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02/08/2019

Torna a Conversano dal 19 al 24 agosto “Imaginaria”, il festival dedicato all’animazione internazionale d’autore con un imponente programma e tanti ospiti

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Sono oltre 100 i film selezionati tra concorso, fuori concorso e retrospettive, provenienti da ogni angolo del mondo, che la diciassettesima edizione di Imaginaria, festival dedicato al cinema d’animazione d’autore, presenterà dal 19 al 24 agosto nelle varie location del centro storico di Conversano. Un’occasione unica per poter ammirare opere visionarie, surreali, oniriche, irriverenti, astratte ma anche di approfondimento su tematiche sociali o politiche per uno degli eventi fra i più attesi e partecipati dell’estate pugliese. Non mancheranno inoltre, gli eventi collaterali, le mostre, i laboratori per bambini, le letture animate, masterclass, gli incontri con l’autore e gli ospiti internazionali.

Imaginaria Festival internazionale del cinema d’animazione d’autore è un’iniziativa ideata e organizzata dall’associazione Atalante ets, prodotta da Apulia Film Commission Apulia Cinefestival Network, cofinanziata dalla Regione Puglia (a valere su risorse dell’Unione Europea FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia), con il sostegno del Mibact – Direzione Generale Cinema e con la collaborazione del Comune di Conversano.

Apulia Film Commission, in linea con le strategie regionali, intende portare l’innovazione ovunque vi siano nuove opportunità di crescita e sviluppo in campo cinematografico – commenta Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission-. Il cinema di animazione, così come l’intera filiera del digitale e della virtual reality, rappresenta oggi una frontiera estremamente interessante a livello nazionale e internazionale, non solo per la distribuzione e la diffusione, ma anche per la produzione. In Puglia esistono realtà produttive del cinema di animazione che hanno raggiunto livelli qualitativi di primo piano e anche nel nostro Film Fund abbiamo inserito questo formato, ritenendo che possa rappresentare una grande opportunità di sviluppo della filiera industriale cinematografica pugliese. In questo contesto “Imaginaria” con la sua lunga esperienza e la capacità di intercettare realtà di spicco della scena internazionale, rappresenta un elemento strategico ed essenziale, non solo per la conoscenza e la divulgazione di questo specifico formato cinematografico, ma anche per diventare un evento legato al settore industry, così come intendiamo fare con tutti gli altri festival della rete di Apulia Film Commission”.

Il festival Imaginaria aprirà i battenti il giorno 19 agosto con una serata speciale inaugurale durante la quale sarà presentato il programma e le mostre allestite presso le sale espositive del Castello di Conversano. La serata si concluderà sul sagrato della Basilica-Cattedrale di Conversano con un suggestivo evento live con orchestra e video mapping per celebrare i 50 anni dallo sbarco sulla luna. Inedite e di rilievo le mostre al Castello con l’esposizione di opere originali realizzate da autori di chiara fama del mondo dell’animazione e dell’illustrazione.

Alla presenza degli artisti portoghesi Regina Pessoa e Abi Feijò, per la prima volta in Italia, una personale che ripercorre i loro primi 25 anni di carriera. Roberto Catani, animatore ed illustratore, con gli originali dei suoi pluripremiati cortometraggi di animazione Per tutta la vita e La testa tra le nuvole. Una mostra dedicata al MAUA (Museo di Arte Urbana Aumentata) progetto prodotto dall’impresa sociale Bepart di Milano con esposizioni di opere fruibili in realtà aumentata grazie all’app gratuita per smartphone e tablet. L’illustratore Alessandro Sanna, vincitore di varie edizioni del premio Andersen, sarà presente con una mostra tratta dal suo ultimo libro “Come questa pietra, il libro di tutte le guerre” e, il 20 luglio, una masterclass sulla narrazione sequenziale disegnata.

Imaginaria è fiera di ospitare e sostenere l’iniziativa Matite x Riace ovvero una speciale call per illustratori e fumettisti lanciata lo scorso anno dall’illustratore torinese Marco Cazzato e dal gallerista Federico Cano, con l’appoggio del Gruppo Abele, Binaria, Recosol, Arci Torino a sostegno dell’esperienza di Mimmo Lucano e dell’accoglienza del piccolo comune calabrese. L’iniziativa, che ha ricevuto oltre 500 opere, prevede una selezione speciale di 100 tavole, acquistabili durate il festival, il cui ricavato andrà a sostegno della raccolta fondi #iostoconriace della Re.Co.Sol – Rete dei Comuni Solidali.

“Premio alla Carriera” a Fusako Yusaki figura di spicco nella storia dell’animazione italiana.

Nata a Tokyo nel 1937, dopo gli studi in design creativo, Fusako si è specializzata nell’animazione con la tecnica della plastilina (Claymation). Nel 1964 si è stabilita a Milano e nel 1971 ha vinto il Bagatto d’oro con gli short pubblicitari del Fernet Branca per Carosello. Sua la notissima sigla dell’Albero Azzurro, il programma per ragazzi della Rai. Con il personaggio Peo ha realizzato più di 50 episodi.

Imaginaria Kids, sezione speciale dedicata ai bambini e ragazzi, con proiezioni in concorso valutate dalla “giuria dei bambini” in collaborazione con le scuole primarie di Conversano. Sul fronte “educazione e formazione” il festival proporrà diversi laboratori fra cui quello di cinema d’animazione per bambini con il supporto del collettivo torinese Animàni, le letture animate curate da Semi di Carta e la libreria Ciurma di Taranto e ancora laboratori di Gabriella Carofiglio e Gianluca Caporaso ed uno spettacolo di ombre cinesi e sand art di Oscar Strizzi la serata del 23 agosto.

Il 15 settembre Imaginaria saluta la propria città proponendo un concerto speciale insieme all’Apulian Youth Symphony Orchestra diretta da Teresa Satalino. Il concerto si terrà sul Sagrato della Basilica Cattedrale di Conversano con il gruppo sinfonico composto da ben 70 elementi provenienti da 8 conservatori pugliesi e tutti di età fra i 13 e i 25 anni.

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

22/07/2019

Torna a Parco San Felice di Foggia il cinema all’aperto con la rassegna “Schermi di Puglia”

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Torna anche questa estate il cinema all’aperto a Foggia. Si inaugurerà, infatti, giovedì 25 luglio a Parco San Felice, la rassegna cinematografica “Schermi di Puglia – Film, set e storie dal territorio”. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Sale di Città con Parco Città e il supporto di Cinema Felix, Lettere Meridiane, Laltrocinema – con il contributo della Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale e della Fondazione Apulia Film Commission, nell’ambito di “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”, a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia, e con il sostegno della Fondazione Monti Uniti di Foggia e Apulia Felix.

Si tratta di una proposta vasta e articolata di film girati in Puglia, realizzati grazie all’intervento di Regione Puglia e Apulia Film Commission, che sono stati proposti al pubblico nella stagione appena conclusa, a prescindere dai canali distributivi scelti: sala cinematografica, piattaforme web on demand, canali TV. “Schermi di Puglia” – il primo progetto presentato dalla neonata associazione Sale di Città – non sarà una semplice rassegna di titoli, ma si propone come momento di incontro e intrattenimento culturale a beneficio di tutta la città.

In calendario, infatti, fino ai primi di settembre ci sono 10 serate con incontri e approfondimenti tematici per far conoscere, a un pubblico sempre più distratto, i migliori esempi della produzione italiana sostenuti e girati sul territorio, con una particolare attenzione ai film girati a Foggia. In programma sono previsti, tra gli altri, il film “In viaggio con Adele” di Alessandro Capitani e lunedì 9 settembre, in conclusione della rassegna, “Lo Spietato” la produzione Netflix con Riccardo Scamarcio per la regia di Renato De Maria che sarà in città a presentare il film.

