a location regionali, alle opere di interesse regionale ed al cineturismo. E ancora interventi per la formazione, l’aggiornamento e la riqualificazione professionale del personale artistico e tecnico e di sostegno a percorsi di alta formazione, specializzazione e stages all’estero, anche attraverso la concessione di borse di studio a favore, in particolare, di giovani avviati alle professioni tecnico-artistiche del settore. Previste, infine, attività di ricerca, raccolta, catalogazione, conservazione, restauro ed analisi della documentazione cinematografica ed audiovisiva prodotta nel territorio regionale.
Il testo prevede che gli interventi potranno essere realizzati anche avvalendosi di società a partecipazione regionale che si occupano di attività, programmi o progetti riconducibili al settore del cinema o dell’audiovisivo o che operano nel settore del credito delle imprese.