Pale e polmoni
Ho letto con interesse il comunicato della Lipu di Capitanata sulla marcata presenza di pale eoliche in Puglia e sul conseguente deturpamento del paesaggio.
L’argomento retorico usato è che Salvatores non avrebbe mai girato il suo bellissimo “Io non ho paura” se tra Puglia e Lucania ci fossero state all’epoca le pale eoliche che oggi punteggiano l’orizzonte. Vero, falso. Chi lo sa?
Io continuo a preferire le pale eoliche alla centrale a carbone di Cerano e il fotovoltaico alle centrali nucleari giapponesi. Magari affacciate sul mare.
E continuo anche a preferire la luce elettrica alle candele di cera o le lampade a olio lampante.
Sicché intendiamoci: ogni tecnologia deve rispettare l’ambiente. Ma il progresso (non lo sviluppo, il progresso) richiede valutazioni tra benefici e interessi diversi.
In ultimo ricordo una bellissima sequenza girata da Pedro Almodovar tra le pale eoliche in Catalogna. Era “Tutto su mia madre” se non erro. Ed era una sequenza di grande cinema, prima che inventassero i droni.
Il che dimostra che si può fare grande cinema anche senza grandi tecnologie. Basta “solo” una grande idea.
Ps: ormai ci usano tutti come termine di paragone per qualunque argomento dialettico. Potenza immaginifica dell’audiovisivo.
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