Tra gli altri appuntamenti in programma: un approfondimento sul documentario, in collaborazione con il festival Monde (in calendario ad ottobre sul Gargano) e il 4 settembre la proposta del film Rai, Duisburg – Linea di Sangue. In quella circostanza il film, girato anche sul Gargano, sarà preceduto da un incontro dal titolo Storie di Mafia, con la partecipazione del regista e sceneggiatore Enzo Monteleone, promosso in collaborazione con l’associazione Libera.

La serata inaugurale, giovedì 25 luglio, avrà come titolo: Il cinema in Puglia, alle origini di un fenomeno. All’appuntamento, con inizio alle 20.30, parteciperanno oltre agli organizzatori, i rappresentanti della Film Commission e il critico cinematografico Anton Giulio Mancino. A seguire la proiezione del film Il grande spirito. Si tratta dell’ultimo lavoro, interamente girato a Taranto, firmato come regista da Sergio Rubini; di fatto il primo autore a dare il via allo sviluppo e alla affermazione del cinema in Puglia.

Tra le altre proposte da segnalare: la prima visione di una coproduzione italo- olandese girato in Puglia Tulipani – Amore, onore e una bicicletta e Non sono un assassino, film con Riccardo Scamarcio tratto dal romanzo del magistrato pugliese Francesco Caringella e la proposta di due “fuori programma”.

Due film italiani di successo della stagione appena conclusa: Il Traditore di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino e I moschettieri del re – La penultima missione ancora con Favino e Rubini protagonisti, affiancati da Valerio Mastrandrea e Rocco Papaleo. Tutte le proiezioni saranno introdotte da una presentazione che contestualizzerà il film nell’ambito del panorama produttivo italiano. Ad alternarsi saranno: Geppe Inserra di Lettere Meridiane e Tommaso Campagna di Cinema Felix e il presidente della associazione Sale di Città, Fabio Prencipe.

La proposta nelle intenzioni dei promotori, infatti, si pone un duplice obiettivo: offrire ad un pubblico vasto ed eterogeneo una selezione di film di successo e di qualità per divulgare e fidelizzare il pubblico alla cinematografia nazionale; ma anche far conoscere le molteplici opportunità che l’attività della Regione Puglia e dell’AFC a sostegno della produzione audiovisiva, sta offrendo.

 

17/07/2019

Conclusi i lavori di “Gargano DOC” che per quattro giorni ha portato sul Gargano i documentaristi di domani

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Si sono conclusi nella giornata di domenica 14 luglio i lavori di “Gargano DOC”, la “Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari Culturali” che anticipa ed è parte integrante delle attività previste per la seconda edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” – una produzione Apulia Film Commission con il finanziamento della Regione Puglia nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network, Ente Parco Nazionale del Gargano e Comune di Monte Sant’Angelo per la direzione artistica di Luciano Toriello – che questo autunno, dal 10 al 13 ottobre, animerà la cittadina di Monte Sant’Angelo.

La Scuola, che dall’11 al 14 luglio ha portato sul Gargano dodici giovani aspiranti documentaristi, è stata ideata e organizzata dalla società di produzione foggiana “MAD – Memorie Audiovisive della Daunia”, che a sua volta ha voluto affidare le attività formative ai professionisti e agli autori di Istituto Luce-Cinecittà. L’iniziativa ha goduto inoltre della preziosa collaborazione dell’Associazione “Monte Sant’Angelo Francigena” e del patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Nel corso dei quattro giorni di Scuola, l’ex Caserma Sansone – struttura incastonata nel cuore della Foresta Umbra – si è letteralmente trasformata in una cittadella del cinema documentario. All’ombra della vetusta faggeta, Sito patrimonio UNESCO, i giovani partecipanti alla Scuola si sono infatti potuti confrontare con i quattro moduli didattici previsti dalla Scuola e dedicati rispettivamente alla regia del documentario (a cura del regista David di Donatello nonché direttore responsabile del sito dell’Archivio Storico Luce,  Roland Sejko), al montaggio (affidato a Luca Onorati, montatore dei documentari di Istituto Luce-Cinecittà), alla produzione del documentario (con un approfondimento condotto da Maura Cosenza, responsabile delle produzioni dei documentari di Istituto Luce-Cinecittà) ed infine alla ricerca e all’uso del materiale di repertorio dell’Archivio Storico Luce (a cura di Cristiano Migliorelli, che dell’Archivio è il responsabile commerciale).

A questi, è da aggiungere un quinto modulo, che gli organizzatori della Scuola hanno voluto denominare “Costruttori di Cammini” e che ha avuto luogo, sotto forma di un’informale conversazione, sul prato nei pressi del suggestivo laghetto della Foresta Umbra. Per l’occasione, i ragazzi hanno avuto modo di dialogare sul tema del viaggio e del cammino con  Angelofabio Attolico (responsabile tecnico della Via Francigena del Sud e del Cammino Materano), Gianni Sportelli (direttore artistico “Viandanti Festival: Mediterraneo in cammino”) e con Laura Marchetti, docente UniFG e coordinatrice scientifica del visionario progetto promosso dalla Regione Puglia denominato “Le strade della Fiaba”.

Nel corso delle quattro giornate non sono inoltre mancate le uscite e le attività pratiche: gli aspiranti registi hanno infatti visitato il centro storico di Monte Sant’Angelo, di Vico del Gargano – tra i Borghi più belli d’Italia” – e l’area di archeologia industriale dell’ex idroscalo militare “Ivo Monti” posto nell’area del Comune di Cagnano Varano, esercitandosi contestualmente nelle riprese e nella realizzazione di interviste ad esperti di storia locale e abitanti del posto.

Le suggestioni, gli incontri ed il materiale girato nelle quattro giornate appena concluse saranno il punto di partenza per la realizzazione di tre documentari brevi – dedicati rispettivamente al tema dell’amore nell’antica realtà dei paesi del Gargano e ambientato a Vico del Gargano, alla fiaba e alla storia del sito abbandonato dell’ex idroscalo di Cagnano – che i ragazzi, organizzati in altrettanti gruppi, avranno modo di realizzare nel corso dell’estate sotto la supervisione in remoto dei docenti della Scuola. Gli stessi avranno inoltre la possibilità, per l’occasione, di attingere gratuitamente al repertorio dell’Archivio Storico Istituto Luce, con l’obiettivo di realizzare tre racconti che possano creare un dialogo tra passato e presente. I lavori, una volta chiusi, saranno presentati in ottobre nel corso delle giornate della prossima edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”.

Gargano DOC, che dai giovani filmaker partecipanti è stata vissuta come un’esperienza altamente formativa ma anche dal profondo valore aggregante, ha saputo concretizzare le intenzioni dei suoi ideatori e organizzatori: porsi come un’iniziativa che stimolasse la creazione di una nuova leva di professionisti del documentario e al contempo animare e valorizzare il territorio del Parco Nazionale del Gargano ed il suo straordinario potenziale storico, antropologico e paesaggistico.

 

16/07/2019

Il programma del “Messapica Film Festival” dedicato al cinema d’autore delle donne e sulle donne – Mesagne, 22-28 luglio

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Il “Messapica Film Festival” (MFF), il primo festival cinematografico della città di Mesagne dedicato al mondo femminile entra nel vivo. Il MEFF, in programma dal 22 al 28 luglio, propone una settimana densa e completamente gratuita tra il Castello Normanno Svevo e altri luoghi della città di Mesagne. Sette giorni di cinema che diventano un’occasione per tutta la provincia di Brindisi e, contestualmente, una porta all’estate culturale del Salento.

Omaggiando già nel nome la tenacia e la forza di volontà della donna messapica e, allo stesso tempo, alludendo alla centralità dell’immagine femminile nel contemporaneo, il festival è dedicato al cinema d’autore delle donne e sulle donne, con film e documentari provenienti da tutta Europa, ma anche incontri, masterclass, presentazioni di libri, laboratori, tavole rotonde e incursioni live.

Questo piccolo festival è alla sua prima edizione e ha diversi aspetti di preziosità e unicitàcommenta Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission-. Da una parte sottolinea, senza diventare un festival di genere, la specificità femminile nel cinema. Specificità che è un dato di fatto ma che molto spesso viene sacrificata o misconosciuta. Allo stesso tempo, si tratta di un intervento su un territorio che ha ancora molto da esprimere anche in ambito cinematografico, compreso un grande potenziale dei giovani del posto che hanno un ruolo chiave nella valorizzazione del proprio territorio. Inoltre – prosegue Dellomonaco-, la presenza di nomi e opere così rappresentative e di valore chiarisce subito l’alta qualità artistica e sociale del festival, dove addirittura è stato coinvolto il maestro Ken Loach. Anche questo è il compito di Apulia Film Commission, che sta lavorando tantissimo sull’audience development e sulla valorizzazione delle location cinematografiche pugliesi. Ad ottobre ci sarà il nostro forum di coproduzione proprio a Brindisi e anche quella sarà l’occasione per far conoscere questa parte della Puglia agli 80 produttori e autori internazionali presenti”.

Tra gli eventi principali la proiezione di una pellicola che non esisterebbe senza la forza e la tenacia di una donna: “Sulla mia pelle”, il film che ricostruisce gli ultimi giorni di Stefano Cucchi. Ilaria Cucchi, oltre a essere nel Comitato d’Onore del Festival insieme a Ken Loach, alla senatrice Liliana Segre alle Pussy Riot al regista Philip Groening e alla costumista Lina Nerli Taviani, interverrà anche in diretta streaming con l’avvocato Fabio Anselmo la sera della proiezione.

Ospite del festival sarà anche una delle più apprezzate cineaste italiane, Wilma Labate, con le due protagoniste del suo documentario “Arrivederci Saigon”, applauditissimo all’ultimo Festival di Venezia. La Labate presenterà il suo film e terrà una Masterclass sul cinema.

Dal Festival di Berlino arriva il film di grandissima attualità “Styx” (che racconta il coraggio di una donna nel salvare dei migranti in mare); il portavoce nazionale di Amnesty, Riccardo Noury sarà al MEFF per presentare “Cosa dirà la gente”, potente film norvegese incentrato su una ragazza pakistana che si ribella alle leggi del padre. Toccherà, invece, a Moni Ovadia sensibilizzare il pubblico oltre ogni retorica, con una Masterclass particolarmente interessante focalizzata esclusivamente sui “diritti umani”.

Il festival ospiterà poi una delle autrici che più hanno segnato l’immaginario del paese, Lidia Ravera. La scrittrice, con una Masterclass sulla narrazione, traghetterà il pubblico dall’irriverenza di “Porci con le ali” al valore trovato ne “Il terzo tempo” (il suo ultimo lavoro che ha ispirato una collana di Giunti sui romanzi d’amore over 60).

In apertura e in chiusura due pellicole restaurate dalla Cineteca Nazionale: il 22 “È piccerella”, film muto diretto dalla prima cineasta italiana (Elvira Notari) che sarà introdotto dalla Conservatrice della Cineteca, e il 28 “La notte di S. Lorenzo” dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, che sarà accompagnato da Lina Nerli Taviani, costumista che da cinquant’anni lavora al fianco di tutti i grandi del cinema italiano.

Realizzato dall’Associazione Culturale Blue Desk e Comune di Mesagne, con l’ideazione e la direzione artistica di Floriana Pinto, il progetto è sostenuto da Apulia Film Commission, con risorse a valere su “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”, a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia, Regione Puglia, Assessorato Industria Turistica e Culturale. MEFF ha ottenuto il patrocinio di Ministero dei Beni Culturali, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici (SNCCI) e Associazione Nazionale Autori Cinematografici (ANAC), ed è realizzato in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale, Ambasciata di Svezia, Ambasciata di Norvegia, Goethe Institut e il settimanale LEFT.

Info su www.bluedesk.it

Programma dettagliato – link

16/07/2019

Dal 16 al 20 luglio è in programma la Festa di Cinema del Reale al Castello Volante di Corigliano d’Otranto

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Torna la Festa di Cinema del reale, evento dedicato al cinema più spericolato, curioso, inventivo. Dal 16 al 20 luglio la sua comunità si dà appuntamento a Corigliano d’Otranto per rileggere il mondo e il reale attraverso le produzioni cinematografiche di grandi nomi del cinema e giovani autori del panorama nazionale e internazionale. Nel cuore della Grecìa salentina, tra il fossato e le terrazze dello splendido Castello De’ Monti, il pubblico potrà seguire le narrazioni e le proiezioni guidate dalle parole chiave: LUCI / PAESAGGI / BUGIE. In un’atmosfera fuori dal tempo, tra gli sconfinamenti nel borgo e le contaminazioni dei linguaggi, il festival diretto da Paolo Pisanelli sale a bordo del Castello Volante conservando l’approccio laboratoriale e sperimentale che ha reso questo festival unico nel panorama italiano.

La Festa di Cinema del reale è un’iniziativa co-finanziata dalla Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale – a valere sulle risorse del Patto per la Puglia FSC 2014-2020, prodotta da Apulia Film Commission – Apulia Cinefestival Network, ideata, organizzata e co-prodotta da Big Sur, OfficinaVisioni e Cinema del reale, con il sostegno di Comune di Corigliano d’Otranto, Comune di Tiggiano e Castello Volante, in collaborazione con Golden Tree International Documentary Film Festival.

 

Festa per Letizia Battaglia: ospite d’onore e inaugurazione della 16esima edizione

La sedicesima edizione si inaugura con la Festa per Letizia Battaglia, con una mostra fotografica e la proiezione di Shooting the Mafia, un appassionante documentario di Kim Longinotto che la vede protagonista. Alla presenza di Letizia e del fotografo Roberto Timperi, il festival rende omaggio alla reporter e attivista politica, alla sua produzione e all’occhio fotografico che ha documentato e catturato la Sicilia e le sue contraddizioni. Festa per Letizia include anche “Contre Jour“, performance tra musica e visioni, di Lee Ranaldo, chitarrista e cofondatore dei Sonic Youth, e della fotografa e artista multimediale Leah Singer, realizzata in collaborazione con Sud Est Indipendente, festival firmato da Coolclub. La mostra ‘Letizia Battaglia’ resterà aperta sino al 31 ottobre.

 

Le produzioni internazionali: la collaborazione con Golden Tree International Documentary Film Festival

La nuova edizione del festival guarda ad Oriente, alla Cina, per raccontare la contemporaneità della seconda superpotenza mondiale. Sarà un viaggio a diverse velocità il percorso offerto al pubblico da Cinema del reale grazie alla collaborazione con Golden Tree International Documentary Film Festival, un percorso che si snoda attraverso le immagini in movimento e una mostra sul paesaggio allestita all’interno della sala Cavallerizza del Castello Volante. Tra i film selezionati da Golden Tree, A purpose built school di Jia Ding e Hermits di He Shiping Fu Peng & Zhou Chengyu. L’invito sarà ricambiato a ottobre per la prossima edizione e vedrà la partecipazione de La Festa di Cinema del reale a Francoforte. Sul fronte dei film internazionali si rinnova la collaborazione con Wanted – cinema ricercato, con la proiezione di John McEnroe – L’impero della perfezione del regista Julien Faraut, ritratto del mitico campione di tennis. Sarà inoltre proiettata una selezione di film dell’artista Leah Singer, tratti dall’archivio UbuWeb in mostra in un evento collaterale nell’ambito della Biennale di Venezia 2019.

 

Il cinema del reale in Italia: le collaborazioni con i festival e i premi

Accanto alla ricerca sul fronte internazionale, La Festa di Cinema del reale presenta al pubblico anche una selezione di titoli italiani, con il sostegno di Istituto Luce e con la collaborazione con Asolo Art Film Festival, partner culturali del festival. Nel programma si segnalano infatti Vivere che rischio, fresco di vittoria al Biografilm Festival di Bologna, dei registi Michele Mellara e Alessandro Rossi; Selfie di Agostino Ferrente, Radici di Marina Piperno e Luigi Faccini, La botta grossa di Sandro Baldoni, Umile Italia di Pietro Marcello e Sara Fgaier e Normal di Adele Tulli. Sarà anche proiettato Kemp di Edoardo Gabbriellini, vincitore della menzione speciale Cinema del reale al festival di Asolo diretto da Cosimo Terlizzi che insieme all’autore introdurranno la visione del film. Sono partner culturali anche il Premio Bookciak. Azione! che premia i video ispirati ai romanzi, MoliseCinema, che promuove le più recenti e innovative produzioni del cinema italiano e internazionale, il Premio Zavattini e Vive le cinéma.

 

Gli omaggi a Agnès Varda e Luigi di Gianni e il lavoro sugli archivi

La Festa di Cinema del reale guarda al nuovo senza dimenticare i grandi maestri del documentario internazionale, soprattutto gli autori e le autrici che hanno fatto parte della sua comunità. Come Agnès Varda, tra le voci più autorevoli e celebri della Nouvelle Vague, indimenticabile ospite de La Festa nel 2011. La regista e sceneggiatrice, decana del cinema francese, sarà omaggiata con la visione di corti e lungometraggi.

Tra gli omaggi anche quello a Luigi di Gianni, importante regista sempre attento all’antropologia, autore di importanti documentari dedicati ai rapporti tra magia e religione nel Sud Italia. Nella programmazione dei film non mancano gli approfondimenti sugli archivi grazie alle collaborazioni con Home Movies, Aamod, Cineteca di Bologna, Documentario.it e Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, che conserva una preziosa collezione di riprese e immagini realizzate da Marcella Pedone, intraprendente fotografa e film-maker, a cui La Festa di Cinema del reale dedica una mostra/laboratorio nell’anno del suo centesimo compleanno.

 

A colazione con gli autori del documentario

Da dieci anni a questa parte, la Festa di Cinema del reale ospita Poetiche/Pratiche, seminari tenuti dai grandi protagonisti del cinema documentario ospiti del festival. Nel tempo, questi cicli di incontri sono diventati appuntamenti attesi da studenti, studiosi, operatori culturali e appassionati di cinema, che già dal mattino affollano le sale del Castello per prendere parte ai dibattiti in un clima disteso e informale. Le Poetiche/Pratiche sono lezioni/colazioni con interventi dai “minuti contati” della durata di 15/20 minuti per autore.

La collaudata formula della lezione frontale lascia il posto all’immagine di una colazione vera e propria da trascorrere in compagnia di registi, autori e operatori culturali nell’intento di favorire il confronto tra il pubblico e gli autori.

 

Le Officine di creazione tra il Castello e il borgo di Corigliano d’Otranto

La 16esima edizione della Festa di Cinema del reale si caratterizza per la nutrita presenza di laboratori aperti a tutti e gratuiti. La maggior parte si concentra tra le sale del Castello Volante, mentre i segni della loro operosità sono rilasciati sia nello spazio pubblico sia negli ambienti che accolgono le attività del festival. La Festa di Cinema del reale abbraccia mostre, linguaggi performativi, allestimenti e design nella sezione Sguardi e Visioni, dedicata alle esperienze extra cinematografiche.

 

Visioni del Sud. Una mostra di sguardi sui paesaggi del sud Italia

I progetti espositivi e le creazioni originali, rimarranno fruibili da luglio fino a ottobre: le mostre inaugurate durante la Festa di Cinema del reale, tra valorizzazione di archivi storici e ricerche contemporanee, segnano l’inizio delle attività del Castello Volante come centro espositivo e polo attrattore della Regione Puglia.

 

La Festa della Festa

Un capitolo a parte merita La festa della Festa, il party che ogni anno chiude il cerchio sull’edizione in corso. Un happening collettivo, un rito propiziatorio che da notte fonda sino all’alba tiene alto il morale nel dance floor sotto le stelle, tra la terrazza e il fossato. Quest’anno grazie alla complicità con Fuck Normality Festival si fanno le ore piccole nella Notte bianca per Cinema del reale, in programma per sabato 20, fino al sorgere del sole.

 

Notte bianca di cinema e musica nel bosco giardino di Tiggiano

La ‘festa mobile’ di Cinema del reale fa tappa anche a Tiggiano, nel bosco-giardino di Palazzo Baronale Serafini-Sauli per una Notte bianca all’insegna di cinema e musica. Questo il fil rouge che lega la programmazione cinematografica della serata: film musicati dal vivo e documentari dedicati alla musica contemporanea saranno presentati da Paolo Pisanelli, direttore artistico della manifestazione dedicata al cinema, agli incontri e agli scambi creativi. Nel magnifico giardino del palazzo la Festa di Cinema del reale consegna un premio ad una coppia veramente straordinaria: l’attrice Helen Mirren e il regista Taylor Hackford, entrambi Premi Oscar e abitanti nel Comune di Tiggiano. Una notte da non perdere che inizia al tramonto e finisce all’alba.

Dichiarazioni Conferenza Stampa – link

Mostra Letizia Battaglia – link

Programma dettagliato – link

15/07/2019

Tutti i vincitori di “Vive le cinéma – Festival di Cinema Francese di Lecce”

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Il lungometraggio C’est ca l’amour di Claire Burger, il documentario Ni juge ni soumise di Jean Libon e Yves Hinant e il corto Nefta football club di Yves Piat sono i tre film vincitori della quarta edizione di “Vive Le Cinéma. Festival di cinema francese“, promosso dalla Regione Puglia – Assessorato all’industria turistica culturale e prodotto da Fondazione Apulia Film Commission – Apulia Cinefestival Network, ideato e diretto da Alessandro Valenti, Angelo Laudisa e Brizia Minerva. I due premi speciali sono stati, invece, assegnati a Les Petites Mains di Remi Allier (Jeune Réal – Miglior Giovane Cineasta a cura di Rotary Club Lecce Sud) e Amin di Phillippe Faucon (Fraternità a cura di Caritas e Casa della Carità).

Dopo il grande successo di pubblico delle prime quattro serate (da mercoledì 10 a sabato 13 luglio) il festival si è concluso domenica 14 luglio nel chiostro della Biblioteca Provinciale “Nicola Bernardini” del Convitto Palmieri di Lecce con la cerimonia di premiazione, coordinata dalla giornalista e social media manager Maria Angela Nestola, alla quale hanno preso parte i tre direttori artistici, Loredana Capone (assessora all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia), Luigi De Luca (direttore del Polo Biblio-Museale di Lecce), Luca Bandirali (Apulia Film Commission), le giurie composte da Alba Rohrwacher, Laura Bispuri, Remi Burah e Muriel Merlin (lungometraggi), Jean Brehat, Tea Falco, Mattia Epifani e Ayat Najafi (corti e doc) e altri ospiti che si sono alternati sul palco.

Vive le cinéma ha proposto cinque giorni con proiezioni, masterclass, presentazioni di libri, musica, installazioni artistiche, dj set. Grande successo per la prima edizione della summer school “La critica cinematografica” a cura della rivista Fata Morgana Web, promossa da Dipartimento di Beni Culturali e Dams dell’Università del Salento, Centro Studi della Fondazione Apulia Film Commission e Vive le Cinéma, con la direzione scientifica di Roberto De Gaetano che ha coinvolto circa 50 partecipanti provenienti da tutta Italia con lezioni, laboratori, presentazioni e masterclass. Il festival, in questa edizione, è diventato diffuso coinvolgendo non solo la Biblioteca Bernardini, grazie alla collaborazione con il Polo BilioMuseale e il Museo Castromediano, ma anche alcuni spazi del centro storico di Lecce. Libreria Liberrima/All’Ombra del Barocco (dove si sono tenute anche le presentazioni dei libri), Enoteca Povero e Caffè Letterario hanno ospitato infatti i tre appuntamenti di “Spazi aperti della visione” a cura di Lorenzo Madaro e Brizia Minerva. Una rassegna di video screening dedicata al dialogo tra il cinema e il pensiero artistico che vedrà la proiezione dei lavori di Luca Coclite, Romina De Novellis e Loredana Longo. L’apertura di mercoledì 10 luglio era stata invece affidata alla musica di “Salento senza tempo live 2019″ dei Nidi d’Arac.

La serata conclusiva si è aperta con i saluti dell’assessora Loredana Capone. “Con Vive Le Cinema e il Festival del Cinema Europeo, Lecce sta diventando una piccola capitale del cinema, ribalta per film straordinari che non appartengono al circuito del main stream ma che più di altri meritano di essere visti e apprezzati, laboratorio per tutti quei ragazzi che non vogliono “subire” lo schermo ma preferiscono acquisire nuove competenze per interpretarlo e farne magari il proprio mestiere”, ha sottolineato durante il suo intervento. “Vive Le Cinéma è il più giovane della Rete regionale dei festival ma ha sempre puntato sulla qualità ospitando attori, registi, produttori, addetti ai lavori, critici di fama internazionale. Portandolo a Lecce non abbiamo fatto solo una scommessa sulla città e la sua comunità ma abbiamo voluto anche presentare il nostro territorio a chi magari è in cerca di location per nuovi film. Spesso ci chiedono perché la Regione Puglia investa così tante risorse nel settore cinematografico. La risposta è semplice: perché siamo convinti che il cinema non sia morto. E perché per tenere viva quest’arte ci vogliono impegno e una grande determinazione collettiva. Non basta restaurare i cinema, occorre tenerli aperti, con programmazioni di qualità, guardando ai nuovi bisogni del pubblico. In questo senso noi continueremo a lavorare e investire nell’industria cinematografica finché non avremo ottenuto il risultato, un risultato possibile se guardiamo cosa accade ai nostri vicini europei”.

Da Parigi, per impegni lavorativi, la presidente di Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco si complimenta con le giurie per la scelta dei film premiati e con la direzione artistica per i risultati ottenuti in questa quarta edizione, sempre più ricca, articolata e piena di pubblico durante tutte le serate. “Durante il Festival i produttori e i registi presenti hanno mostrato grande interesse nei confronti della Puglia come possibile set di nuovi lavori“, sottolinea la presidente. “Quindi siamo contenti del nostro forum di coproduzione, presentato a Cannes, che terremo a ottobre a Brindisi. Far conoscere e divulgare il cinema francese è un aspetto di grande interesse per noi, ma lo è ancor più in relazione all’industria cinematografica pugliese“.

Il direttore del Polo Bibliomuseale Luigi De Luca ha poi spiegato l’importanza di essere all’interno di una biblioteca. “Libri e film hanno sempre avuto un rapporto fecondo. Libri e film raccontano storie, mondi, riflessi di vita. I Festival, il cinema, le biblioteche, la cultura, in generale sono una finestra sul Kaos del mondo per provare a comprenderlo e forse a cambiarlo”. Alla base della Summer School c’era “un’idea di un festival integrato che potesse fare formazione ad altissimo livello e non solo proporre la proiezione dei film”, ha sottolineato Luca Bandirali. “Senza una critica preparata manca un pezzo della filiera. Questo è un progetto in cui crediamo molto, che ha attratto allievi e allieve da tutta Italia, un’esperienza da ripetere e da potenziare“.

Subito dopo si è passati alle premiazioni partendo dal riconoscimento Jeune Réal al Miglior Giovane cineasta istituito dal “Rotary Club Lecce Sud”, rappresentato dalla presidente Stefania Mandurino, e assegnato da una giuria composta dagli studenti della Summer School. Les Petites Mains di Remi Allier è stato scelto per “la capacità nel rappresentare, attraverso le espressioni del volto del protagonista e il non detto dell’immagine l’innocenza di un divenire“. A seguire il Premio Fraternità, assegnato da Azione cattolica e Casa della carità di Lecce, è andato a un emozionato Phillippe Faucon per il suo Amin, scelto perché “racconta, senza ricorrere mai a facili stereotipi o semplificazioni, quanta luce vi sia nelle piccole cose e quanto solidi si rivelino i rapporti costruiti sulla semplicità“.

Sul palco è salito poi il regista Yves Piat, vincitore con il cortometraggio Nefta Football Club. “Un viaggio cinematografico e ironico che mostra come una realtà dura e drammatica può trasformarsi in un gioco, se vista dagli occhi puri e incoscienti di un bambino“, si legge nella motivazione della giuria guidata da Jean Brehat che ha invece scelto Ni juge ni soumise di Jean Libon e Yves Hinant come miglior documentario “per la realtà che mostra l’irrealtà di un giudice che recita la parte del giudice in una storia di potere dove il caso è affidato alle mani di un dio donna sotto lo sguardo non giudicante del regista“. La presidente di giuria Alba Rohrwacher ha, infine, proclamato il vincitore come miglior lungometraggio. C’est ca l’amour di Claire Burger (che è intervenuta con un breve videomessaggio) è un film “che ci ha commosso ed emozionato. Un film che parte dalla realtà ed è in grado di trascenderla con uno sguardo delicato, consapevole e mai retorico“, ha detto l’attrice. Il Premio di questa edizione – realizzato in cartapesta da Stella Ciardo e Vincenzo Casto – rappresenta il folletto buono ma dispettoso, tramandato dalla cultura popolare salentina. Descritto come un personaggio mitologico ma controverso si dice che debba essere ingraziato per assicurarsi una buona sorte.

Dopo la cerimonia di premiazione, il festival si è chiuso con un omaggio ad Agnès Varda, regista e fotografa, scomparsa pochi mesi fa, nato dalla collaborazione tra Vive le cinéma e Festa di Cinema del reale. Il direttore artistico Paolo Pisanelli ha ricordato l’appuntamento con il festival di cinema documentario ideato da Big Sur, che fa parte della rete dell’Apulia Cinefestival Network, che si terrà a Corigliano d’Otranto dal 16 al 20 luglio e ospiterà una sezione dedicata alla Varda. Dopo la visione di una intervista tra la Varda e Cecilia Mangini, pioniera del cinema documentario in Italia (realizzata nel 2011 proprio durante Cinema del Reale) è intervenuto Corentin Vignet, nipote della regista belga, che ha raccontato un breve aneddoto e ha lanciato la proiezione del documentario “Varda par Agnès”. Un film imprevedibile di un affascinante narratore. La regista mette in luce la sua esperienza, portando una visione personale di ciò che lei chiama “cine-scrittura”, viaggiando tra Rue Daguerre a Parigi a Los Angeles e Pechino.

L’appuntamento con la quinta edizione di Vive le cinéma è per l’estate 2020.

Vive le cinéma è finanziato da Regione Puglia – Assessorato all’industria culturale e turistica – a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia - e prodotto dalla Fondazione Apulia Film CommissionApulia Cinefestival Network in collaborazione con Polo BilioMuseale di Lecce e Museo Castromediano in partnership con Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Unifrance, Dams (Discipline delle arti della musica e dello spettacolo) dell’Università del Salento, Fata Morgana Web, Ama – Accademia mediterranea dell’attore e Rotary Distretto 2120 Club Lecce Sud.

 

 

11/07/2019

Risultati eccezionali per l’Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission con il raggiungimento del plafond stanziato nel 2018

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Il 2019 è un anno sempre più “stellare” per il cinema made in Puglia, con l’alternarsi di prestigiosi artisti, registi e produttori – nazionali e internazionali – su tutto il territorio regionale, accolti con la consueta professionalità dagli esperti dell’Apulia Film Commission e con l’entusiasmo caloroso delle comunità locali.

Il 2019 è, infatti, l’anno del ritorno per Matteo Garrone che, dopo “Il racconto dei racconti” (2015), ha ambientato in Puglia il suo “Pinocchio”, con un cast eccezionale capitanato dal premio Oscar Roberto Benigni nei panni di Geppetto. Ma è anche la prima volta in Puglia di Carlo Verdone con “Si vive una sola volta” e di Luca Medici, in arte Checco Zalone, che, con “Tolo Tolo”, segna il suo esordio da regista. In questa prima parte del 2019, non si possono dimenticare pellicole come “Lo Spietato” di Renato De Maria (produzione Netflix), “Non sono un assassino” di Andrea Zaccariello e “Il grande spirito” di Sergio Rubini accolti con grande entusiasmo dal pubblico del Bif&st. In queste settimane, inoltre, sono in fase di lavorazione anche le serie tv “Fratelli Caputo” di Alessio Inturri e “Il commissario Ricciardi” di Alessandro D’Alatri. E ancora “Cops” di Luca Miniero, “Odio l’estate” di Massimo Venier, con il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, e “Spaccapietre” di Gianluca e Massimiliano De Serio.

Senza trascurare la “regina” del cinema internazionale Sophia Loren, tornata a girare in Puglia a quasi trent’anni da “Sabato, domenica e lunedì” di Lina Wertmüller (1990), sul set di “La vita davanti a sé”, diretto dal figlio Edoardo Ponti.

Tutto ciò è reso possibile grazie al grande investimento sul tema del cinema e dell’audiovisivo che Regione Puglia ha posto al centro delle proprie politiche culturali (PiiiLCulturainPuglia) e anche turistiche (Puglia365), quale asse strategico per lo sviluppo dell’intera filiera industry, ma anche per la promozione del brand Puglia, quale destinazione turistico-culturale.

Nell’ambito di tale strategia di sistema, l’Apulia Film Fund ha conosciuto uno sviluppo clamoroso e, per certi versi, inaspettato, a ulteriore conferma della grande attrattività, a livello nazionale e internazionale, della Puglia. E così, in poco più di un anno, Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission, hanno già raggiunto l’obiettivo del budget di 10 milioni di Euro di finanziamenti per il Film Fund, inizialmente stanziati per l’intero triennio 2018/2020, a valere sugli aiuti alle Piccole Medie Imprese della Cultura e della Creatività previsti dal POR Puglia 2014-2020.

Per tali ragioni Regione Puglia e Apulia Film Commission intendono lanciare una nuova fase nella evoluzione dello strumento Apulia Film Fund, che ne faccia una misura strutturale, efficace, accessibile, anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali europei 2021-2027.

Dunque, non si tratta semplicemente di rifinanziare una misura che ha assolto egregiamente alla sua funzione, ma di proiettarla strategicamente in una prospettiva che ne faccia il grimaldello per trattenere le produzioni sul territorio, puntando sulla prestazione di una serie di servizi industry ad alto valore aggiunto – fino alla post-produzione digitale – e alla realizzazione di strutture idonee a ciò dedicate: dalla riorganizzazione della rete dei Cineporti, alla implementazione di un vero e proprio sistema di teatri di posa sull’intero territorio regionale, all’apertura dell’Apulia Film House in Fiera del Levante e della sede distaccata in Puglia del Centro Sperimentale di Cinematografia presso il Polo Biblio-Museale di Lecce.

E così, al fine di rendere ancora più attrattiva la misura, contestualmente al rifinanziamento del Fondo, in misura sufficiente a soddisfare la domanda del mercato, si intende modificare e rifunzionalizzare il bando, allargandolo a nuove categorie (a partire dalla Virtual Reality), integrando nuovi formati e percorsi narrativi, aumentando i massimali e soprattutto semplificando, efficientando e velocizzando procedure e rendicontazioni, attraverso un’integrale reingegnerizzazione e digitalizzazione delle modalità di accesso al Fondo.

Per consentire di realizzare questo restyling dell’Apulia Film Fund, dopo l’ultima sessione del 15 agosto 2019, seguirà una pausa tecnica fino a gennaio 2020, quando sarà lanciato il nuovo “APULIA FILM FUND 2020”.

Nel frattempo, non ci si ferma, ma si continua a lavorare sui progetti filmici già presentati nel corso delle sessioni 2019 e al lancio di un’altra importante derivata dell’Apulia Film Fund. Dopo il Social Film Fund sviluppato con la Fondazione per il Sud, è in pista di lancio l’Apulia Development Fund, annunciato con grandi aspettative all’ultimo Festival del Cinema di Cannes. L’obiettivo è rinnovare l’immaginario pugliese, con racconti più nuovi e autentici, con un criterio di funzionamento invertito rispetto al Film Fund: con il fondo di sviluppo sarà infatti centrale la storia autenticamente pugliese, mentre verrà meno il vincolo sulla territorializzazione delle spese. Le categorie finanziate saranno CINEMA, SERIE TV, DOC e ANIMAZIONE e verrà rimborsato il 70% delle spese di sviluppo del progetto con riguardo sia alla parte creativa (spese per acquisto diritti, autori, scrittura, sceneggiatura, creativi, storyboard, modellazione, etc), sia alla parte produttiva (spese di partecipazione a forum di coproduzione, mercati, etc).

Accanto a queste rilevanti novità, Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission comunicano che sono stati resi pubblici gli esiti della valutazione dei progetti relativi alla I sessione 2019 dell’avviso pubblico Apulia Film Fund 2018/2020, finanziati a valere sull’ azione 3.4 “Competitività delle piccole e medie imprese” del POR Puglia 2014-2020, Asse prioritario III “Interventi di sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo”.

Questi i numeri: 3 coproduzioni internazionali, 3 registi e 1 impresa di produzione pugliese, con una percentuale pari al 54% di lavoratori pugliesi occupati nei diversi set. Tra le domande pervenute, sono stati scelti 10 progetti filmici, alcuni dei quali hanno da poco terminato le riprese, altri tuttora in lavorazione o in procinto di iniziare le riprese nelle prossime settimane. Si tratta di 5 lungometraggi, 2 serie tv, 1 documentario e 2 cortometraggi con un finanziamento totale pari a 2.644.534,08 di Euro, per un impatto preventivato sul territorio di oltre 6,6 milioni di euro.

Le riprese delle 10 produzioni finanziate toccano buona parte del territorio regionale. Cinque sono i lungometraggi, a iniziare dalle tre coproduzioni internazionali: “Il pendolo” (prodotto da Maiora Srl) di Aureliano Amedei (398.910,00 Euro), “The food club” (Lume Srl) di Barbara Rothenborg (250.000,00 Euro); “Semina il vento” (Okta Film Srl) del regista pugliese Danilo Caputo (157.714,00 Euro). La cinquina dei lungometraggi si completa con “Per il resto tutto bene” (Agidi Due Srl) di Massimo Venier (399.000 Euro); “Rumore” (Gagarin Srl) di Nicola Telesca (75.733,00 Euro).

Due, invece, sono le serie tv: “Fratelli Caputo” (Ciao Ragazzi Srl) di Alessio Inturri (430.200,00 Euro); “Il commissario Ricciardi” (Clemart Srl) di Alessandro D’Alatri (831.979,00 Euro).

Due anche i cortometraggi finanziati: “La sposa” (Bunker Lab Srl) diretto dal pugliese Dario Di Viesto (40.000,00 Euro); “La luce oltre la gabbia” (Ambrosini Mediagroup Srl) di Giovanni Ambrosini (28.995,00 Euro). Infine, il documentario “I Sud invisibili” (dell’Associazione pugliese Muud) del regista pugliese Corrado Punzi (27.000,00 Euro).

 

08/07/2019

Presentato il Messapica Film Festival in programma dal 22 al 28 luglio a Mesagne

Marco Calò_ Floriana Pinto_ Simonetta Delllomonaco e Antonio Matarrelli

Presentato il “Messapica Film Festival” (MFF), il primo festival cinematografico della città di Mesagne, in provincia di Brindisi. Omaggiando già nel nome la tenacia e la forza di volontà della donna messapica, e alludendo alla centralità dell’immagine femminile nel contemporaneo, il festival è dedicato al cinema d’autore delle donne e sulle donne, con film e documentari provenienti da tutta Europa, incontri, masterclass, presentazioni di libri, laboratori, tavole rotonde e incursioni live. All’incontro sono intervenuti Antonio Matarrelli, sindaco di Mesagne, Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission, Marco Calò, consulente alla cultura del comune di Mesagne, e Floriana Pinto, direttrice artistica del festival.

Il festival, in programma dal 22 al 28 luglio, propone una settimana densa e completamente gratuita e terrà tra il Castello Normanno Svevo e altri luoghi della città. Una settimana di cinema che diventa un’occasione per tutta la provincia di Brindisi, nonché una porta all’estate culturale del Salento.

Realizzato dall’Associazione Culturale Blue Desk e voluto dal Comune di Mesagne che lo sostiene economicamente, il festival nasce all’interno dell’attività (nazionale e ultradecennale) di Blue Desk sotto la guida di Floriana Pinto, che del Messapica ne è ideatrice e direttrice artistica. Il progetto è sostenuto dall’Apulia Film Commission e Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale, nell’ambito dell’intervento “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”, a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia e ha ottenuto il patrocinio di Ministero dei Beni Culturali, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici (SNCCI) e Associazione Nazionale Autori Cinematografici (ANAC), ed è realizzato in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale, Ambasciata di Svezia, Ambasciata di Norvegia, Goethe Institut e il settimanale LEFT.

Tra gli eventi principali è prevista la proiezione di una pellicola che non esisterebbe senza la forza e la tenacia di una donna: “Sulla mia pelle”, film che ricostruisce gli ultimi giorni di Stefano Cucchi. Ilaria Cucchi, oltre ad essere nel Comitato d’Onore del Festival insieme alla senatrice Liliana Segre alle Pussy Riot al regista Philip Groening e alla costumista Lina Nerli Taviani, interverrà anche in diretta streaming con l’avvocato Fabio Anselmo la sera della proiezione. Ci sarà poi una delle più importanti registe italiane, Wilma Labate, con le due protagoniste del suo documentario “Arrivederci Saigon”, applauditissimo all’ultimo Festival di Venezia. La Labate presenterà il suo film e il giorno seguente terrà una Masterclass sulla regia.

Dal Festival di Berlino arriva un film di grandissima attualità “Styx” (che racconta il coraggio di una donna nel salvare dei migranti in mare), il portavoce nazionale di Amnesty, Riccardo Noury, sarà al festival per presentare il potente film norvegese “What will people say”, su una ragazza pakistana che si ribella alle leggi del padre, mentre il giorno seguente toccherà a Moni Ovadia sensibilizzare il pubblico con una Masterclass molto particolare, focalizzata esclusivamente sui “diritti umani”.

In apertura e in chiusura due pellicole restaurate dalla Cineteca Nazionale: il 22 “È piccerella”, film muto diretto dalla prima cineasta italiana, Elvira Notari, che sarà introdotto dalla Curatrice della Cineteca, e il 28 “La notte di S. Lorenzo” dei Fratelli Taviani, che sarà accompagnato da Lina Nerli Taviani, costumista che da 50anni lavora al fianco di tutti i grandi del nostro cinema.

Tra le altre attività, sono previsti due laboratori aperti alla cittadinanza. Il primo sul cinema finalizzato alla realizzazione di un corto, tenuto dal drammaturgo e cineasta Simone Amendola, il secondo sull’arte tenuto dalla storica dell’arte Anna Maria Panzera (il suo progetto riprenderà il filo della mostra su Andy Warhol ospitata nel Castello Normanno Svevo). Ci saranno le presentazioni di un volume pubblicato dal settimanale Left sulle alternative sociali e culturali al neoliberismo (a cui interverrà l’economista e docente universitario Andrea Ventura) e del libro “Adolescenti nella rete” (edito da L’asino d’oro) con la ricostruzione della filmografia tematica con cui si è arrivati ad analizzare il fenomeno.

Il 23 flashmob di danza contro la violenza sulle donne aperto a tutti coloro che ballano il Walzer a Mesagne e nei paesi limitrofi. Il video che ne nascerà sarà uno dei segni politici del Messapica Film Festival sul web. Il festival prevede un premio al Miglior film che sarà assegnato da una giuria popolare e da una giuria degli studenti (a partire dall’11 luglio il programma completo sul sito: www.bluedesk.it).

04/07/2019

Tre giorni con John Turturro a Lecce tra il “Premio Apollonio” e una rassegna speciale in suo onore

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John Turturro arriva Lecce per ritirare il prestigioso “Premio Apollonio”, giunto alla sua XV edizione e diretto dall’attore Neri Marcorè. La cerimonia di consegna si terrà, venerdì 5 alle 21, nell’elegante cornice del chiostro del Rettorato dell’Università del Salento. Prima della consegna del premio, Turturro incontrerà un piccolo gruppo di studenti del DAMS dell’Università del Salento, guidati dal professor Luca Bandirali, per un confronto sulle prospettive future dell’arte cinematografica.

Sarà il modo per ripercorrere in un’intensa carrellata le tappe più importanti di una carriera straordinaria, capace di spaziare dal grande cinema di Martin Scorsese, Woody Allen, Michael Cimino, Robert Redford, Spike Lee, alla nuova serialità televisiva (“The Night of” e “Il nome della rosa”).

Per questa occasione, la Fondazione Apulia Film Commission attraverso il suo Centro Studi e Ricerche in collaborazione con il corso di laurea DAMS dell’Università del Salento e con l’Associazione Treno della Memoria, ha realizzato un omaggio alla sua arte cinematografica, che ha impresso la propria firma sugli ultimi quattro decenni.

L’omaggio a Turturro, giovedì 4 alle 21 presso il Rettorato dell’Università del Salento, prevede la proiezione di “Barton Fink” (1991), il film dei fratelli Coen che aprì gli anni Novanta proponendo una nuova idea di autorialità e impose definitivamente l’attore italoamericano come icona del cinema indipendente. La proiezione sarà introdotta da alcuni studenti del DAMS di Unisalento, che hanno costituito un Cineclub Universitario sostenuto dalla Fondazione Apulia Film Commission.

Infine, sabato 6 sempre in Rettorato, è prevista la proiezione del film “La tregua” (1997) di Francesco Rosi, pellicola con la quale si intende sottolineare la fortissima relazione fra Turturro e la cultura italiana, rapporto che lo ha portato negli anni a realizzare nel nostro Paese opere cinematografiche di grande rilevanza sia da regista (“Passione”), che da attore (“Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee, “Mia madre” di Nanni Moretti). La proiezione sarà introdotta da Christel Antonazzo dell’Associazione Treno della Memoria.

 

01/07/2019

Dal 7 al 9 luglio nel Cortile della Biblioteca Bernardini del Convitto Palmieri di Lecce va in scena “Cinema al Museo”

Kusama Infinity

A partire da domenica 7 per tre giorni fino a martedì 9 luglio l’Università del Salento – Dipartimento di Beni Culturali-, la Fondazione Apulia Film Commission, il Museo Castromediano e Lo schermo dell’arte Film Festival presentano la prima edizione di “Cinema al Museo”. Si tratta di una rassegna di film selezionati dall’Archivio dello Schermo dell’arte, un progetto internazionale nato nel 2008 e dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte, diventato in questi anni un punto di riferimento per chi in Europa lavora con le immagini in movimento. Nel cortile della Biblioteca Bernardini a Lecce (Convitto Palmieri, piazzetta Carducci alle 20.30, ingresso libero), saranno proiettati documentari e film d’artista introdotti da Silvia Lucchesi, direttrice dello Schermo dell’arte Film Festival, e Massimiliano Rossi, coordinatore del dottorato in Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università del Salento.

La tre giorni si apre, domenica 7 luglio, con due film che raccontano due figure enigmatiche di una cultura complessa come quella giapponese: Kusama-Infinity (2018) di Heather Lenz, dedicato alla novantenne artista giapponese Yayoi Kusama, una delle rappresentanti più celebri della scena contemporanea, che dal 1977 vive per sua scelta nell’ospedale psichiatrico Seiwa ma dipinge quasi quotidianamente nello suo studio a Shinjuku; a seguire Moriyama-San (2017) di Ila Beka e Louise Lemoine con protagonista Yasuo Moriyama, eremita urbano di Tokyo, appassionato di musica noise – la colonna sonora è di Otomo Yoshihide – che vive in modo del tutto personale gli spazi di una straordinaria casa a piccoli padiglioni disegnata dall’architetto Ryūe Nishizawa, considerata un esempio dell’architettura giapponese contemporanea.

Si prosegue, lunedì 8 luglio, con l’episodio finale Salita all’Olimpo (2016), vincitore del Premio MAXXI 2016, e il VII episodio Phoenix. Amore Brucio (2018) del film Zeus Machine del collettivo Zapruder, versione cinematografica di un progetto installativo a 12 canali dedicato al mito di Ercole, l’eroe delle leggendarie fatiche. A seguire New Palermo Felicissima (2018) di Jordi Colomer, artista che ha rappresentato la Spagna alla Biennale di Venezia del 2017, realizzato per Manifesta 12, sorta di visita alternativa via mare della zona di Palermo a sud di Sant’Erasmo, omessa dalle guide turistiche; e The End of Fear (2017) di Barbara Visser, che ricostruisce, a distanza di oltre vent’anni, la vicenda dello scempio subito nel 1986 dal celebre dipinto Who is Afraid of Red, Yellow and Blue III dell’astrattista americano Barnett Newman conservato allo Stedelijk Museum di Amsterdam.

Si chiude, martedì 9 luglio, con The Price of Everything di Nathaniel Kahn (2018), che indaga i motivi e le dinamiche che hanno trasformato il mondo dell’arte in un mercato multimilionario.

 

PROGRAMMA

7 LUGLIO

Kusama-Infinity di Heather Lenz, Stati Uniti, 2018, 76’ vo inglese; st: italiano

Yayoi Kusama ha quasi 90 anni. Dopo 30 anni vissuti in un istituto psichiatrico in Giappone – fin da bambina soffre di allucinazioni, manie ossessive-compulsive e depressione – e dopo almeno un ventennio di anonimato, l’artista giapponese è oggi considerata una delle maggiori figure della scena contemporanea mondiale. Il film si sviluppa tra le interviste agli amici, ai collaboratori, agli studiosi e colleghi del mondo dell’arte, e contiene numerosi estratti dal suo diario e dalle sue lettere, comprese quelle che da giovanissima inviò alla grande artista americana Georgia O’Keeffe.

 

Moriyama-San di Ila Bêka e Louise Lemoine, Francia, 2017, 63’ vo: inglese; st: italiano

Yasuo Moriyama, eremita urbano di Tokyo, in tutta la sua vita non ha mai lasciato la città in cui è nato e cresciuto. Vive oggi in una casa considerata uno degli esempi più importanti dell’architettura giapponese contemporanea realizzata dall’architetto Ryūe Nishizawa. Il film è la cronaca dei giorni trascorsi da Ila, uno dei due autori, in compagnia di Yasuo, nel suo piccolo mondo lontano dall’idea di comfort occidentale e scandito da riti quotidiani che il signor Moriyama compie con regolarità e dedizione.

 

8 LUGLIO

Salita all’Olimpo di Zapruder, Italia, 2016, 12’, sonoro

Il video, vincitore del Premio MAXXI 2016, è stato realizzato durante una performance di Zapruder al Santarcangelo Festival. Un’inedita versione della tradizionale cuccagna nella quale due squadre di scalatori sono impegnati in una gara per conquistare la vetta di una pertica alta 15 metri e unta di grasso da motore, accompagnati dalla musica live del gruppo metal Zeus.

Salita all’Olimpo è l’episodio finale del film di Zapruder dedicato al mito di Ercole e alle sue fatiche.

 

Phoenix. Amore Brucio di Zapruder, Italia, 2018, 12’, sonoro

Phoenix. Amore Brucio è il VII episodio del ciclo filmico che Zapruder dedica al mito di Ercole. I protagonisti del video, che indossano delle maschere con le fattezze del divo hollywoodiano James Dean, preparano un motore “amoroso” in una moderna Officina degli Dei.

 

New Palermo Felicissima di Jordi Colomer, Italia, 2018, 21’ vo: italiano; st: inglese

L’artista, che ha rappresentato la Spagna alla Biennale di Venezia del 2017, torna con un nuovo progetto commissionato da Manifesta 12, ideando una visita su barca che parte dalla caletta Sant’Erasmo a Palermo. A bordo ci sono esponenti di diverse comunità della città accompagnati da una guida straniera, l’attrice Laura Weissmahr, che recita al microfono testi scritti dallo scrittore palermitano Roberto Alaimo. Una visita alternativa e non priva di un certo humour di una parte della città che per molti anni è stata trascurata, mai citata dalle autorità pubbliche e omessa nelle guide turistiche.

 

The End of Fear di Barbara Visser, Paesi Bassi, 2018, 70’ vo: olandese; st: inglese, italiano.

È conosciuto come uno dei peggiori crimini nella storia dell’arte contemporanea: lo scempio del dipinto Who is Afraid of Red, Yellow and Blue III dell’astrattista americano Barnett Newman. Nel 1986 un uomo entra allo Stedelijk Museum di Amsterdam e con un coltello riduce in brandelli la grande tela. Più di venticinque anni dopo Barbara Visser ricostruisce la vicenda montando materiali di archivio con la voce fuori campo di Newman, interviste d’epoca all’allora direttore del museo e a critici, storici dell’arte, impiegati del museo, fin anche allo stesso attentatore.

 

9 LUGLIO

The Price of Everything di Nathaniel Kahn, Stati Uniti, 2018, 99’ vo: inglese; st: italiano.

Il film indaga i motivi che hanno trasformato il mondo dell’arte in un mercato multimilionario riunendo interviste a curatori, collezionisti, art dealers e artisti tra i quali Jeff Koons e Larry Poons: un mondo per molti versi superficiale, dove capolavori vecchi e nuovi sono venduti a prezzi dieci volte più alti di quelli che avrebbero avuto solo quindici anni fa. Ma l’arte è davvero qualcosa che si può valutare con il denaro?

 

“Cinema al Museo” è un’iniziativa realizzata da Apulia Film Commission e finanziata dalla Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale, nell’ambito dell’intervento “Viva Cinema – Promuovere il Cinema e Valorizzare i Cineporti di Puglia”, a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 – Patto per la Puglia.

 

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